Sono circa una trentina i Rom rumeni che sono stati sgomberati questa mattina, poco prima delle 8, da una vecchia fabbrica abbandonata in via Gobetti 22, nella prima periferia di Bologna. Delle persone che avevano trovato rifugio negli spazi dimessi, 18 sono stati fermati e identificati, e per i maggiorenni scatteràuna denuncia per occupazione abusiva.
“Il dispiegamento di agenti della polizia municipale e della polizia di stato era ingente, - riferisce il consigliere comunale eletto nelle liste del Prc, Valerio Monteventi, che ha seguito la vicenda andando come sempre sul posto - probabilmente perchè a poche centinaia di metri dal capannone, lungo il canale Navile, esiste un insediamento abusivo di baracche che forse era anch'esso interessato a un intervento di sgombero”. L’insediamento improvvisato e i giacigli di fortuna, però, erano già stati abbandonati.
“L’azione di allontanamento di questa mattina ravviva un triste primato”, continua Monteventi, ricordando che ieri pomeriggio Matteo Salvini, uno dei neo-deputati padani del partito di Bossi ha dichiarato: “La Lega Nord non cerca poltrone, ma vuole sgomberi dei campi nomadi”. “Le sue parole - osserva il consigliere - hanno avuto una rapida risposta qui a Bologna questa mattina”.
Intanto, questa sera a Bologna, nell'ambito del Festival 'Human Right', verrà proiettato il film “La colonna senza fine” che narra dell'interminabile vicenda e delle continue peripezie della comunità rom rumena a Bologna.
“Alcuni uomini, donne e ragazzi che si vedono nel film e che avevano partecipato alle esperienze di via Casarini, Galileo, via Malvezza erano questa mattina in via Gobetti - conclude Monteventi - e oggi con i loro sacchi e i loro borsoni in spalla li ho visti riprendere il loro triste cammino verso un futuro sempre più nero”. Adnkronos
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