“Sono francamente indignato, rattristato e ferito per la strumentalizzazione fatta da una parte del Parlamento europeo”. Questo il commento del ministro dell'Interno Maroni, in una conferenza stampa alla sede della stampa estera, sulla risoluzione approvata oggi dal Parlamento di Strasburgo con la quale si chiede all'Italia di interrompere l'identificazione dei bambini rom e sinti attraverso le impronte digitali.
Secondo il ministro dell'Interno, questa risoluzione si basa su falsi presupposti. Perché, sempre secondo Maroni, in Italia ci sarebbero mille “campi nomadi”, cento solo a Roma. “In questi non ci sono solo rom, ma anche extracomunitari.”
Ha ragione Maroni infatti ci sono Rom e Sinti italiani, Rom profughi della exYugoslavia (extracomunitari sottoposti alla Bossi-Fini) e Rom rumeni (comunitari sottoposti alla direttive europee).
Il problema è un altro, il ministro Maroni vuole criminalizzare queste popolazioni e non certo riconoscerne i diritti sanciti e ribaditi all’Italia da tutte le organizzazioni internazionali, a partire dall’Onu. Ma sappiamo bene che il Ministro rappresenta una forza politica che ha vinto le elezioni puntando sulla proprio sulla criminalizzazione delle minoranze sinte e rom, ci dispiace che sia rattristato ma siamo sicuri che questo non lo farà ragionare…
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