Carfagna ha rivendicato: “Con l'istituzione del garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza avremo finalmente anche in Italia un'autorità autonoma e indipendente, che dovrà tutelare, promuovere, salvaguardare e garantire i diritti dei piccoli. Il garante non sarà un organo avulso dalla società, un nuovo carrozzone clientelare, ma sarà vicino ai bambini e agli adolescenti ed un numero di pubblica utilità permetterà di regolare abusi, situazioni di disagio o violazioni dei diritti dei minori che poi il garante trasmetterà ai tribunali minorili affinché procedano contro i colpevoli”.
Noi di sucardrom non condividiamo il pensiero del Ministro sul contrasto alle discriminazioni sull'orientamento sessuale. Al contrario, condividiamo quello sui bambini rom, per questa ragione invieremo un elenco di rappresentanti dello Stato italiano, a partire dal Sindaco di Brescia, che oggi impediscono ai bambini sinti e rom di godere dei diritti che in Italia godono gli altri bambini.
3 commenti:
io vorrei non vorrei ma se vuoi...questo è il comportamento di sucar sulla questione scuola.
Ci si lamenta perchè ai bambini rom(cosa negata durante i disordini da Napoli...ma li conveniva dire così) è negata la scuola.
Ci si lamenta che la scuola non va bene per i bambini rom, anzi forse sarebbe meglio si facessero una propria scuola, ma se si facesse una scuola rom-sinta sarebbe sintomo di discriminazione, quindi no forse sarebbe meglio....
Forse sarebbe meglio chiarire cosa si vuole realmente...e forse poi cercare di capire come mai i soldi profusi in questi anni che tante associazioni pro-rom si sono intascate con lo scopo di favorire la scolarizzazione siano finite in nulla...perchè mi sembra che qui si sia preso il vizio di dire solamente no...stando seduti ad aspettare.
ciao Stefano, in questo spazio web nessuno ha mai proposto le scuole speciali per i Rom e i Sinti.
Abbiamo sempre proposto l'inserimento nell'attuale scuola della pedagogia interculturale.
che cosa vuole dire? vuole dire che ciò che si fa a scuola possa essere deciso anche dalle comunità sinte e rom. e quindi il bambino/adolescente/giovaneadulto sinto e rom troverà tracce del suo mondo concreto e tutti gli altri conosceranno realmente le culture sinte e rom.
sul discroso dei soldi sarebbe bene fare distinzioni. e anche dove è stato fatto molto male, come a Roma, è da sottolineare che si le assocazioni hanno un aresponsabilità ma la vera responsabilità è dell'Ente Locale.
perchè se io assocazione dico a te Ente locale che sarebbe importante fare didattica interculturale, dopo scuola ecc... non posso poi essere responsabile io se non viene fatto tutto questo per la semplice ragione che l'Ente Locale fa un bando solo per l'accompagnamento a scuola.
inoltre, i soldi spesi fino a dora sono così pochi che mi viene da ridere a sentir dire che qualcuno ci ha lucrato sopra.
Sul fatto che i soldi siano stati pochi.....mi fai sorridere tu.
Mi tocca ricercare le testimonianze di un sinto informato e attivo che lamentava, e documentava, le grandi quantità di soldi che i vari enti locali, provincialie su di lì davano ad associazioni(ribadisco, gestite quasi totalmente non dai diretti interessati) per scaricarsi della gestione del problema...problema che spesso restava insoluto....ma dei soldi...pof + nessuna notizia.
sull'intermediazione culturale....mi vien da ridere perchè quando tale richiesta è stata fatta da un partito come la lega che rappresenta una fetta di popolazione ben superiore...ricordo esternazioni e commenti abbastanza duri, specialmente da quella sinistra tanto attenta a queste cose.
Direi quindi che in quello ...non ci sono spazi, anche perchè oggi...vista la internazionalizzazione della popolazione scolastica...se si accettasse da ognuno questa giusta rivendicazione avremmo snaturato completamente la scuola.
Certo alle elementari spesso le insegnanti prendono spunto dalle diversità degli alunni per far conoscere altri mondi...ma immagino che questo non vi basti.
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