venerdì 26 settembre 2008

Verona, il Sindaco ha paura e denuncia i sinti

Ieri mattina circa un centinaio di poliziotti hanno perquisito il “campo nomadi” di via Sogare a Verona. L’ordine di perquisizione è stato firmato dal Pubblico ministero Maria Federica Ormanni della Procura della Repubblica di Verona.
I reati contestati a tutti i Sinti italiani sono:
- occupazione abusiva del terreno comunale denominato “parcheggio C” allo stadio;
- allacciamenti abusivi alla rete dell’energia elettrica;
- allacciamenti abusivi alla rete idrica.
L’esito dell’operazione, oltre a sollevare il solito polverone per nulla, ha potuto riscontrare solo che delle procedure burocratiche avviate negli anni precedenti, nel frattempo, non sono state perfezionate a dovere.
Infatti l’ipotesi di occupazione abusiva di suolo pubblico è completamente avulsa dalla realtà visto che quelle famiglie, là residenti, lo sono per esplicito consenso dell’amministrazione comunale e non sono state riscontrate né allacciamenti abusivi alla rete dell’energia elettrica né utenze elettriche non pagate.
Secondo Fiorenzo Fasoli di Rifondazione comunista «per esercitare la normale amministrazione si è fatto ricorso a procedure e dispiegamenti di forze che sarebbe opportuno orientare in maniera ben diversa ed occupare in azioni ben più significative di queste».
Inoltre Fasoli si chiede: «questi cittadini non hanno diritto alla sicurezza di dove stare, dove vivere e crescere i figli o devono sempre sentirsi precari e minacciati nei loro diritti fondamentali?» e ancora «era proprio necessaria tutta quella dimostrazione di muscoli e forza fisica davanti a normali e semplici cittadini?»
Noi di sucardrom siamo stati immediatamente avvertiti dalle famiglie sinte e abbiamo raccolto le testimonianze delle stesse famiglie. I poliziotti si sono comportati in maniera corretta. Erano presenti anche delle poliziotte per tranquillizzare i minori. Le forze di polizia hanno operato «con il necessario rispetto per le esigenze di tutela della dignità e del pudore delle persone coinvolte», come prescritto dal Pubblico ministero nel decreto di perquisizione.
Rimangono dubbi sulla modalità scelta dall’amministrazione comunale da dove è partita la denuncia e dallo spiegamento di forze utilizzate. C’erano più poliziotti che Sinti. E’ certo che dopo i fatti di Bussolengo e con l’approssimarsi dell’udienza contro il Sindaco Tosi, accusato di discriminazione razziale, qualcuno incomincia ad innervosirsi e questo può essere molto pericoloso.

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