martedì 26 agosto 2008

Matrimoni finti? Forse è un bene...

Da due giorni imperversano le notizie dei “matrimoni finti”. Molti giornali italiani si sono lanciati a capofitto su alcune storie, in particolare una a Modena, per lanciare una nuova campagna contro le minoranze sinte e rom.
Non capisco tutto questo strepitare visto che il pacchetto sicurezza, approvato recentemente dal Governo Berlusconi, ha modificato la legge del 5 febbraio 1992 proprio per contrastare quelli che comunemente si definiscono matrimoni "di comodo", introducendo norme più rigide per l'acquisizione della cittadinanza "iure matrimonii". Il Cittadino immigrato, coniuge di un cittadino italiano, acquisterà la cittadinanza solo dopo due anni di residenza regolare in Italia successivi al matrimonio, non più dopo sei mesi come prima. Per i residenti all'estero, la cittadinanza italiana si acquisterà dopo tre anni dalla data del matrimonio.
Alcuni giornali parlano di boom ma personalmente penso che i dati siano la conseguenza di una maggiore presenza di Cittadini immigrati. I numeri lo confermano. Alcune considerazioni sono però d’obbligo lette alcune mail arrivate a sucardrom.
Innanzitutto non ci sono cifre sui matrimoni misti, in cui il coniuge immigrato sia irregolare. Abbiamo solo i dati assoluti, circa diecimila matrimoni misti all’anno. Ma anche se per assurdo considerassimo tutti i matrimoni misti lo strumento per regolarizzarsi in Italia e confrontassimo questo dato con il numero stimato di irregolari (la Ue stima 570mila irregolari in Italia con un’incidenza sulla popolazione complessiva inferiore a quella di Grecia, Germania e Regno Unito) capiremmo che è stupido parlare di boom o di emergenza come fanno alcuni.
E’ anche abbastanza lampante che chi vuole regolarizzarsi non è di certo un pericoloso criminale che vive meglio nell’ombra, ma è chi vuole vivere alla luce del sole, offrendo il proprio contributo alla crescita del nostro Paese. Dovremmo quindi riflettere di quanto sia difficile in Italia regolarizzarsi (come ha dimostrato il caso “badanti”) e su come sarebbe utile riscrivere la legislazione vigente. In ultimo, invito tutti a rivedersi il film Green Card perché a qualcuno non venga la voglia di emulare i nostri amici statunitensi. di Carlo Berini

1 commento:

Anonimo ha detto...

il caso di modena dimostra solamente che per soldi.....si fa tutto! anche sposarsi! cosa che hanno provato a fare le giovani sinte ( se diamo per certo quello che dice il giornale) e gli extracomunitari. è proprio per via di queste drittate che la legge è stata inasprita.....quindi se siamo passati da 6 mesi a due anni è per colpa di questo modo di fare paraculesco....di conseguenza per la colpa di alcuni pagano tutti!