Dalle proteste contro i campi rom a quelle contro gli africani. Pochi mesi fa gli abitanti di Ponticelli davano fuoco agli accampamenti allestiti da famiglie rom nel quartiere. Ieri, i napoletani sono tornati a protestare in piazza contro una comunità straniera, un gruppo di africani sfrattati da Pianura.
Lo scenario questa volta non è stata la degradata e deserta periferia occidentale, ma il trafficato centro di Napoli, in via Salvator Rosa, nei pressi del museo nazionale. Un centinaio di persone ha bloccato il traffico per impedire a otto famiglie di immigrati di insediarsi nel vicino plesso scolastico Michelangelo Schipa, così come disposto dal comune di Napoli.
L’assessorato al Patrimonio infatti ha deciso di trasformare una ex scuola media inagibile da due anni in un alloggio per gli africani sfrattati da un edificio pericolante di Pianura. Non appena si è sparsa la notizia, per protestare la scelta di palazzo san Giacomo i residenti di via Salvator Rosa hanno attuato un blocco stradale che ha diviso la città in due fino a sera.
Dopo il blocco, si sono spostati all’interno della scuola occupandola, liberata solo quando i manifestanti sono riusciti a ottenere un incontro in assessorato per lunedì. Lo stesso giorno, gli immigrati scenderanno in piazza a Pianura per chiedere che nel quartiere non sia tolto il presidio delle forze dell’ordine per tutelare l’incolumità degli africani. L’appello lo ha lanciato Aboubakar Soumahoro della rete immigrati al termine di un’assemblea.
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