lunedì 1 dicembre 2008

Cassazione, bimbo rom chiede elemosina? Non è schiavitù

Non può essere contestato il reato di riduzione in schiavitù alla mamma rom che porta suo figlio, per una parte della giornata, a chiedere l'elemosina per strada. Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha annullato con rinvio un verdetto della Corte d'assise d'appello di Napoli, che aveva condannato a 5 mesi di reclusione una donna rom per il reato previsto all'articolo 600 del codice penale nei confronti del figlioletto di 4 anni.
Per la quinta sezione penale della Suprema Corte, infatti,”non vi è dubbio che il reato di riduzione in schiavitù e/o servitù possa configurarsi anche a carico dei genitori che impieghino i loro figli nell'accattonaggio, nel furto o in altre illecite attività” ma serve che questo avvenga “con abuso di autorità o approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica”.
In alcuni casi, però, sottolineano i giudici di piazza Cavour, il “confine tra l'uso legittimo dell'autorità e l'abuso appare piuttosto labile”, come in quelli riguardanti “alcune comunità etniche, ove la richiesta di elemosina costituisce una condizione di vita tradizionale molto radicata nella cultura e nella mentalità di tali popolazioni”.
La condizione di “integrale negazione della libertà” sulla base della quale è configurabile il reato di riduzione in schiavitù, “è certamente ravvisabile nella condotta di chi comperi un bambino o un fanciullo e lo utilizzi continuativamente nella attività di accattonaggio, appropriandosi dei guadagni del fanciullo”, rilevano gli 'ermellini', mentre è “ben diversa” la situazione nel caso di specie, in cui una donna “madre dei fanciulli che porta con sé”, pratichi “l'accattonaggio per alcune ore del giorno o perchè tale pratica faccia parte di una tradizione culturale del gruppo etnico al quale appartenga o perchè trovasi in condizioni di grave indigenza economica” e “si faccia aiutare dal figlio”.
Inoltre, si legge ancora nella sentenza n.41516, è “ben possibile” che l'imputata “dopo avere esercitato la mendicità nelle ore del mattino, nella restante parte della giornata si prenda cura dei figli in modo adeguato”.
La Cassazione ha dunque qualificato il reato come maltrattamenti (il bambino, secondo la ricostruzione, era costretto a restare in piedi durante l'accattonaggio per ore anche in inverno e senza essere vestito adeguatamente) e la Corte napoletana dovrà sulla base di ciò riesaminare il caso e rideterminare la pena.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono Rom, vivo e lavoro in Svizzera da 17 anni e sono stato oggetto di discriminazione di vario genere (sopratutto nel mio paese d'origine Serbia) e ho vissuto nella “miseria” e nelle povertà quindi non ho intenzione di esporre giudizi di valore o critiche distruttive.
Non posso però come essere umano, come padre, e come parte del popolo rom accettare che i genitori “sfruttino” i propri figli per chiedere l'elemosina.

Non mi interessa la sentenza della corte, io come rom dico che questo atto (l'elemosina) fatto dall'adulto nel momento d'indulgenza e bisogno e tollerabile ma MAI deve essere giustificabile quando include i bambini in quanto ritengo sia lesivo della dignità del bambino stesso e sia un cattivo esempio morale, quindi per niente educativo e in qualche modo comunque riduce il figlio in schiavitù.

Ho seri dubbi quando i genitori con i figli a volte molto piccoli chiedono l'elemosina in quanto nel indulgenza o nel bisogno, penso anzi sia spesso per soddisfare il proprio bisogno di possedere, e esporre delle “cose” non assolutamente necessarie come auto di lusso, ultimi modelli di apparecchi vari ecc...

Rimango allibito quando per di più lego che l'accattonaggio faccia parte della cultura e della mentalità dei rom,,,,,ma per piacere......
insegniamo ai nostri figli rom, educhiamo quelli che arrivano (come me) nei paesi “benestanti” ma non solo, che solo attraverso l'educazione, formazione adeguata e giusto impegno nel mondo lavorativo, nella società e per la società si riacquista la dignità umana che invece si perde inducendo i propri figli a chieder elemosina.

Ho espresso il mio modo di pensare senza desiderio di polemzziare.

Saluto tutti i Rom e Gadje di buona volonta.

Romanochavo 74.

u velto ha detto...

ciao Romanochavo 74, tra lo sfruttare e non sapere dove lasciare i propri figli c'è secondo noi una grande differenza.
è certo che chi sfrutta un minore, anche se si tratta di un genitore, dobbiamo essere duri ma la questione è un po' più complicata. ti chiediamo di leggere l'intervento di Carlo Berini (http://sucardrom.blogspot.com/2008/12/cassazione-sentenza-ambigua.html) e dirci cosa ne pensi.

Anonimo ha detto...

