giovedì 5 giugno 2008

Milano, inizia la politica razziale

Abbiamo ricevuto una lettera da parte di un caro amico, Giorgio Bezzecchi. Giorgio Bezzecchi è vice-presidente nazionale dell'Opera Nomadi e da anni lavora per la promozione sociale, politica e culturale dei rom e dei sinti a Milano.
La sua famiglia vive in un campo a Milano, il padre è stato deportato in un campo di concentramento, a cui fortunatamente è sopravvissuto. Il nonno, deportato in un altro campo non è sopravvissuto. Domani tutta la sua famiglia sarà fotografata e schedata, conformemente alle attuali decisioni del prefetto che prevedono un rilevamento completo di tutti i rom e sinti residenti nel territorio milanese. È stato deciso un rilevamento di identità da parte della polizia su base esclusivamente etnica.
Sucar Drom chiede a tutti i lettori di leggere la lettera di Giorgio Bezzecchi e di inviargli un messaggio di solidarietà, scrivendo a segreteria@operanomadimilano.org, romanodrom@libero.it.
Prossimo intervento differenziale per cittadini Italiani (censimento fotografico e schedatura-Polizia), domani mattina, presso il campo comunale di via Impastato a Milano (famiglie Bezzechi).
Sono passati sessant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista "La difesa della razza" di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di "internamento degli zingari italiani" in campi di concentramento (Circ.Bocchini 27/04/41), quei "campi del Duce" di cui in Italia si è preferito perdere la memoria.
"RICORDARE PER NON DIMENTICARE". Sono passati sessant'anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo, I PROVVEDIMENTI PUBBLICI SONO GLI STESSI DI OGGI.
E' agghiacciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano. Rimanere in SILENZIO oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani. NESSUNA collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata (VERGOGNA)...
Mi appello alla società civile,chiedo un sostegno per le comunità di rom e sinte milanesi... voci dal silenzio...
Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre,CITTADINO ITALIANO, che ha patito la persecuzione nazifascista con l'internamento in campo concentrazionale italiano (Tossicia)... mio nonno deportato a Birkenau è uscito dal camino... VERGOGNA!
MI VERGOGNO, IN QUESTO MOMENTO, DI ESSRE CITTADINO ITALIANO E CRISTIANO.................
Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano ed in Italia ,di URLARE il proprio dissenso per questa politica razzista, incivile e becera.
RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi e domani........................................

rag. Giorgio Bezzecchi, Rom Medaglia d'Oro al Valor Civico

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco che ogni tanto ciccia fuori con queste cose di storia. Leggiti un po' questo libro “Storia di un Nazista” - memorie di Adolf Eichman. A pag. 107 il noto criminale nazista racconta come in Italia la deportazione degli Ebrei non ha potuto essere attuata fino a che Mussolini fu Capo del Governo…….. Sembra strano, vista la storiografia “ufficiale”, ma migliaia di ebrei devono la vita a quel Gran Signore che è stato Benito MUSSOLINI
Infatti la vera deportazione è iniziata nel 1943 con l'armistizio in cui la Repubblica Sociale è diventata come uno stato vassallo della Germania.
Eccoti un aneddoto
Berlino allora inviò a Roma addirittura von Ribbentrop nel mese di febbraio 1943. "Scrive Renzo De Felice; “Per tutto cio’ che riguardava la questione ebrei, puntare i piedi era impossibile; sarebbe equivalso a mettersi irrimediabilmente in rotta con Hitler, che in questa materia era assolutamente intransigente (e un passo della lettera recata da von Ribbentrop lo confermava senza ombra di dubbio)". Così, messo alle strette, il Duce firmò l’ordine di consegna degli ebrei. Per la scoperta, fatta dai resistenti, di un documento sconvolgente ancora si sentono i lai e le grida: “Ecco come il Duce ordinò di consegnare gli ebrei ai carnefici nazisti”. E invece no: i resistenti, furbescamente trascurano alcune bazzecole, pinzellacchere, cosette da nulla. E mi spiego."Poi, ripartito il Ministro tedesco, confidò al generale Robotti: “E’ stato a Roma per tre giorni e mi ha tediato in tutti i modi il Ministro Ribbentrop che vuole a tutti i costi la consegna degli ebrei jugoslavi. Ho tergiversato, ma poichè non si decideva di andarsene, per levarmelo davanti, ho dovuto acconsentire, ma voi inventate tutte le scuse che volete per non consegnare neppure un ebreo. Dite che non abbiamo ecc., ecc.”. Esattamente come fu fatto per la visita di Bismarck dell’agosto 1942.
Qualora i resistenti volessero esaminare le lettere di ringraziamento per quanto fece il Governo di Mussolini, non hanno che da leggere gli oltre cento documenti che accompagnano il mio testo. E sono lettere con tanto di firma non solo di ebrei jugoslavi, ma anche greci, francesi, italiani. Ebrei (e non solo ebrei) che risiedevano sotto le leggi garantite dalle truppe fasciste. Come ha scritto Leon Poliacov, "Uno scudo protettore veniva eretto a protezione degli ebrei". Da qui il titolo del mio libro. Se non basta per soddisfarli posso ricordare quanto ha scritto George L. Mosse, docente dell’Università di Gerusalemme (Il razzismo in Europa, pag. 245): "Come abbiamo già detto, era stato Mussolini stesso a enunciare il principio “discriminare non perseguire”. Tuttavia l’esercito italiano si spinse anche più in là, indubbiamente con il tacito consenso di Mussolini".

