mercoledì 26 novembre 2008

Roma, anche i leghisti sono contro le impronte…

Impronte digitali alla Camera? Ai bimbi rom non sono state rilevate, non si penserà davvero di prenderle adesso ai deputati? La rivolta è partita col tam-tam sotto traccia, giusto un insofferente chiacchiericcio in Transatlantico, per approdare poi alle carte bollate che infine hanno sancito il successo contro l'operazione che, appena due settimane fa, era stata battezzata con una certa enfasi come "rivoluzione elettronica". Troppo invasivo quel meccanismo pensato per costringere ogni onorevole a votare per sé e non per il collega: violerebbe la privacy, sentenzia l'Avvocatura della Camera con un parere sollecitato dai malpancisti e prontamente servito. Le impronte saranno sì registrate, ma solo su base volontaria, a chi accetterà di sottoporsi alla rilevazione. E a Montecitorio ieri c'era già chi festeggiava.
L'intento, si ricorderà, è quello di bandire lo spettacolo poco decoroso dei deputati pianisti, sempre lì a sbracciarsi per votare al posto del vicino assente così da non fargli perdere la diaria. Il 6 novembre l'ufficio di presidenza della Camera ha approvato all'unanimità il via libera all'operazione, fortemente voluta dal presidente Gianfranco Fini: installazione dell'impianto, sperimentazione nelle prossime settimane, partenza ufficiale il primo febbraio. Costo della sofisticata macchina per la rilevazione delle impronte in ciascuno dei 630 scranni: 450 mila euro (390 mila più iva, per l'esattezza). Ma ogni rivoluzione, si sa, deve fare i conti con il riflusso e alla Camera dei deputati è arrivato prima che la rivoluzione esplicasse i suoi effetti.
"Da più parti erano state sollevate perplessità legate alla tutela della privacy - spiega il vicepresidente centrista Rocco Buttiglione - La creazione di un registro delle impronte, in effetti, costituisce un problema oggettivo, al di là delle lamentele dei singoli. Abbiamo chiesto perciò un parere all'Avvocatura (ufficio legale della Camera, ndr) che ha confermato quelle perplessità". Tutto lecito e opportuno, sostengono i "giuristi" di Montecitorio nel documento, ma la rilevazione andrebbe fatta "solo su base volontaria", è il suggerimento.

E così avverrà. Le proteste più veementi sembra che siano piovute sulla presidenza Fini proprio dai banchi della maggioranza, Carroccio in testa. "L'esito non poteva che essere quello - se la ride soddisfatto il baffuto leghista Matteo Brigandì, avvocato di mestiere - La registrazione delle impronte, come abbiamo fatto notare in tanti, non potevano certo imporla. E poi, politicamente parlando, non l'hanno voluta per i rom, non vedo perché dovremmo farla noi. Io non concederò la rilevazione delle mie e così molti miei colleghi. Altri facciano quello che vogliono". E siccome a pensarla così non saranno in pochi, alla presidenza della Camera stanno pensando alle contromisure.
"Tra le ipotesi in cantiere c'è anche quella di istituire forme di pubblicità degli elenchi di chi si sottoporrà e chi non si sottoporrà alla rilevazione delle impronte, in rispetto al dovere di trasparenza" spiega Buttiglione. Un po' come da qualche giorno avviene col registro delle presenze alle votazioni, pubblicato sul sito della Camera. Ma basterà a convincere i più riottosi?
"La verità è che tutto si risolverà ancora una volta in una presa in giro per i cittadini - protesta la dipietrista Silvana Mura, tra i big sponsor dell'operazione anti pianisti dentro l'ufficio di presidenza - È stato speso mezzo milione di euro per conseguire ora un risultato che certo non è quello che il presidente Fini intendeva perseguire. La furbizia di pochi vanificherà il risultato, i pianisti non scompariranno e il Parlamento farà la solita figuraccia". di Carmelo Lopapa

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi aspettavo di trovare un commento di approvazione per questo fallimento da tutte le persone che su questo spazio hanno urlato contro le impronte per i rom.
Evidentemente non siete imparziali, ma anzi siete uguali a Borghezio.
Infatti sareste felici che venissero prese le impronte ai politici ma non volete che ciò avvenga per i rom non identificati.
Evidentemente nella vostra testa il politico deve essere considerato un ladro a priori, un profittatore, ecc.
Io sono + lineare, ero d'accordo sul primo provvedimento e sarei felice che le impronte venissero prese e usate anche per i politici.

