lunedì 7 luglio 2008

Bologna, no alle ordinanze di Berlusconi

Il Consiglio comunale di Bologna, vista l’ordinanza ministeriale che consente l’identificazione dei bambini Rom “che - dice una nota - viola ogni diritto di uguaglianza dei bambini e degli adolescenti e introduce una grave discriminazione basata unicamente sull’etnia e l’identita’ culturale”, ha votato oggi un ordine del giorno per invitare la Giunta a farsi promotrice presso il Presidente del Consiglio dei Ministri affinché siano revocate le ordinanze che prevedono l’identificazione e il censimento dei bambini e delle bambine di etnia Rom presenti nei “campi nomadi”, attraverso la rilevazione delle impronte digitali.
Nell’ordine del giorno si chiede, tra l’altro al Governo italiano “che vengano sviluppati rapporti di cooperazione e stipulati accordi specifici con quei Paesi, a partire dalla Romania, che hanno fatto il loro ingresso nella Comunita’ Europea, al fine di offrire maggiore tutela ai diritti delle bambine e dei bambini e degli adolescenti; che venga previsto un Piano Nazionale di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”, e che venga istituito un fondo specifico per favorirne l’integrazione sociale e scolastica. L’ordine del giorno è stato approvato con 20 voti favorevoli dei gruppi PD, RC, Verdi, Societa’ civile; e 5 contrari (LtB; FI-PDL; AN-PDL, Misto).

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