Anonimo ha detto...

Grave discriminazione...perchè io devo recarmi in comune con la mia foto per farmi "schedare" mentre qui si fornisce il servizio a domicilio?

u velto ha detto...

ciao Xpisp, tutti i Sinti e i Rom si recano in Comune con tre foto per farsi schedare come Cittadini italiani ma a Milano si "offre" un servizio ulteriore: sei schedato per appartenenza etnica (impronte e foto). Attendiamo il decreto per le mappature genetiche come richiesto da alcuni, come ad esempio in questo sito: http://www.troviamoibambini.it/

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa, non per fare l'avvocato del diavolo, ma se non capisco male il criterio adottato dal prefetto non è l'appartenenza etnica, bensì la condizione abitativa. Viene schedato chiunque abiti in un campo nomadi, indipendentemente dall'etnia: se un Brambilla o un Visconti di Modrone abitassero in un campo, verrebbero schedati pure loro, mentre un rom che abitasse in un appartamento sarebbe escluso dal "censimento fotografico".
Sbaglio?

Più che altro mi pare assurdo il tentativo di criminalizzare chiunque viva in condizioni difficili, associando delinquenza e povertà.
Senza contare che schedare preventivamente chi pure non ha commesso reati non si armonizza bene con il motto "La legge è uguale per tutti"...

Magar

Anonimo ha detto...

ciao Anonimo, utilizzare le memorie di Adolf Eichman per leggere la storia del razzismo italiano mi sembra un paradosso, considerando che oggi: la maggior parte dei documenti sono stati bruciati prima dell'arrivo degli americani, le Prefetture negano agli studiosi di entrare negli archivi per crecare il poco rimasto.
l'Istituto di Cultura Sinta ha pubblicato due libri di fotografie, di testimonianze e dei pochi documenti ritrovati che comprovano l'esatto contrario di quanto da te affermato.
ti ricordo, inoltre, che in Italia moltissimi ebrei e sinti e rom sono finiti nel concentramento per la legge sulla delazione: se denunciavi per esempio un ebreo prendevi dei soldi (2.500/5.000/10.000 lire).

Anonimo ha detto...

Il paradosso è ciò che affermi tu. Perchè sappiamo tutti che le leggi razziali in Italia sono state una bufala e che comunque non erano assolutamente così severe come si vuol far capire. Te lo ho detto prima, e te lo dico ancora adesso fino al 1943 nessun ebreo o zingaro è stato mai catturato in Italia, prima di tutto perchè Mussolini ha impedito tutto ciò sia da ciò che ha rifertio Eichmann e dall'aneddotto che ho citato. Percui se devi dare una colpa dalla ai partigiani e ai traditori della patria che hanno permesso l'armistizio

Anonimo ha detto...

