martedì 8 luglio 2008

Le Figaro: la Lega Nord è «xenofoba e populista»

La linea dura dell'Italia nei confronti dei Rom continua a essere nel mirino dei siti dei media esteri, soprattutto spagnoli. Il sito del quotidiano El Pais ha oggi in evidenza un richiamo sulla home page: «La scheda per i gitani in Italia include la casella "etnia"».
Il governo italiano – spiega il corrispondente Miguel Mora - ha già preso le impronte di circa 600 cittadini Rom a Napoli e Milano. «Per il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, si tratta di un semplice censimento, ma i documenti lo smentiscono.
Le schede della polizia firmate dai maggiori di 14 anni contengono le loro impronte digitali e le caselle "etnia" e "religione"». Le associazioni dei Rom e Sinte denunciano «una vergognosa politica di persecuzione».
La comunità ebraica, continua El Pais, paragona il censimento di Maroni ai metodi utilizzati nell'epoca fascista: appaiono simili «in modo inquietante» a quelli usati dal governo di Benito Mussolini nel 1938 prima di promulgare le leggi razziste. Le associazioni dei Rom credono che l'obiettivo sia quello delle «espulsioni di massa».
Nel frattempo, Maroni, che a Cannes si è incontrato con il commissario europea alla Giustizia Jacques Barrot, in margine all'incontro dei ministri dell'Interno Ue, si è dichiarato «soddisfatto» per «avere chiarito i malintesi relativi all'emergenza Rom».

Anche il quotidiano spagnolo El Mundo si occupa della questione Rom e titola: «Migliaia di italiani si fanno prendere le impronte in solidarietà con i nomadi». Si tratta della protesta organizzata dall'Arci per la schedatura volontaria di solidarietà: nella manifestazione, promossa ieri a Roma, migliaia di persone hanno messo le loro impronte digitali ai gazebo dell'associazione. El Mundo sottolinea le «polemiche misure» di Berlusconi, che vuole un censimento delle persone che vivono nei campi nomadi.
La controversia sul censimento dei Rom arriva anche sul sito di Le Figaro: «E' razzista prendere le impronte digitali dei bambini gitani prima ancora che commettano furti?», si chiede Richard Heuzé, corrispondente del quotidiano conservatore francese. «La questione oppone il governo di Silvio Berlusconi alla Chiesa, alle organizzazioni umanitarie e da Bruxelles, che esprime le sue vive preoccupazioni».
L'articolo spiega che la Lega Nord, «xenofoba e populista», ha «fortemente» voluto questo censimento. «Le disposizioni sui minori – continua - sono quelle che preoccupano di più». E cita il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che ha «brutalmente» affermato: «Niente moralismi ipocriti. E' il solo modo di ridurre i reati commessi dai bambini». «Sarebbe la prima volta in Europa – scrive Le Figaro - che dei minori sarebbero sottoposti a tale identificazione. Finora le impronte erano prese solo quando commettevano furti».
Mentre in Italia la polemica si infiamma, a Strasburgo vari deputati del Parlamento europeo hanno condannato il piano del governo italiano di prendere le impronte digitali ai Rom, adulti e bambini. Secondo un parlamentare si tratta di «un'azione discriminatoria che sa di Germania nazista». E' l'agenzia americana Ap che ha raccolto le critiche dei parlamentari e le dichiarazioni del commissario Ue agli Affari Sociali Vladimir Spidla, che ha definito «non accettabile»
prendere le impronte digitali di un gruppo etnico. Spidla ha chiesto chiarimenti all'Italia. La notizia Ap è stata ripresa dai siti di diversi giornali Usa, tra cui New York Times, International Herald Tribune, San Francisco Chronicle.

Nessun commento: