Come da programma si è svolta il 10 luglio 2008 a Roma l'assemblea pubblica della Federazione Rom e Sinti Insieme. Sono intervenuti i delegati di tutte le associazioni aderenti e numerosi altri cittadini, sia Rom e Sinti che attivisti e amici.
Sono intervenuti anche rappresentanti Kalè, dalla Spagna, e Sinti dalla Francia. L'assemblea è stata condotta dal prof. Marco Brazzoduro.
Tutti i Rom e i Sinti intervenuti al dibattito hanno detto NO alla schedatura delle minoranze e Rom e Sinte, BASTA alla discriminazione ed al razzismo e hanno sollecitato la Federazione a chiedere un dialogo diretto ed un ruolo attivo a Rom e Sinti sia con il Governo e le Istituzioni Nazionali che con i commissari straordinari di Napoli, Roma e Milano.
Anche questa volta, i soliti personaggi esterni al mondo Rom e Sinto hanno tentato di far saltare questa iniziativa di partecipazione diretta, soffiando sul vento della divisione e contrapponendosi con una puerile strumentalizzazione come accade ogni volta che Rom e Sinti chiedono di essere protagonisti pensanti.
L'assemblea pubblica è stata promossa dalla Federazione per portare all’attenzione di una opinione pubblica distratta e disinformata ad arte, le proteste e le proposte di Rom e Sinti, senza dare spazio all’ipocrisia politica e mediatica finalizzata a nascondere la questione vera di Rom e Sinti ma mettendo il dito nella piaga di tutta la politica italiana: la totale assenza di una politica di interazione culturale con Rom e Sinti.
Le politiche del passato sono tutte fallite, il metodo della interpretazione culturale e la strategia politica dell’assistenzialismo culturale hanno condotto al fallimento ogni iniziativa, hanno prodotto un disastro che oggi rom e sinti pagano duramente. Oggi non si tratta solo di superare la politica dei “campi nomadi” ma di fare i conti con la storia delle politiche sbagliate del passato ed avviare un radicale cambiamento di metodo e di strategia: il dialogo diretto, un ruolo attivo a Rom e Sinti, la normalità.
La volontà del Ministro dell'Interno di schedare tutti i Rom ed i Sinti con il rilevamento delle impronte digitali anche ai bambini ed alla bambine Rom e Sinte è stata da tutti evidenziata come una vera e propria pratica razzista, una grande “vigliaccata politica”, per umiliare una popolazione minoritaria. Ma anche come un diversivo per nascondere la violazione di un preciso dovere della politica italiana: l'assenza di un programma politico di interazione culturale con Rom e Sinti.
Tutti hanno espresso il plauso alla risoluzione del Parlamento Europeo che condanna l'Italia per la schedatura di Rom e Sinti. Il prossimo appuntamento della Federazione sarà al Meeting Antirazzista di Cecina, il 16 luglio 2008. Federazione Rom e Sinti Insieme
2 commenti:
E allora sentiamola quale sarebbe questa fantomatica "nuova via".
Cosa volete IN CONCRETO?
Io sono al 300% per la schedatura se in molti campi non si sa chi ci vive, la polizia non ci può entrare sennò viene presa a sassate, se i figli di chi ci vive non vanno a scuola, elemosinano, sono malvestiti...
Sono contro il razzismo perchè so bene che non tutti campi sono così, non tutti i nomadi trattano così i figli e i Sinti in modo particolare.
Ma se voi Sinti non riuscite a stigmatizzare chi lo fa, se non prendete le distanze dalle mele marce che ci sono tra voi e i Rom, allora non potete offendervi se a un certo punto l'Italia si stufa e reagisce in modo spropositato a criminalità, degrado e maltrattamenti sui minori...
ciao Anonimo, il problema è che tu non conosci la realtà dei Sinti e dei Rom ma sei imbevuto di bugie che quotidianamente ti propinano i mezzi d'informazione.
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