Ah, beh, se Mussolini ha detto "discriminare non perseguire" tutto bene, no? In fondo lo obbligava qualcuno ad allearsi con Hitler, a varare le leggi razziali, ad espellere gli ebrei dalle scuole italiane, a diventare vassallo di Hitler al punto di collaborare attivamente alla Shoah...
O forse era sotto ipnosi?

(Per non parlare poi dell'abolizione della democrazia parlamentare, della criminale guerra contro l'Etiopia, dell'assassinio di Matteotti, la cui responsabilità fu assunta da Mussolini in persona, e dell'omicidio dei fratelli Rosselli, avvenuto con la collaborazione dei servizi segreti italiani...)

Magar

Anonimo ha detto...

Una vera vergogna! Il governo Italiano si deve vergognare, i Cittadini Italiani si devono vergognare.
Di fronte a questi atti razzisti tutti ci dobbiamo vergognare.

Anonimo ha detto...

nel leggere alcuni maldestre giustificazioni alla politica razziale di Mussolini ci si rende conto dello spessore culturale di chi fa simili affermazioni. Il punto è il seguente e qui non c'è niente da dire:
diversi politici italiani, la stampa e i media tutti hanno dato inizio ad una caccia alle streghe di ampie proporzioni puntando sull'incapacità critica, e talvolta mentale, di molti italiani e sul razzismo manifesto di gran parte della popolazione. Tali persone, per puri scopi propagandistici e marcatamente fascisti, stanno montando un clima di fortissimo razzismo, come non si vedeva dai tempi del fascismo e del nazismo e sono riusciti nel loro intento.

al momento provo nausea per diversi miei concittadini e per molti italiani che si dimostrano ferocemente razzisti e tenacemente idioti.
La campagna contro sinti e rom non ha motivo di esistere, qui si sta discriminando in maniera oscena dei cittadini e degli esseri umani su base razziale.
Tutto ciò è intollerabile e degno di una dittatura non di una società civile che evidentemente in Italia non c'è più.


provo un sincero disprezzo per le aberranti giustificazioni sulla politica criminale di Mussolini e di quel periodo vergognoso della storia italiana e provo lo stesso nei confronti di chi cerca di giustificare quel regime.

soprattutto mi vergogno che in Italia si sia arrivati a questo infimo livello di squallore.

Anonimo ha detto...

per Anonimo delle 15.23, sono scioccato dalle stronzate che scrivi, proprio dopo che abbiamo pubblicato la Circolare del Ministero dell'Interno del 1940, ripeto del 1940, ripeto del 1940.
Preciso meglio: l'undici settembre 1940 il ministero dell'interno ordina ai prefetti di internare tutti i sinti e i rom.
Abbiamo le copie dei telegrammi delle prefetture che dopo aver internato i sinti e i rom, comunicano al Ministero dell'Interno che hanno inviato a "lavorare" in Germania i sinti e i rom.
In Germania, dopo un viaggio drammatico, passavano sotto una scritta che diceva "il lavoro rende liberi".
Ma il vice comandante di Auschwitz, Fritzsch, era solito ricordare a chi arrivava al lager: "siete arrivati in un campo di concentramento, non in un sanatorio, e c'è un'unica via d'uscita: passa per il camino..."

Anonimo ha detto...

Credo che Magar abbia centrato il vero problema.
Qui si sfrutta questo fatto per propaganda ma di fatto chi viene schedato è chi risiede in un campo a prescindere dall'etnia.
Fondamentalmente a cosa serve prendere foto e impronte di cittadini già conosciuti?
O oltre a cosa serve...cosa cambia rispetto a prima?
Avere due foto è peggio che averne una?
Carlo tu puoi garantire che i residenti nei campi sono tutti in possesso di documenti? Tutti sono brave persone?
Personalmente sono confuso...non so se i metodi sono giusti ma credo sia corretto sapere chi vive dove..o sbaglio?
Per tutti i cittadini funziona così o ricordo male?
Sul metodo...delle riserve le ho..vorrei però capire quali sono le proposte per riuscire a capire chi vive nei campi, chi ha bisogno di una mano e chi è meglio venga allontanato per il bene di tutti, per primi i vicini onesti del campo?

