Duro monito del Papa contro le nuove forme di razzismo che si registrano in diversi paesi del mondo: si tratta - ha detto ieri prima della preghiera dell'Angelus recitata a Castelgandolfo - di manifestazioni «preoccupanti, legate spesso a problemi sociali e economici, che tuttavia mai possono giustificare il disprezzo e la discriminazione razziale».
Le riflessioni di Benedetto XVI hanno preso spunto dalle sacre scritture della liturgia odierna, dove il Profeta Isaia e l'apostolo Paolo parlano del dovere dell'accoglienza verso gli stranieri.
Un dovere, ha spiegato Benedetto XVBI, di cui la comunità cristiana deve divenire consapevole, «soprattutto nel nostro tempo», al fine - ha detto - di «aiutare anche la società civile a superare ogni possibile tentazione di razzismo, di intolleranza e di esclusione e ad organizzarsi con scelte rispettose della dignità di ogni essere umano».
«Una delle grandi conquiste dell'umanità è infatti proprio il superamento del razzismo. Purtroppo, però, di esso si registrano in diversi Paesi nuove manifestazioni preoccupanti, legate spesso a problemi sociali ed economici, che tuttavia mai possono giustificare il disprezzo e la discriminazione razziale».
«Preghiamo perchè dovunque cresca il rispetto per ogni persona, insieme alla responsabile consapevolezza che solo nella reciproca accoglienza di tutti e' possibile costruire un mondo segnato da autentica giustizia e pace vera».
L'intervento del Papa sui pericoli di un nuovo razzismo è giunto al termine di una settimana segnata, in Italia, dal duro scontro tra il settimanale cattolico 'Famiglia Cristiana' ed esponenti del governo sui temi della sicurezza, sulle impronte digitali ai bambini rom, sulla possibile rinascita del fascismo sotto nuove forme. Tra le accuse della rivista dei Paolini ai nuovi provvedimenti dell'esecutivo anche quella di discriminazione razziale verso gli immigrati.
Per quanto riguarda la realtà italiana, la Santa Sede, per bocca del suo portavoce padre Federico Lombardi, ha precisato due giorni fa, su domanda di giornalisti, che la rivista dei Paolini non rappresenta la linea ne del Vaticano ne della Conferenza episcopale italiana.
La parole del Papa segnalano tuttavia la generale preoccupazione della Chiesa cattolica per i fenomeni di razzismo che sembrano riaffacciarsi, a livello di società civile, in molte realtà moderne.
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