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, il tuo commento è paradossale. ma come, questi (i leghisti) strillano e strepitano contro l'Europa perchè impedisce la schedatura dei Sinti e dei Rom e poi se la schedatura è per loro strillano e strepitano, utilizzando i bambini rom...
ma ci sei o ci fai!!!!!!!

Anonimo ha detto...

bisogerebbe mettere fuori legge la Lega Nord come stanno facendo nella Repubblica Ceca con il partito dei lavoratori

http://www.sabatoseraonline.it/home_ssol.php?site=1&n=articles&category_id=16&article_id=113833&l=it

Anonimo ha detto...

sono d'accordo.
elisa

Anonimo ha detto...

anchio sono d'accordo.
Giulia

Anonimo ha detto...

ma mettetevi voi furoi legge, comunisti di m....

Anonimo ha detto...

ma Maroni non era comunista e berlusconi non è un lavoratore

Anonimo ha detto...

la lega fuori legge!!!!!!

Anonimo ha detto...

ciao a Tutt@, non mi sembra una buona idea per diverse ragioni.

Anonimo ha detto...

tipo????

Anonimo ha detto...

in Italia il razzismo e le discriminazioni su base razziale sono fuori legge dal 1975 ma ciò non toglie che ad esempio tanti Sindaci emettano ordinanze di divieto di sosta ai nomadi...
quindi la questione non è mettere fuori legge ma è far capire a questi signori che stanno sbagliando.

Anonimo ha detto...

sarebbe corretto che i commenti siano firmati. grazie

Hidden Side ha detto...

La Lega Nord da voce "anche" ad istanze razziste presenti nel tessuto sociale.

In alcuni casi lo fa in maniera esplicitamente razzista ed in questi casi è giusto che i comportamenti specifici dei singoli esponenti politici siano ferocemente stigmatizzati politicamente in ogni sede e, se il caso, denunciati secondo legge (come è successo per Tosi e Gentilini).

Ma parlare di messa fuori legge della Lega è fuori dal mondo perché purtroppo la mentalità razzista è presente in maniera diffusa nel tessuto sociale.

A queste istanze vergognose danno voce in maniera inconsapevole o consapevole, continuativa o sporadica anche le altre forze politiche, (incluse quelle di opposizione).
Questo accade quando si inseguono questi fetidi umori nella società (in)civile.

Mentre una richiesta di mettere fuorilegge i movimenti neo-nazi-fascisti (penso ad esempio Forza Nuova) ha senso politico, non c'è questo senso nei riguardi della Lega.

Va invece contrastata politicamente ogni deriva razzista, della Lega o di qualsiasi soggetto, con una vigilanza civile costante ed intransigenze.

Il contrasto politico deve esser finalizzata a mettere sul tappeto gli elementi di razionalità utili a modificare la mentalità della base elettorale ed ad isolare un pensiero che è in contrasto non con principi astrati ma con gli elementi fondanti della nostra società sanciti dalla Costituzione e dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo.

Il lavoro che fa Sucar Drom ad esempio è esemplare.

Ed è un lavoro utile per la gente Rom e Sinti ma anche per ciascuno di noi perché è in difesa dei principi costituzionali.

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo,
non è per nulla paradossale, se siete corretti e lineari dovreste essere d'accordo con la Lega in questo caso specifico, se per voi era illegale prendere le impronte per gli uni dovrebbe esserlo anche per gli altri...o erro?
Invece, come i politici leghisti, anche per voi il diritto varia a seconda di chi viene applicata(discriminazione).

X tutti i signori che propongono la messa fuori legge della lega ci pensi bene.
1° è contrario alla costituzione
2° è un partito, che a differenza di altri, non si è macchiato di atti sanguinosi
3° Esterna il pensiero di molti, spesso anche di chi non la pensa come loro.

Hidden Side ha detto...

Xpisp: tecnicamente il meccanismo proposto alla camera si chiama Strong Authentication.

