martedì 29 luglio 2008

Molotov contro una famiglia sinta italiana

«Un episodio che non va assolutamente sottovalutato, anche perché si inserisce in un clima nazionale tutt’altro che tranquillizzante, nel quale pare molto facile fare dell’extracomunitario, del rom o del nomade il capro espiatorio di tanti problemi e tante tensioni che affliggono il paese».
Così Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana con delega alle politiche per la sicurezza, ha commentato la notizia della bottiglia incendiaria contro una carovana di Sinti, scagliata la scorsa notte nel comune di Cerreto Guidi: «Per fortuna i danni sono stati assolutamente contenuti, ma in altre circostanze ora ci ritroveremmo a registrare qualcosa di assai più grave – sottolinea Gelli – Ma al di là delle conseguenze dell’episodio quello che rimane è la consapevolezza di un segnale grave anche per una regione come la Toscana che pure si è sempre distinta per civiltà e per capacità di accoglienza e di integrazione. Purtroppo in una situazione di crisi come quella che sta vivendo l’Italia in questo momento è facile che xenofobia e razzismo crescano. E si sa, l’intolleranza è sempre cieca, può esercitarsi anche su cittadini italiani come erano, a tutti gli effetti, i Sinti aggrediti ieri notte. Da parte nostra – così conclude Gelli – non possiamo che rafforzare i nostri impegni per l’integrazione e la convivenza civile di tutte le differenze. Con la consapevolezza che le regole devono essere rispettate da tutte, così come l’impegno per la sicurezza riguarda tutti, anche gli immigrati che sempre più spesso si trovano a essere vittime di episodi di intolleranza». di Paolo Ciampi

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