martedì 29 aprile 2008

Opera (MI), Ettore Fusco commenta il suo successo elettorale

Quella notte, il 21 dicembre 2006, Ettore Fusco (38 anni, leghista) si mise a capo di una manifestazione popolare contro il “campo nomadi” provvisorio di Opera, allestito dalla Protezione Civile. In quella notte tragica presero fuoco anche alcune tende. Lui venne indagato e poi prosciolto. “Lo rifarei, eccome se lo rifarei” afferma Fusco, oggi Sindaco del Carroccio nell’intervista pubblicata il 24 aprile da Affari Italiani. Perchè proprio su quella notte ha costruito il proprio successo elettorale, sconfiggendo l'avversario di centrosinistra, Riccardo Borghi. Fusco spiega che “ognuno deve difendere il proprio territorio. I campi legali? Sono delle farse...”.
Per lei è stato un cavallo di battaglia, la questione dei Rom?
Precisiamo, non è che abbiamo cavalcato solo questa tematica. Perchè ci è stato riconosciuto questo impegno in maniera anche decisiva...
Fatto è che l'avversario è passato dal 62 per cento al 43 per cento...
Non nego che è stato un fatto decisivo. Per quanto riguarda il fatto di cronaca, non fa altro che avvalorare ciò che noi a Opera abbiamo sempre pensato. Nei campi rom l'illegalità è diffusa, sempre presente. E non parliamo solo di stupri, ma anche di degrado, del fatto che sono le basi operative per furti, scippi, rapine. Sicuramente un campo nomadi a Opera avrebbe avuto gli stessi problemi di quelli di Milano...
Ma ci sono anche i campi nomadi regolari, autorizzati.
La mia personale idea è che i campi nomadi regolari non sono altro che la legalizzazione dell'illegalità. E' un gioco di parole ma purtroppo è così. Non può essere legale un campo nomadi dove comunque si vive nel degrado. Dove si tollerano situazioni che non verrebbero mai tollerate se fossero messe in atto da italiani. Se fosse successo a Opera mi sarei indignato alla stessa maniera: la donna rumena sequestrata e violentata non sarebbe stata una straniera, ma un'operese. E ognuno deve pensare a difendere il proprio territorio.
Insomma, lei pensa che di campi rom non ce ne dovrebbero proprio essere...
Vanno aboliti tutti i campi nomadi in Italia. Abbiamo tanti camping, aree di sosta. Che stiano là, con le loro roulotte, sostino e proseguano poi il loro cammino. Tra l'altro, il nomadismo è questo. Che nomadi sono quelli che si fermano nei campi rom? Se si fermano non sono più nomadi... Non si può neanche più parlare di una cultura. Nel momento in cui blocchi una persona che ha nella sua cultura quella di girare, lo snaturi.
Rifarebbe quello che ha fatto il 21 dicembre 2006?
Io non ho fatto altro che fare il mio dovere il 21 dicembre del 2006. Rischiando pure di essere dipinto come un mostro xenofobo che non sono...

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