Non serve a schedare le persone (i parlamentari mi sembra che non lavorano in ingognito) ma garantire l'accesso ad un sistema informatico secondo tre principi:
- Autenticazione (verifica che chi si accinge a compiere l'operazione sia identificato in maniera univoca)
- Autorizzazione (la persona autenticata ha diritto a compiere una operazione)
- Account (l'operazione svolta è univocamente riportabile a chi l'ha compiuta garantendo il principio di paternità e non ripudio dell'azione svolta).

Questi passi sono quelli previsti ad esempio dal garante della privacy per il trattamento dei dati personali.
E' un concetto a garanzia di chi opera la "transazione" (nessuno si può sostituire alla sua volontà e responsabilità) nel caso specifico il deputato, e di chi è l'avente diritto all'oggetto della transazione (nel caso specifico il cittadino e la persona giuridica dello stato).

Fanno una operazione di Strong Authentication gli sportellisti bancari ad esempio, a loro e tua tutela.
La fanno gli operatori dei gestori telefonici, su prescrizioni precise del garante della privacy, a tutela dei tuoi dati di traffico telefonico.

L'uso dell'impronta digitale, che in questi sistemi NON VIENE RILEVATA ma esclusivamente riconosciuta è uno degli strumenti previsti per implementare meccanismi di S.A..

Ne esistono altri su cui non ti tedio ma inadatti ad un voto elettronico.
Tieni presente che nelle grandi aziende l'identificazione biometrica è ormai pratica più che comune.

In definitiva ... stai dicendo cazzate ...

Hidden Side ha detto...

Ovviamente dice cazzate strumentali anche chi in parlamento si appella alla privacy su un tema come questo.

Ci sono enciclopedie nella normativa del garante che parlano dei sistemi biometrici.
Un parlamentare dovrebbe quanto meno conoscere gli aspetti normativi delle cose di cui parla.

Anonimo ha detto...

Il fatto di essere favorevoli o contrari alla presa delle impronte digitali dipende dalle motivazioni, dalle modalità e dai fini per i quali vengono prese. Secondo me queste impronte hanno veramente poco a che fare con quelle prese ai Rom, e i paragoni mi sembrani un pò inutili...

Anonimo ha detto...

Cioè sto dicendo cazzate come chi si opponeva all'identificazione di chi non aveva documenti?

Ne sono consapevole.
Comunque ribadisco, io sono favorevole che i sig. politici siano trattati come tutti.
devo dire che pure tu trascuri un piccolissimo particolare(come chi nei palazzi si è "offeso") che tutti i maschi nati prima dell'85 le loro impronte le hanno già date allo stato, quindi è un'inalberarsi puramente di forma, oltre che sciocco.

Donatella, i paragoni sono estremi, però è giusto che la popolazione sia in parte nota e in parte no?
E' vero o no che la schedatura era solo per chi non possedeva un documento?
E' vero o no che fino al giorno prima anche Sucar denunciava l'assenza di documenti per molti rom come causa dell'emarginazione?
Come mai opporsi proprio quando questo problema viene risolto????
Il problema è la voglia di dire sempre e solo NO, se poi il governo è di centrodestra...c'è + gusto e la parola razzismo spunta molto + agevolmente...dimenticando parte della Storia.

Hidden Side ha detto...

L'opposizione alla campagna di raccolta delle impronte non è stata fatta perché ci sia "per principio" un qualcosa di sbagliato in questo modo di identificazione ma perché, finché non ci sono state le bacchettate della comunità europea, applicata:
- in maniera discriminatoria su base etnica
- applicata a cittadini italiani ed europei già censiti e con documenti
- non finalizzata all'identificazione di persone, senza uno specifico scopo relativo alla sicurezza
- spacciata per un censimento di persone già censite, e comunque un censimento non si fa con metodi di polizia
- con finalità di dare spettacolo gladiatorio di presunta efficienza poliziesca per compiacere gli umori razzisti stimolati dai media e dai politici in una popolazione italica abbrutita dall'odio
- con la finalità di intimidire una popolazione inerme, i primi censimenti sono stati fatti con spaventosi schieramenti di forze di polizia alle 5 del mattino

NON c'è una evidenza una che la campagna svolta abbia dato risultati se non l'intimidazione e lo spettacolo di crudeltà poliziesca dello stato.

