lunedì 18 agosto 2008

Milano, le ville dei sinti...

Ieri il Tg5 ha mandato in onda un servizio dal titolo: ville sinti nel parco. Oggi il servizio è stato immediatamente ripreso dal Tg3 Lombardia. Il servizio punta il dito contro le famiglie sinte italiane che negli ultimi venti anni hanno acquistato dei terreni nel Parco Lambro e in alcuni casi hanno costruito delle villette.
I terreni all’inizio erano agricoli e le famiglie utilizzavano come abitazioni le roulotte perché la legge 47/1985 non riconosceva alla roulotte la configurabilità di abuso edilizio. Negli anni le famiglie sinte hanno utilizzato i vari condoni edilizi che si sono succeduti e alcune hanno costruito. Non certo dei vulcani, come ha fatto Berlusconi in Sardegna, ma un “quartiere esclusivo”, secondo il Tg5.
Dalla voce del Vice Sindaco DeCorato veniamo a sapere che un ufficio comunale ha il solo compito di espropriare i terreni a queste famiglie. Ma l’ufficio è in difficoltà perché le famiglie giustamente si oppongono, tramite i propri geometri e avvocati.
Il servizio del Tg5 è esemplare su come viene affrontata la questione sinta e rom in Italia. Prima di tutto si da per scontato che tutte le costruzioni siano abusive. Si afferma che secondo la legge italiana sono abusivi! Purtroppo il Comune come già detto ha un intero ufficio che in cinque anni è riuscito a dimostrarlo solo in un caso. La domanda legittima che ci viene: il Comune si sta arrampicando sugli specchi? Forse non sono proprio così abusive…
In secondo luogo è da sottolineare che l’intero servizio continua a parlare di "quartiere esclusivo", come se ci trovassimo di fronte ad uno dei quartieri costruiti da Berlusconi proprio in Parco Lambro. Quando in effetti c’è poco di esclusivo in una casetta di un centinaio di metri quadrati e di piccola piscina che ognuno si può acquistare per poche centinaia di euro in un centro commerciale. Certo considerando la “fame” di case popolari e non che c’è oggi a Milano, il servizio punta diritto a far vedere queste famiglie come dei privilegiati. E il pensionato milanese si è sicuramente arrabbiato nel vedere il servizio del Tg5, perché gli “zingari” vivono in case che lui sogna solamente. Quello che il Tg5 non spiega è che la situazione casa a Milano è così drammatica per il malgoverno del centrodestra in questi anni.
Naturalmente il Tg5 non si sogna di far conoscere ai propri ascoltatori i sacrifici che queste famiglie hanno fatto per un terreno di mille quadrati e una casa di cento. Figurarsi se i giornalisti del Tg5 fanno un servizio come una qualsiasi televisione occidentale farebbe, sarebbe fantagiornalismo in Italia.
In ultimo la perla. Dato per scontato che ci troviamo di fronte ad un "abusivismo selvaggio", dato per scontato che il Comune di Milano è una "vittima" di fronte ad una ventina di famiglie sinte che vogliono far valere i loro diritti, dato per scontato che dovranno essere "sfrattati", rimane un solo “problema”. Queste famiglie sono formate da Cittadini italiani che non possono essere cacciate da Milano e quindi il nostro giornalista a malincuore afferma che il Comune di Milano dovrà trovare una nuova sistemazione…
Non c’è che dire. Attendiamo solo un nuovo provvedimento del Governo Berlusconi che aiuti quel povero diavolo del Vice Sindaco DeCorato a sfrattare i Sinti dalle loro case. Ma naturalmente una norma ad hoc perché altrimenti si rischia che mezza Milano debba essere abbattuta.

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