Rumeni capofila dell'intolleranza verso i “diversi”. Da un sondaggio emerge un aspetto sconosciuto del popolo del paese balcanico: poco aperto verso omosessuali, persone affette da Aids e Rom, definiti dagli intervistati “disonesti” e “sfaticati”.
Secondo i dati diffusi dalla Gallup Organization, il 68% dei rumeni interpellati sostiene che l'omosessualità sia “una scelta sbagliata” ed il 36%, quasi 4 su 10, crede che i gay debbano essere puniti per le loro preferenze sessuali, addirittura con il carcere.
Circa due terzi dei 1200 intervistati, esaminati a luglio dal National Council for Combatting Discrimination (Cncd), afferma di non volere un omosessuale come amico, vicino di casa, o collega di lavoro. Ma non finisce qui.
Quasi la metà degli intervistati si dice contrario a qualsiasi contatto con una persona sieropositiva, che oltretutto dovrebbe “obbligatoriamente” esplicitare la malattia ed il 29% si dice convinto che i bambini malati di Aids debbano essere messi in isolamento nelle scuole.
Ma dal sondaggio emerge anche una profonda intolleranza verso i Rom che, intervistati, affermano di essere discriminati nel lavoro, nelle scuole o nei luoghi pubblici. Anche le altre minoranze etniche presenti nel Paese, come gli ungheresi, sostengono di sentirsi discriminate.
L’intolleranza dei romeni verso i Rom, viene motivata con il fatto che i rom “rovinano l'immagine del Paese all'estero”. Il 50% degli intervistati li descrive come “disonesti” e “sfaticati”, in confronto ai romeni che sono invece "ospitali e grandi lavoratori".
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