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, ma ti rendi conto di quello che dici? come si fa ad affermare: "chi ha bisogno di una mano e chi è meglio venga allontanato per il bene di tutti".
e chi decide e con quale metro si decide di allontanare? E chi è allontanato cosa fa? Dove va? Dove va? mi sembra tutto pazzesco, come puoi pensare di allontanare un Cittadino italiano????

Anonimo ha detto...

Tu guarda io invece non sono affatto scioccato da quello che scrive certa gente come voi. Ma perchè purtroppo questa è la storia che viene insegnta a scuola da insegnanti comunisti il cui compito è solo quello di dire anche menzogne. Tanto la storia la scrivono i vincitori per cui si possono omettere i massacri degli alleati contro la popolazione tedesca a fine della guerra (e che per ironia della sorte il campo di Dachau fu per 11 anni un lager alleato e per molto più tempo rispetto a quando fu nazista) , i fattacci del campo di concentramento Zgoda. E poi non c'è da sorprendersi di atti di vera e propria intolleranza della Sapienza. Il comunismo ignorante ancora regna nelle scuole. Meno male che c'è gente come Pansa, e speriamo che sempre più revisionisti trovino la forza di parlare, anche se si corre sempre il rischio di farsi imbavagliare da certi media

Anonimo ha detto...

Penso che possiamo fare a meno di rispondere ai commenti dell'anonimo, è interessato soltanto a fare squallida propaganda neofascista e a dire che le leggi razziali erano ninnoli.

Xpisp, scusa, ma mi spieghi con che diritto trattiamo come delinquenti coloro che vivono onestamente in un campo nomadi?
Io vivo in un appartamento in affitto: bisognerà schedare anche me perché non ho una casa di proprietà, dunque forse sono socialmente pericoloso?
Schediamo tutti i disoccupati, come potenziali delinquenti? Gli operai? Gli inquilini delle case popolari?

Magar

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

ciao Anonimo 19.50, pur non condividendo le tesi di Pansa penso che tu abbia molto ancora da imparare proprio da Pansa.
come si fa a mettere a confronto un piano di sterminio e la prigionia seppur dura? Io proprio non capisco come fai a non capire a meno che tu non sia in mala fede...

Anonimo ha detto...

Caro carlo berini, tu avresti molto da imparare qui non si tratta solo di prigionia ma vere e proprie carneficine a guerra finita contro soldati e civili.
Un giornalista britannico di nome Moorehead, che era presente a queste “feste di tortura”, osservò che un giovane ufficiale medico inglese e un capitano del Genio dirigevano il campo di Bergen-Belsen. Il capitano era di ottimo umore, ma quando ci avvicinammo alle celle, il sergente perse la pazienza e il capitano mi disse che al mattino effettuarono degli interrogatori e temeva che i prigionieri non avessero un gran bell’aspetto.
Le celle furono aperte alle visite dei giornalisti, i prigionieri tedeschi erano per terra, ricurvi su se stessi, gemevano ed erano ricoperti di sangue. Quello più vicino a me tentava di reggersi in piedi e alla fine ci riuscì. Tremava e muoveva le braccia come se dovesse difendersi dai pugni.

IN PIEDI! Gridò il sergente. CONTRO IL MURO!

Furono sbattuti contro il muro e se ne stavano là, barcollanti. In un’altra cella l’ufficiale medico aveva appena terminato un interrogatorio.

IN PIEDI! Gridò l’ufficiale. ALZATI!

L’uomo giaceva sanguinante sul pavimento. Afferrò con le braccia una sedia e tentò di sollevarsi. Riuscì ad alzarsi in piedi, allungò le braccia verso di noi e rantolando disse: PERCHE’ NON MI UCCIDETE?

Il sergente allora affermò: QUEL MALEDETTO BASTARDO E’ TUTTA MATTINA CHE BORBOTTA QUESTE PAROLE! (Fonte: Cyril Connolly, The Golden Horizon, Weidenfeld and Nicholson, London)

