venerdì 28 novembre 2008

Parma, sabato la manifestazione contro il razzismo e la Carta di Parma

"Le aggressioni dei gruppi della nuova destra, le provocazioni della Lega e le norme antimigranti contenute nel pacchetto sicurezza ispirato dalla “Carta di Parma”, vogliono schiacciare ogni possibile solidarietà tra italiani e immigrati, scaricando sui più poveri il peso della crisi economica.
Nella Carta della Sicurezza Urbana, infatti, possiamo trovare due ordini di richieste fondamentali: l’aumento dei poteri ai sindaci per quel che riguarda il controllo del territorio e la disposizione di finanziamenti per le cosiddette opere di riqualificazione.
Il controllo del territorio e la conseguente azione repressiva disposta dai sindaci è a nostro avviso funzionale a mantenere i migranti e le fasce più deboli della popolazione in condizioni di estrema ricattabilità sociale.
La conseguenza economica di tale ricatto è il mantenimento del costo della manodopera a bassi livelli generando così grave; uno scenario di “guerra fra lavoratori”, per cui il ricatto finisce per cadere sulla testa di tutti: per lavorare, migranti ed italiani, sono costretti ad accettare salari sempre più bassi.
Le opere di riqualificazione, inoltre, permetteranno di ‘recuperare’, cioè rendere più belle e appetibili dal punto di vista del mercato, le zone delle città che hanno perso di valore perché abitate da proletari e stranieri, permettendo ai proprietari d’immobili di vedere il proprio patrimonio aumentare di valore grazie all’intervento pubblico. Questa sicurezza a noi non interessa perché estetica e funzionale al mantenimento degli interessi economici di poche persone.
Inoltre, per attuare senza opposizioni questi provvedimenti, si è cercato di infondere insicurezza negli abitanti delle città attraverso martellanti campagne mediatiche, con conseguente aumento della tensione sociale e dell’odio razziale.
Non è un caso se negli ultimi mesi abbiamo assistito all’omicidio di 6 ragazzi africani a CastelVolturno, all’omicidio di Nicola a Verona, all’omicidio di Abba a Milano, al pestaggio di un operaio cinese a Tor Bella Monaca, a quello di Emmanuel a Parma, agli inviti da parte di gruppi di Alleanza Nazionale e dell’estrema destra al linciaggio di una comunità di africani a Pianura, e una lunga lista di aggressioni potrebbe continuare…

Queste violenze sono la diretta conseguenza del clima di odio razziale e di caccia all’immigrato o al Rom scatenato dai partiti politici di destra e di centro-sinistra, dai governi che si sono succeduti in questi anni e dalle amministrazioni locali. Utilizzando lo spauracchio dell’immigrato, descritto come l’origine di ogni crimine e di ogni male, si cerca di dividere i lavoratori e di deviare contro lo “straniero” la rabbia per le proprie condizioni di vita.
L’estrema destra si è volentieri fatta carico del compito di fomentare l’odio, diffondendo idee razziste nelle scuole e nei quartieri, spalleggiando così il governo e reclutando giovani per le loro vigliacche azioni di gruppo contro omosessuali, migranti e militanti della sinistra.
Per sconfiggere il razzismo vogliamo invece ricostruire le ragioni della solidarietà e dell'unità tra sfruttati. Leggi le richieste dell’Assemblea contro il razzismo e la carta di Parma…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Scrive Sucar Drom:
"Il controllo del territorio e la conseguente azione repressiva disposta dai sindaci è a nostro avviso funzionale a mantenere i migranti e le fasce più deboli della popolazione in condizioni di estrema ricattabilità sociale.".

E' ovvio che senza regole o patti certi si mettono i più deboli in condizioni di estrema ricattabilità sociale. Come al solito, tra prepotenti ci si intende bene. Naturalmente esclude che la ricattabilità sociale sia presente nei gruppi rom. Fa come gli struzzi che si nascondono sotto la sabbia.

u velto ha detto...

ciao Anonimo, il problema è che questi patti sono scritti da alcuni per essere imposti ad altri.
in una società democratica i patti li si dovrebbero scrivere insieme, in una situazione di parità.
questo non è avvenuto e per questo noi sottoscriviamo il documento dell'Assemblea contro il razzismo di Parma.

Anonimo ha detto...

Sono scritti da alcuni perché altri preferiscono fare quello che vogliono. E per ragioni politiche altri preferiscono agitare lo spauracchio dei patti come altri ancora agitano lo spauracchio del razzismo e delle invasioni.