L'Unicef Italia ha chiesto ieri mattina al governo italiano un impegno per i bambini e gli adolescenti rom e sinti che vivono nel nostro Paese. La richiesta riguarda, in particolare, l'adozione di misure per prevenire ed eliminare la discriminazione; campagne di sensibilizzazione ed un'adeguata formazione del personale coinvolto; inclusione sociale e accesso ai servizi; attenzione ai minorenni vulnerabili, che continuamente rischiano abusi e sfruttamenti.
L'Unicef ha espresso viva preoccupazione per la diffusa discriminazione nei confronti dei Rom e Sinti, per gli incidenti razziali e per la disparità nell'attuazione dei loro diritti, specialmente nei settori della salute, dell'assistenza sociale, dell'educazione, delle condizioni abitative.
«Queste misure - ha detto Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia - vanno incluse nel piano nazionale per l'infanzia e adolescenza, che manca dal 2004». Nazareno Guarnieri, presidente della federazione Rom e Sinti Insieme, ha aggiunto: «Ci stiamo parlando addosso da 40 anni: è giunto il momento di rendere partecipi i rom e sinti stessi delle questioni relative ai rom e ai sinti».
«Riteniamo poi fondamentale - ha concluso Spadafora - che i rom, i sinti e i nomadi vengano riconosciuti come minoranza linguistica e culturale: questo dovrebbe includere la promozione della loro lingua e della loro cultura».
Nessun commento:
Posta un commento