"Attenzione, c'è un bruttissimo clima. Ricordiamoci cosa è successo negli anni trenta in Europa. La mia relazione al Parlamento europeo su quello che ho visto in Italia racconterà di questo clima. E sarà molto dura". Trentatré anni, minuta, faccia da "gitana" è proprio il caso di dire, sguardo intenso, anche un po' triste. Si chiama Viktoria Mohacsi, è rom di origine ungherese e dal 2004 è eurodeputato dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (Eldr). Da quattro anni, con un'altra eurodeputata di origine rom però rumena, ha l'incarico di monitorare le condizioni di vita dei 150 mila rom e sinti che vivono in Europa. E' la prova, semmai ce ne fosse bisogno, che è troppo facile e altrettanto sbagliato dire rom quindi "zingaro" quindi criminale.
Con l'aria che tira in Italia - pacchetti sicurezza, annunci di misure straordinarie, esplusioni di massa, limitazione dello spazio di libera circolazione Schengen, ronde contro i rom e molotov contro le baracche - Mohacsi è stata spedita qui da Annemie Neyts-Uytteboeck, leader dell'Eldr di cui fanno parte anche i radicali. L'eurodeputata infatti è accompagnata nella sua visita nella paura rom dal segretario dei radicali Rita Bernardini e dai deputati Marco Beltrandi e Maurizio Turco, eletti nelle liste del Pd. Mohacsi ha visitato il "campo nomadi" di Castel Romano e nel pomeriggio "Casilino 900", ammucchiata di lamiere lungo la via Casilina di cui anche Francesco Rutelli, in campagna elettorale, aveva annunciato lo smantellamento. Portare le ruspe in quel campo è uno dei primi obiettivi del sindaco Alemanno.
Oggi Mohacsi sarà a Napoli "dove mi dicono che la situazione sia peggiore che altrove" e poi lunedì pomeriggio farà il suo rapporto al Parlamento europeo sullo status dei rom in Italia. Viktoria Mohacsi parla un perfetto inglese ma porta con sé un interprete, un giovane di Timisoara. Nei due campi visitati oggi non ci sono stati nei giorni scorsi nè blitz di vigili né pattuglioni delle forze dell'ordine. Sono più o meno legali, se non autorizzati almeno riconosciuti, e ci vivono circa mille e quattrocento persone. "Sono venuta qui - dice Mohacsi - soprattutto per vedere e ascoltare".
In quali condizioni ha trovati i campi?
"Ho visto più di mille persone che vivono in condizioni orribili. Soprattutto nel secondo campo (Casilino 900 ndr) non sono garantite le minime condizioni di igiene e di sicurezza. Non c'è acqua, non c'è corrente elettrica, le persone vivono in baracche fatiscenti, umide, sporche, tutto è assolutamente precario. Sono negati i diritti umani e civili basilari come l'assistenza sanitaria e l'accesso alle scuole. Non esiste nulla di simile negli altri paesi europei".
Cosa le hanno raccontato i rom che vivono in questi campi?
"Hanno paura, molta paura. Sono diffidenti. Anche quando siamo arrivati noi, lì per lì hanno mostrato diffidenza. Si tratta di persone che vivono in Italia da oltre vent'anni, per lo più di origine bosniaca, eppure non hanno documenti e nessun tipo di diritto riconosciuto. Mi è stato riferito che da un paio di mesi sta accadendo qualcosa che non era mai successo prima: almeno due rom sono stati presi dalla polizia, picchiati, portati in cella due giorni e poi rilasciati".
Saranno stati responsabili di qualche reato.
"No, non sono stati accusati di nulla. Semplicemente la polizia è venuta, li ha presi e li ha picchiati. A Castel Romano mi hanno raccontato che di notte girano gruppi di italiani armati di coltello e di pistole e bombe molotov, e così gli uomini del campo si sono organizzati per fare le ronde, tutta la notte fino all'alba".
Quali nazionalità vivono in questi campi?
"Per lo più bosniaci, kosovari, slavi, gente che è qui da decenni. E, ripeto, non hanno ancora un documento di identità o per l'accesso al servizio sanitario".
L'etnia rom conta numerose nazionalità, compresa quella italiana. E quella rumena, sicuramente la comunità più numerosa. E poi ci sono i rumeni e basta, che non c'entrano nulla con i rom. Crede che sia stata fatta un po' di confusione?
"Un po'? E' stata fatta molta confusione. Troppa. Qui ora sono gli zingari sono tutti rumeni e comunque sono tutti criminali. Non è così. La responsabilità della politica è proprio questa: aver semplificato il messaggio. Non è affatto positivo per un partito come quello che ha vinto le elezioni in Italia che la campagna elettorale si sia basata soprattutto sul sentimento antirom. Questa non è politica. Crea solo risentimento, incita all'odio, a sparare nel mucchio".
Dopo Roma, andrà a Napoli dove la situazione è, se possibile, ancora peggiore. Saprà, ad esempio, che pochi giorni fa una donna rom è entrata in una casa e ha cercato di portare via un neonato. E che ci sono state le ronde contro i campi. Quale la soluzione?
"Io credo e ho fiducia nella democrazia e nei diritti. In questo ambito va trovata la soluzione. Quindi le regole devono essere rispettate da tutti e chi sbaglia deve pagare. Chi commette un crimine deve essere arrestato. La giustizia italiana deve arrestare chi delinque e tenerlo in carcere. Questa è democrazia. Chi sbaglia paga. Non si può mescolare tutto".
Dirà questo nella sua relazione al Parlamento europeo?
"Anche. Non solo".
12 commenti:
provo vergogna ad appartenere ad un Paese cosiddetto civile che ha appena cestinato le libertà fondamentali e i diritti umani, i cui governanti gettano veleno ed odio a piene mani fomentando odio xenofobo e razzismo puro.
Provo altrettanta vergogna a vedere i miei amici esaltare ed idolatrare vallette, veline, cantanti e calciatori zeppi di soldi o a invidiare truffatori e delinquenti vari.
Queste derive razziste ci sono già state in passato e hanno condotto al fascismo e al nazismo, le peggiori ideologie che siano mai esistite sul pianeta.
Spero che la storia non si ripeta. l'Italia di oggi è diventata una fogna in cui si idolatra il consumismo e l'apparenza. chi è ai margini della società suo malgrado viene visto come un nemico da combattere.
Non so come si potrà porre fine a questo scempio di valori umani.
Spero solo che la situazione non degeneri fino all'inevitabile.
esprimo la mia più completa solidarietà a rom, sinti, rumeni e a tutti coloro che si trovano a vivere sulla propria pelle questa deriva razzista che di civile non ha nulla.
Provo un profondo disprezzo per i fascisti e per i razzisti, credevo che la storia li avesse condannati e relegati ai margini della società. e invece sono più forti di un tempo, sempre pronti ad ammorbare l'aria con le loro aberranti ideologie.
Condivido completamente la vergogna.Ho un blog, questo
http://scritture.blog.kataweb.it/
che fa parte dei blog d'autore del gruppo Kataweb- L'Espresso.
Ho ripreso alcune cose lette qui e ho segnalato e segnalerò questo spazio in continuazione
E' abbastanza letto e se volete ospiterò qualsiasi intervento, qualsiasi commento o notizia desideriate che, nel suo piccolo, il mio spazio possa contribuire ad amplificare
francesca mazzucato
ciao Adal, ti ringraziamo per il commento.
ciao Francesca Mazzucato, ti ringraziamo per la tua disponibilità, puoi fin da ora copiare liberamente qualsiasi intervento da questo spazio web.
"Per lo più bosniaci, kosovari, slavi, gente che è qui da decenni. E, ripeto, non hanno ancora un documento di identità o per l'accesso al servizio sanitario"."
pare non serva un documento per accedere al servizio sanitario, altrimenti non si capisce come possano trovarsi dei clandestini in corsia.
E che ci sono state le ronde contro i campi...e così gli uomini del campo si sono organizzati per fare le ronde, tutta la notte fino all'alba".
domanda perchè una ronda si e una no?
Perchè si crede che le ronde proposte di cittadini "armati" di cellulare possano aumentare la discriminazione?
In teoria chi è un buon cittadino dovrebbe essere contento di sapere che c'è chi va a controllare che nessuno(italico o meno) possa infrangere la legge senza che qualcuno lo denunci.
In fondo le ronde dovrebbero essere contro chi delinque...lanciatori di molotov compresi.
ma fa + comodo urlare alla discriminazione.
domandina...cosa hanno fatto in 20 anni per avere un documento o per migliorare la loro situazione??
ciao Xpisp, puoi armarti di pazienza e porre la tua "domandina" direttamente ai kossovari, serbi, macedoni, bosniaci e croati che vivono in questo Paese.
O puoi leggere i diversi documenti anche pubblicati in questo spazio web che trattano le diverse questioni.
e le altre??
Le ronde non le condividiamo anche se diventa difficile per una persona che viene svegliata più volte l'anno, da quando è nato, alle tre di mattina dalle Forze dell'Ordine per controllarlo, avere poi fiducia nello Stato...
