sabato 7 giugno 2008

Cacciari: «se si continua così è a rischio la democrazia»

«Siamo al delirio». Non usa mezzi termini Massimo Cacciari quando gli chiediamo che cosa pensa della schedatura nel "campo nomadi" di Milano-Rogoredo che ha coinvolto la famiglia Bezzecchi, sinti con medaglia d’oro al valore civile. Abbiamo chiamato il primo cittadino della città lagunare per fare il punto della situazione del "campo nomadi" di Mestre, ma inevitabilmente la prima domanda verte su questa gravissima vicenda.
Sindaco Cacciari, come valuta l’episodio milanese che potrebbe essere esteso a tutti i nomadi italiani, compresi quelli che vivono a Venezia?
Non capisco che cosa dovrebbero schedare. Hanno tutti i documenti italiani perfettamente in regola da decenni e se le forze dell’ordine si presenteranno non faranno altro che chiedere loro questi documenti. Quale schedatura del cavolo vogliono fare! Potranno schedare l’abusivo, l’immigrante clandestino ma non potranno mica schedare tutti i cittadini veneziani, se non altro per ragioni di tempo.
Sulla situazione che si sta verificando qui a Venezia sul "campo nomadi" siamo al perfetto delirio perché stiamo parlando di cittadini veneziani a tutti gli effetti. Al di là di discorsi generali che si possono fare oggi sull’immigrazione è assolutamente normale che in quanto tali chiedano la casa come tutti gli altri e una sistemazione coerente con le loro tradizioni che prevedono una vita comunitaria, in un campo o in un villaggio. E questo succede in tutta Europa.
Qual'è ad oggi la situazione del "campo" di Mestre? I lavori di costruzione si sono fermati dopo le proteste della Lega?
No, non ho fermato il cantiere per questo motivo, ma per rispettare il tavolo che il prefetto molto cortesemente e puntualmente aveva aperto per ascoltare i cittadini che protestavano. E anche perché è stata annunciata questa visita di Maroni durante la quale speravo di poter parlare con il ministro per puntualizzargli l’accaduto e la situazione.
E allora giustamente ho soprasseduto a forzare sulla questione dei lavori. Ma dopo la convocazione del prefetto, il definitivo chiarimento delle procedure eseguite e l’incontro con il ministro, noi dobbiamo procedere senz’altro.

L’incontro con Maroni è stato rinviato?
Spero abbia parlato con il prefetto. Si diceva una volta che i sindaci dovessero avere una grande voce in capitolo in materia di sicurezza ma si vede che l’annuncio non è pervenuto al ministro Maroni.
Oggi, ci sarà l’iniziativa della Lega contro il campo. Che cosa pensa di questa pericolosa deriva che, senza mezzi termini, possiamo definire razzista...
Siamo certamente di fronte ad una situazione delicata e credo debba essere interesse di tutti riportare alla ragionevolezza la discussione intorno a questi temi. Perché davvero chi semina vento raccoglie tempesta. E non so quanto bene questa tempesta possa fare anche all’attuale governo.
Mi pare che questa preoccupazione stia emergendo anche da alcune dichiarazioni del presidente Berlusconi nei riguardi del reato d’immigrazione clandestina. Qui si sta esagerando e si mettono a rischio alcuni principi fondamentali dello Stato democratico, magari inizialmente senza accorgersene, un po’ per scherzo, un po’ per strumentalizzare, un po’ per raccattare qualche voto. Ma si sa, questi processi possono innescare reazioni a valanga.
Io chiederei davvero, soprattutto al governo, di non avallare in alcun modo queste infondatissime proteste come quella di Venezia. E poi di fare ogni sforzo per riportare il dibattito e il confronto alla ragione. Se qualcuno intende strumentalizzare la situazione di insicurezza, di paura e di inquietudine che sta dominando nell’opinione pubblica nazionale per tanti motivi, stravolgendola in una sorta di odio dell’altro, di paura dell’altro, si sa dove si comincia ma non si sa dove si finisce. Questo vale per tutti, destra e sinistra.
Facciamo molta attenzione perché queste sono cose molto delicate, la situazione italiana è delicatissima, la crisi economica sta coinvolgendo il ceto medio. E quando franasse psicologicamente il ceto medio è tutta la democrazia e l’assetto democratico che sono a rischio, come la storia insegna ampiamente. di Vittorio Bonanni

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che grande uomo Cacciari.. eh beh.. ringraziamolo per anni e anni di cantieri per il mitico tram, tagli di alberi e co... e adesso sta vendendo Venezia alla coca cola.. grand'uomo

Anonimo ha detto...

concordo pienamente!