Un ufficiale britannico descrisse come i prigionieri (civili) venivano trattati rudemente ma non brutalmente: venivano spinti e strattonati ma non c’era resistenza, niente lotte o tentativi di fuga. Erano completamente docili e rassegnati al loro destino. I soldati li radunavano rapidamente in gruppi, portandoli in luoghi dove poi venivano massacrati a colpi di mitra.
L’ufficiale inglese aggiunse: molti di loro non andarono molto lontano. Dietro alla stazione c’era un bosco nel quale venivano fatti entrare e, di lì a poco, si udiva il crepitio dei mitra. Non vidi personalmente le esecuzioni ma sono certo che è quello che avvenne in diversi angoli di quel bosco.
Per le fonti, ci sono quotidiani e soldati che hanno ammesso di aver fatto ciò
Sappi che ciò che hanno fatto è nella piena illegalità e se si fosse fatto di più, sarebbero stati impiccati, o incarerati e avrebbero perso i loro gradi sta gentaglia

Anonimo ha detto...

Carlo devo capire se io scrivo male o se tu hai dei blocchi ideologici così immensi.
Nei campi vivono solo cittadini italiani? non mi sembra altrimenti fin qui avete raccontato panzane.
Nei campi sono solo rom e sinti?
Neanche questo è vero, infatti ogni volta che avviene un fatto di sangue legato ad un residente ad un campo vi affrettate a dire che non è rom o sinto(vedi caso di ponticelli).
Sono tutti in possesso di documenti?
Sono tutti bravi, belli e buoni?
Nei campi si annida la delinquenza e questo lo hai detto pure tu in + di un'occasione.
Se quindi si fa una verifica anagrafica delle presenze dei campi e si allontanano le persone che non hanno diritto di essere in Italia(lo dice la legge...o in questo caso la legge siccome non ti piace si può non rispettare?), chi è ricercato o simile dovrà subire le conseguenze della legge e infine gli altri sono i reali residenti che vanno sostenuti in un cammino d'integrazione e di sostegno.
avevo scritto così male?

Bello vedere come avete tutti l'idea infantile che il bene sia da una parte e il male dall'altra.
Quello che ha riportato il regime nazista non è da valutare come attendibile....peccato mio caro sig. Berini e soci che è stato proprio grazie alla meticolosità dei signori germanici se si sono trovate le prove delle stragi naziste...non comprendo come mai i documenti siano da valutare attendibili solo a seconda di ciò che dicono.
Dare delle colpe agli alleati e dare dei meriti/attenuanti ai governi fascisti d'italia e germania non vuol dire condividere il pensiero nazista, vuol semplicemente dire che si cerca di vedere la storia con obbiettività ben sapendo che purtoppo nessuno si esime dal mostrare la propria brutalità.
Forse qualcuno dimentica i morti civili sotto le bombe alleate, quante città rase totalmente al suolo, i metodi usati, ecc.
Si parla con disprezzo delle leggi raziali dimenticando che un "negro" era tale in tutto il mondo occidentale e contava meno di zero sia in USA che in GB...ma la vergogna del mondo sono state le leggi raziali dell'italia fatte in un periodo storico dove le donne,esseri inferiori(secondo i canoni di dell'epoca), non godevano di diritti, ecc.
Questa non è una giustificazione...è un'aggravente per gli altri che hanno combattuto gli altri imputandogli una colpa che loro per primi avevano...forse anche da questo bisogna imparare.

Anonimo ha detto...

Xpisp, non puoi paragonare le leggi razziali introdotte negli anni '30 in Italia e Germania al razzismo presente a livello popolare in tutto il mondo. Uno stato razzista è una cosa diversa.
Nel Regno Unito e in Francia, ad esempio, non c'erano leggi razziali di sorta (almeno nella madrepatria, non so bene la situazione delle colonie). Neppure le leggi segregazioniste in vigore negli Stati Uniti sono perfettamente equiparabili a quelle fasciste e naziste: non erano state introdotte nel XX secolo (erano un residuato post-guerra di secessione), e soprattutto non valevano in tutto il territorio nazionale (e lì i singoli stati hanno notevole autonomia rispetto al governo federale).
Ciò non toglie che fossero un'altra vergogna, ma vediamo di non fare la classica notte in cui tutte le vacche sono nere, sfociando involontariamente nel "tutti razzisti, nessuno razzista". Ben venga l'accertamento delle responsabilità di tutti, ma senza dimenticare che già all'epoca era possibile e doveroso essere anti-razzisti.

Magar

Anonimo ha detto...