Ci chiediamo quante volte hai subito un controllo in casa? O meglio se hai un'amica o un amico che abita in un alloggio popolare (aler in lombardia) chiedi quante volte nella sua vita è stato svegliato all'alba per uscire di casa ed esser fotografato?
Ho conoscenti che sono stati invasi in casa dalla finanza perchè ritenevano avessero droga..non trovata.
Mio fratello quando aveva 16/17 anni è stato + volte fermato e perquisito dalla polizia in maniera irregolare, cosa che non si è + ripetuta quando ha cominciato a chiedere i documenti ai poliziotti.
Ho l'obbligo di segnalare ogni volta che cambio casa e pago di tasca mia i documenti.
So che se vedo la paletta della polizia mi devo fermare per evitare una pallottola.
Mi hanno preso le impronte digitali quando ho fatto i 3 gg di leva.
Ho dovuto portare i miei documenti all'ufficio delle entrate per controlli di routine perdendo tempo e denaro(del commercialista)
Tutte queste cose non hanno mai portato a nulla, nei miei 36 anni di vita ho 2 multe per eccesso di velocità e 3 per divieto di parcheggio, eppure mi sembra di aver avuto n discreto controllo da parte dello stato che sa perfettamente dove abito, dove lavoro, con chi abito, ecc.
quante altre burocratiche pratiche devo elencarti ?
Anche la gente comune che voleva istituire le ronde non si fida della polizia e dello stato per questo voleva aiutarla girando in gruppi armati di telefono, non per combattere la malavita ma per contrastare la microcriminalità che vive della paura della gente ma scappa alle prime luci...non mi sembrano casi così differenti!
ciao Xpisp, tutte cose, quelle elencate da te, che ho subito anch'io.
ma non ho mai subito tre, quattro, anche cinque perquisizioni all'alba ogni anno nei trentanove anni che vivo (totale 100/200). ...e mi sembra neanche tu. Tutto il resto l'abbaimo subito tutti, sinti e rom compresi.
Forse perchè vivo in una casa come molti rom?
Dimmi i rom che vivono in una casa subiscono le perquisizioni?
Dimmi se nei campi rom non esistono persone pericolose o ricercate?
Dici che nei campi le persone che vi risiedono sono sempre le medesime o ogni tanto arriva qualcuno di nuovo e non sempre è un santo?
Può essere che ci si chieda come si sopravvive senza lavoro?
Può essere che ci si chieda come in un campo abusivo funzionino televisioni ecc?
Dimmi Carlo tu paghi le bollette?
E tu sei convinto che in un campo abusivo si paghino?(quello che è rimasto fulminato poco tempo fa mentre faceva un'allacciamento abusivo era un'eccezione)
Vorrei capire com'è che lavorando in due viviamo ma non ci arricchiamo mentre intere famiglie vivono per anni senza lavorare..rende così tanto l'elemosina?
Ora quando a queste e tante altre domande si troverà una risposta seria e non le solite favolette, forse si potranno capire un pò + alcune cose.
Ogni volta si raccontano piccole parti di verità.
Diciamo che spesso sono le famiglie che non vogliono mandare i bambini a scuola, diciamo che è l'ignoranza a non far utilizzare i servizi sanitari(garantiti ai clandestini senza docvumenti o con documenti falsi), diciamo che i problemi ci sono e le responsabilità sono condivise e poi cerchiamo di capire cosa si vuole fare, ma se appena uno parla d'integrazione esce la domanda "che tipo d'integrazione", scusa ma a me sembra che non si voglia l'integrazione, non si voglia sistemare la situazione, si voglia avere e basta, e scusa ma non è tanto giusto.
ciao Xpisp, ho riposto almeno una decina di volte a queste domandine se ad oggi non vuoi superare sterotipi e pregiudizi non so propio cosa dire...
Diciamo che i tuoi stereotipi e i tuoi pregiudizi t'impediscono di capire le ragioni degli altri.
Sul fatto che non sai cosa dire...io so dirti che TU mi hai deluso per il modo di applicare la censura, mi hai deluso per il fatto di aver lasciato commenti che insultano la dignità umana.
Tu oggi dici bianco su ciò che fino a ieri faceva comodo fosse nero...ma se dico questo sono io che sono xenofobo...voi che generalizzate l'Italia con un quartiere in mano alla camorra no!
Comunque visto il vostro livello di discussione...hai ragione tu..basta domandine, basta rispostine...tanto alla fine saranno gli onesti a rimetterci..tutti gli onesti da una parte e dall'altra.
saluti
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