Sfogliando i giornali, ci siamo imbattuti nella risposta del vicesindaco Claudio Sinigaglia al consigliere Domenico Menorello, che accusa l'Amministrazione Comunale di favorire noi Sinti, regalandoci alloggi che invece ci stiamo costruendo da soli, e che rappresentano per noi un passo fondamentale verso l'integrazione, per uscire finalmente dallo stato di emarginazione in cui siamo costretti a vivere.
Grazie Assessore, perché ha sostenuto sin dall'inizio il progetto di autocostruzione, nato da noi Sinti e dall'Opera Nomadi che da tanti anni lavora sul territorio padovano per difendere i nostri diritti.
Grazie, perché con le sue parole contribuisce a scardinare il muro di disinformazione che qualcuno intende creare intorno al nostro gruppo e a questa iniziativa coraggiosa, che molti in Italia e all'estero stanno guardando con interesse.
I soldi stanziati per il Villaggio della Speranza permettono alla Cooperativa Padovana Muratori di fornirci gli strumenti per tirare su le nostre case, e ciò per noi significa costruirci un futuro. Gli uomini del “campo” hanno frequentato un corso di formazione, da due mesi mettono la loro passione ed il loro impegno nella malta e nei mattoni che, giorno dopo giorno, si trasformano in muri. Il loro stipendio viene in parte trattenuto per sostenere le future spese di locazione, perché, come lei ha spiegato perfettamente, gli alloggi rimarranno di proprietà del Comune di Padova. Ciascuna delle nostre famiglie pagherà regolarmente un affitto, facendosi carico autonomamente di tutte le spese.
Imparare un mestiere come quello del muratore significa per noi la possibilità di un percorso di integrazione lavorativa che ci porterà fuori dal degradante circolo vizioso dell'assistenzialismo. Questo lei lo capisce perfettamente altri no!
Anche noi siamo italiani, cittadini padovani da generazioni cittadini di serie B, costretti da anni a vivere in roulotte all'interno di un “campo” circondato da mura, perché chi è fuori non debba accarezzare con lo sguardo la realtà della discriminazione e della povertà.
È vero! Viviamo in tempi tristi: Sinti e Rom sono sempre più spesso il bersaglio di accuse, atti di razzismo, discriminazione, anche quando cercano, come noi, di migliorare la loro condizione lavorando onestamente. Ci sentiamo attaccati, vilipesi da coloro che contribuiscono ad alimentare l'odio nei nostri confronti per distogliere l'attenzione dai problemi del vivere quotidiano che colpiscono noi come la gran parte dei nostri concittadini. Grazie Assessore, perché ancora una volta sta sostenendo la nostra battaglia, la nostra voglia di dimostrare che siamo persone normali, con desideri ed aspirazioni normali che, dopo anni di buio e di miseria, cercano una strada per il riscatto, per poter finalmente vivere e non sopravvivere, senza arrecare alcun danno ai cittadini padovani, che speriamo prestino ascolto alle Sue e alle nostre parole. I Sinti di Via Tassinari e l'Opera Nomadi di Padova
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