Magar dici che il fatto che un nero non potesse sedere di fianco ai bianchi sul pulman fosse un usanza?
Quindi tutte le lotte per i pari diritti...sono bufale?
in quanti potevano frequentare scuole e servizi insieme ai bianchi?

Ripeto...non è una giustificazione, però certe cose andrebbero guardate nel contesto in cui si svolgono.
Ad esempio non si raccontano tanto delle stragi perpetrate dalle altre parti. Quello che è successo in urss dopo il '45 non pare grave come i precedenti...
Quando si dice che nessuno aveva obbligato mussolini ad allearsi alla germania...forse dimentica un pelo la situazione politica dell'europa.
Mi sembra comunque che si sti montando una situazione che (per fortuna) è ben lontana dalla realtà.
Si usano termini e toni da terrorismo, deportazioni, schedatura nazista, ecc che secondo me non alleggeriscono la situazione ma aiutano solo ad aumentare la tensione.

Anonimo ha detto...

ciao a Tutt@, ripeto: mettere sullo stesso piano il progetto di sterminio di intere popolazioni perchè inferiori, attuato da due Paesi: Italia e Germania, con le violenze compiuto da singoli è aberrante.
un esempio: oggi sono in galera i poliziotti spagnoli che hanno sparato sulle persone che tentavano di entrare in Spagna illegalmente.
A Ponticelli la ragazzina accusata di sequestro di persona è una Rom, ripeto è una Rom, è una Rom, è una Rom, e una Rom, è una Rom, è una Rom... E io sono pronto a mettere la mano sul fuoco che tutta quella storia è una montatura della camorra, difesa da politici brezzolati sia di destra che di sinistra.
Io sono incazzato perchè non si riesce a capire che quello che sta succedendo a Milano è la seconda notte di questa Repubblica.
Se le intenzioni fossero quelle affermate da Xpisp, sarebbe bastato fare un controllo su chi era presente e confrontarlio con i dati presenti nell'anagrafe comunale e ai servizi sociali.
Perchè c'era bisogno di fotografare e fare dei tesserini?
La logica è quella di via Triboniano. il secondo passo sarà quella di mettere persone armate all'uscita del "campo" e applicare il patto di legalità e socialità.
un esempio di questo patto scellerato: se io non partecipo ai corsi di formazione che sono imposti dal comune io sarò cacciato con tutta la mia famiglia.
ma dico ci siete o ci fate?

Anonimo ha detto...

Xpisp, le leggi segregazioniste dell'Alabama o del Mississippi erano leggi razziali a tutti gli effetti (ma erano in vigore dall'Ottocento, non erano nate in epoca di Società delle Nazioni e Convenzione di Ginevra!), il fatto invece che in Gran Bretagna, come dici tu, un "negro" fosse un "negro", non era sancito da alcuna legge.
E in Alabama lo stato non ha mai organizzato qualcosa di simile ad Auschwitz, in Italia la RSI ha contribuito alle deportazioni...

Indipendentemente dagli excursus storici (interessanti, ma alquanto fuori tema), trovo anch'io che questo provvedimento del commissario straordinario sia una misura ad effetto che contribuisce soltanto ad acuire il clima di criminalizzazione collettiva degli abitanti dei campi nomadi, secondo l'equazione "povero=delinquente". A quando il coprifuoco per i disoccupati? E l'obbligo di firma in Questura per gli incapienti?

Magar

Anonimo ha detto...

Carlo stai dicendo che la ragazza di Ponticelli è una rom??? Gurìarda che ti sbagli, avete pubblicato un articolo bellissimo dove si spiegava tutta la montatura e dove il 1° punto per contestare la pretestuosità delle proteste era proprio il fatto che non fosse una rom.

X il resto...vedo che le soluzioni si trovano facilmente quando non si è dalla parte di chi decide.
Quindi bastava passare verso le 8 8.30 e chiedere se avevano un documento d'identità e tutto era risolto?
Non ne sono convinto, anche se come già detto sui metodi utilizzati ho anch'io le mie perplessità.
Indubbiamente la situazione di oggi è il frutto del menefreghismo di tutti per tanto tempo...e oggi ne pagano le conseguenze le brave persone...e probabilmente chi dovrebbe essere punito dalla legge la farà franca.