Che tu non abbia capito che chi si è opposto a questi metodi:
... noi cittadini indignati
... la comunità europea
... la rappresentanza diplomatica romena
... i prefetti tra cui Mosca

non fosse per "la rilevazione delle impronte in se" ... ma per l'utilizzo di questa pratica per umiliare delle persone dimostra semplicemente la tua incapacità di comprendere altre argomentazioni da quelle provenienti dai tuoi pregiudizi.

Anonimo ha detto...

Senza classificare e giudicare... non sei tu!

vediamo le tue affermazioni favolistiche:

-"in maniera discriminatoria su base etnica"
Bene grazie a te abbiamo scoperto una nuova etnia, l'abitante dei campi abusivi, abitante che quando commette un reato che va alla ribalta della cronoca non è mai nè rom nè altro ma uno sconosciuto di altra etnia, ma che improvvisamente assume un'etnia ben precisa quando deve essere censito

" applicata a cittadini italiani ed europei già censiti e con documenti"

Bene quindi stai dicendo che Sucar per anni ha raccontato balle parlando di persone prive di documenti e che per tale motivo non potevano avere la minima possibilità di migliorare la propria vita.
oltretutto(ma questo, grazie ain tuoi pregiudizi, mi è facile da credere) non credi alle parole del ministro Maroni quando disse "...a chi non ha documenti"

"spacciata per un censimento di persone già censite, e comunque un censimento non si fa con metodi di polizia"
Ti ripeti e scopriamo che la croce rossa ora fa pure paura.

La rappresentanza romena? quella che ha chiesto esplicitamente di non rimandarli indietro?Consigli quindi di prendere esempio da loro per la soluzione del problema?

I prefetti??? Quelli che se vanno contro dicono vangelo altrimenti....sono dei razzisti? Ottimo spunto!

Magar ha detto...

Xpisp,
1) le impronte sono state prese su base formalmente classista (schediamo i poveracci che vivono nei campi) e sostanzialmente razziale (schediamo i rom).
2) Se uno non ha documenti, tu gli dai i documenti che hanno tutti i cittadini, non lo sottoponi al trattamento riservato, al momento, ai soli criminali.
3) L'indipendenza della Croce Rossa Italiana dal governo sono anni che è messa in dubbio. Gli stessi vertici internazionali dell'organizzazione hanno chiesto nel 2007 una più netta separazione fra Palazzo Chigi e la sezione italiana dell'istituzione umanitaria.

Anonimo ha detto...

Quello che vi sfugge è che i poteri dei sindaci e quelli dei prefetti devono poter essere in competizione per evitare che i sindaci attuino con troppa "autonomia" le ordinanze o che ii prefetti, in quanto difensori dello stato, intervengano là dove ogni comune può decidere autonomamente. Ora, pare a me che la lega voglia prendere troppa autonomia sui prefetti, cioè sullo stato. A me pare che i due "poteri" devono andare d'accordo ma sottomessi l'uno all'altro, altrimenti non servono.

Anonimo ha detto...

Volevo scrivere che i due poteri, quello del prefetto e quello del sindaco, poteri che sono di diverso tipo ma che negli ultimi anni si sono sovraspposti, NON devono essere sottomessi uno all'altro.

Anonimo ha detto...

1) schediamo chi chiede assistenza e non si sa quanti siano!
2) Bene quindi cominciamo finalmente a pagare ste ..zzo di marche da bollo, visto che siamo così precisini! Comunque il problema delle impronte, caro mio ben informato ma che vuol nascondersi dietro un dito, il mignolino, è che spesso questi signori danno + di una generalità, non a caso spesso sulla cronaca trovi che un rom di 14 anni è stato fermato per un furtarello per l'84° volta e per l'84° volta dà generalità differenti che poi però...saltano.
3) Quello che vuoi non è la polizia, inoltre è costituita per la maggior parte(specialmente quelli che vanno a fare il lavoro finale) di VOLONTARI, non di soldati o poliziotti!!!!!!!!!

u velto ha detto...

ciao Xpisp, vale il richiamo fatto nell'altro post.
grazie!