domenica 25 maggio 2008

Milano, tutti contro tutti: Veltroni, De Corato e Penati, per ora…

1, Veltroni. Se la percezione della paura è aumentata è anche perchè “la preoccupazione è stata fortemente indotta. Adesso vedremo se i telegiornali continueranno a enfatizzare alcune notizie come hanno fatto nelle settimane passate sopratutto in alcune città”. Lo ha detto il leader del pd, Walter Veltroni parlando della sicurezza al primo forum dei circoli lombardi, che si è riunito ieri al teatro Strehler di Milano.
Veltroni ha anche citato il vicesindaco della città e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato, che in una dichiarazione ha affermato che i rom che vivono a Milano sono troppi e potrebbero essere spostati in altre zone della Lombardia dove c'è posto. “Purtroppo - ha spiegato Veltroni - prevale sempre la teoria 'non nel mio giardino'. E' una teoria semplice quando si è all'opposizione, ma quando si è al Governo bisogna sapersi far carico dei problemi”.
2, De Corato. “Nel 2005 il presidente della Provincia vantava il progetto di 40 villaggi rom da distribuire sul territorio. Un modello che aveva definito 'unico in Europa'. Salvo propugnare oggi, a destra e a manca, la tabula rasa: 'zero campi', a cominciare naturalmente dall'hinterland. Ovvero dal 'suo' giardino”." Così il vice sindaco di Milano Riccardo De Corato replica al leader del Pd Walter Veltroni che gli aveva attribuito alcune affermazioni a proposito della dislocazione del campi rom in Lombardia.

“Sulla presenza dei nomadi - spiega De Corato - io ho semplicemente evidenziato il loro numero eccessivo per le capacità di accoglienza di Milano. Ma, al contrario di Veltroni, non ho la pretesa di fare il commissario per l'emergenza rom. Ruolo che spetterà al prefetto Gian Valerio Lombardi. Che valuterà come, se e dove dislocare i Sinti, che in quanto italiani naturalmente non possono essere espulsi”.
3, Penati. “Se il tema della presenza di persone accampate si risolve al numero di 4000 a Milano e di 2000 in provincia, non si capisce di quale emergenza si stia parlando e non vi sarebbe alcun bisogno di nominare il commissario straordinario. Le cose evidentemente non stanno così, le cifre sono più alte, anche per lo stesso Comune di Milano che ha sempre stimato in 10mila i rom presenti nella sola Milano. Il governo chiarisca, dunque, nel decreto d'incarico, quali siano le competenze e la missione che consegna al commissario per l'emergenza campi rom”. Commenta così il presidente della Provincia, Filippo Penati.

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