Si è presentato anche così ieri il nuovo numero uno della polizia capitolina, misurando e prendendo le distanze dalle dichiarazioni del Sindaco che aveva definito «imprudente» la scelta dei due coniugi di accamparsi in quel posto.
Affermazioni sulle quali era stato lo stesso Sindaco a fare retromarcia nel pomeriggio di domenica. Il questore non ha intenzione di scendere a mezzi termini. «Ognuno ha il diritto di sostare dove vuole, certo, servono accorgimenti per evitare tragedie simili. Ma iniziamo ad alzare la voce: non è assolutamente fisiologico che accada anche uno solo di questi episodi. Esattamente come non è assolutamente fisiologico che si registri uno scippo. Poi, però, c’è il dato positivo dell’arresto immediato e il fatto che Roma è la provincia più estesa di Europa con una popolazione di tre milioni di abitanti e un flusso di 500 mila turisti al giorno. Ma oggi poco importa: questi sono episodi che non devono accadere».
E non a caso, forse, anche ieri Alemanno è tornato sulla questione. «Oggi andrò a Ponte Galeria - ha detto il sindaco - ieri ho parlato con l´ambasciatore olandese e probabilmente vedrò i due turisti». Noi di sucardrom ci chiediamo: varrà anche per i Sinti e per i Rom ciò che vale per i turisti? Ovvero, come afferma il nuovo Questore: «ognuno ha il diritto di sostare dove vuole».
Infatti uno dei problemi più rilevanti che da tempo abbiamo sollevato è la negazione a Sinti e Rom di godere dell’articolo sedici della Costituzione italiana. L’ultimo caso in ordine di tempo ha coinvolto la Missione Evangelica ma ricordiamo anche l’ordinanza del Sindaco di Vicenza o i classici divieti di sosta ai "nomadi".
2 commenti:
a bello.....
"salvo i limiti di legge!" allora domani metto una tenda a Campo dei fiori.....dopodomani al posto della tenda metto i mattoni ...e fra un anno la vendo a Ricucci!!!! a belliiii..... ma che c'avemo l'anello al naso!!!!
ciao Anonimo, non siamo così ingenui...
però crediamo che sia discriminatorio negare la sosta alle famiglie sinte e rom che svolgono attività lavorative itineranti, quale lo spettacolo viaggiante.
la legge 337/68 impone ad ogni Comune di indicare delle aree sul proprio territorio dove queste famiglie possano fermarsi e lavorare.
purtroppo questa legge è in molti casi disattesa.
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