Un incontro con le forze dell’ordine il 12 settembre cui parteciperanno tutti i sindaci del Veneto Orientale. Per adesso, il Comitato sull’ordine e la sicurezzadi ieri in prefettura, dedicato alla “emergenza nomadi”, ha stabilito la linea dura: quando i nomadi arrivano, devono essere mandati via.
Non si è parlato di “campi nomadi” o misure eccezionali. Solo dell’applicazione delle ordinanze e delle leggi in materia di sicurezza assieme alle forze dell’ordine. In poche parole star loro con il fiato sul collo per far capire che non devono restare o saranno continuamente mandati via e, se il caso, denunciati.
Ieri, a San Donà, il sindaco Francesca Zaccariotto lo ha subito fatto all’alba, prima del summit di Ca’ Corner, recapitando l’ordinanza di sgombero all’ennesima carovana che si era insediata dalle parti di via Tarvisio. «Lo faremo sempre - dice la Zaccariotto - in linea diretta con la polizia locale o i carabinieri. Ordinanza di sgombero, controlli e via. Mi fa piacere che non si sia parlato di campi nomadi, in prefettura, ma piuttosto della possibilità crescente di poterci difendere sulla base degli indirizzi del Governo nazionale».
L’incontro di ieri a Ca’ Corner è stato deciso dopo la lettera appassionata del sindaco di Caorle, Marco Sarto, che aveva scritto a prefetto e questore in merito all’emergenza lungo il litorale e agli asseriti, gravi danni all’immagine legati ai loro spostamenti.
Ieri a Venezia, c’era anche l’assessore provinciale alle politiche sociali, Rita Zanutel. Oltre a Sarto, è stato convocato poi Antonio Bertoncello, sindaco di Portogruaro e presidente della Conferenza dei sindaci. Bertoncello appare soddisfatto. «Intanto ringrazio prefetto e forze dell’ordine perché sono stati molto sensibili e attenti - dice - la conferenza dei sindaci è stata invitata anche perché questi problemi devono essere affrontati a livello di territorio, per non spostare il problema da una parte all’altra. Il 12 settembre abbiamo chiesto un incontro a Portogruaro, sede della maggior parte delle forze dell’ordine, per discutere su strumenti e metodi per affrontare la questione nomadi e cercare di analizzare possibile soluzioni. Quanto al campo nomadi, non abbiamo fatto alcuna forzatura ed è una questione da affrontare sempre a livello di conferenza dei sindaci
Sull’argomento la Zaccariotto ha già detto di essere pronta ad incatenarsi. Un passo indietro lo fa anche Noventa, con l’ex sindaco Loris Merli che sentenzia: «Non possiamo accettarlo, laddove arrivano creano problemi igienico sanitari, trasformano tutto in un immondezzaio. Loro non vogliono integrarsi e si vede».
Il sindaco di Noventa, Alessandro Nardese, era apparso possibilista, come del resto Bertoncello, ma la scelta sarebbe impopolare e troverebbe tutti i sindaci di centrodestra schierati contro e con l’opinione pubblica pronta ad insorgere. L’ipotesi però sarebbe caldeggiata dalle forze dell’ordine, che avrebbero la possibilità di un controllo immediato e lo sgombero altrettanto immediato dalle aree non consentite.
In questa fase, l’obiettivo diventa piuttosto un’azione coordinata con le forze dell’ordine, che possa consentire misure omogenee e controlli costanti alle carovane per convincerle a non sostare più sul territorio. Non sarà facile, e questo lo ha capito il sindaco di Caorle, Marco Sarto, che ha scatenato il dibattito con la sua lettera al vetriolo, dopo aver "subito" più volte la presenza di Rom nella località balneare.
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