X Romanochavo 74
Quoto in toto il tuo commento, detto da te vale doppio e sono felice di leggere queste parole.
Quoto anche quanto dici in merito all'affermazione dell'accattonaggio come parte integrante della cultura rom.

A sucar ribadisco che le scusanti sono veramente ridicole.
1° dov'era il padre? se era al lavoro non c'era bisogno di mendicare
2° dov'è la famiglia? Sparisce quando serve? poi improvvisamente torna quando si parla di dare case troppo piccole per la cultura della famiglia allargata?

Persone come Romanochavo danno lustro alla sua etnia.
Spero di rileggerti spesso!

Anonimo ha detto...

Un conto è chiedere un aiuto in in momento difficile, che può durare anche un anno o due ma che poi si risolve, un conto invece è essere im una perenne situazione di bisogno. Se uno ha poca esperienza del lavoro o scarse capacità a intraprendere qualche attività deve farsi aiutare ad avviare qualche lavoro senza pretese. Persone che chiedono come se svolgessero un normale lavoro non è corretto verso chi lavora. Se poi questo chiedere è considerato lavorare non lo so; a me sembra una situazione che fa comodo. Se a me dicessero: scegli pure quello che vuoi, preferisci lavorare otto ore al giorno o preferisce chiedere due o tre ore, io se non avessi un avviamento preferirei chiedere due o tre ore secondo il bisogno. Solo che secondo me questo modo di svolgere questa attività di chiedere non ha niente di bello e di nobile come invece è il gesto di dare e anche lo stesso gesto di chiedere, perché un conto è chiedere per bisogno e per impossibilità di darsi da fare e un conto è chiedere come mestiere.
Secondo me a fare così questi genitori non lasciano possibilità ai loro figli di scegliere una alternativa. Oltretutto, senza lo studio o senza i mezzi per cominciare un lavoro, non hanno possibilità. Quindi devono fare qualcosa per i loro figli e non pensare solo a sé stessi.

Anonimo ha detto...

Si può star qui a discutere se sia un reato o non sia un reato, però rimane un fatto molto chiaro: i bambini che chiedono l'elemosina devono mangiare e se non chiedono è probabile che non mangiano; le donne chiedono che chiedono l'elemosina hanno poche o pochissime alternative dato che devono curarsi dei bambini e devono mantenere i mariti (come fanno a trovare un lavoro normale?); gli uomini se lavorano o se non lavorano mangiano ugualmente perché il denaro o lo portano i bambini o lo portano le mogli. E' una situazione come il cane che si morde la coda. E' un circolo vizioso. Per risolvere questo circolo vizioso tutti gli uomini abili al lavoro devono andare a LAVORARE.

Firmato:
Articolo 1

Anonimo ha detto...

SukarDrom, apprezzo immensamente tutto quello che le persone come Voi e altri fanno per i rom.
Ho letto i vari commenti sulle varie notizie in questo sito e come spesso accade non mancano commenti inutili, di tono xenofobo o dichiaratamente razzista ai quali personalmente non do particolare importanza in quanto motivati dall'ignoranza se non dall'odio.

Ho letto l'articolo di Berini C. e in generale lo condivido, esprimo però alcuni dubbi sulla tua considerazione:

È risaputo che il tessuto famigliare dei rom in genere non é monoparenterale ma comprende oltre ai genitori i; nonni, zii, cugini, fratelli ecc.....

È risaputo che nel tessuto sociale dei rom, tutti concorrono ad aiutare la famiglia, le ragazze sin da piccole imparano a fare i lavori di casa, cucinare e accudire i fratelli più piccoli....ora io mi domando:

1.Appurato e ammesso l'effettivo bisogno di elemosinare , i bambini non possono essere accuditi da qualcuno di questi?
2.I bambino non servono come “mezzo” o strumento per indurre pietà nei passanti quindi guadagnare di più? Se é così questo non é sfruttare i bambini?
3.In ogni caso (nel bisogno o meno) davvero pensi che il bambino non venga esposto alle situazioni poco dignitose (critiche ai genitori, indifferenza delle persone, a volte reazioni verbali o meno brusche ecc...)?
4.Davvero non esistono altri modi per far crescere i propri figli che quello di esporli al “pubblico” in questo modo umiliante?

Sukardrom, io penso che dobbiamo ammettere che fra rom (come fra tutti popoli) ci siano dei criminali come Marco Ahmetovic e noi abbiamo non solo il dovere di NON difenderlo in nessun modo o sbandierare una presunta discriminazione razziale nella sentenza... ma di esporre una ferma e categorica condanna ….È stata applicata la legge in modo duro ma é la legge ed é giusto che i criminali come lui paghino per aver tolto la vita a 4 persone innocenti e BASTA,,,tutte le altre considerazioni possono apparire non adeguate e inutili.

Che verso i non rom a volte o di regola la legge é “diversa” non sminuisce ne da meno importanza a questo tragico fatto.

Detto questo é indubbia la situazione difficile dei rom, la loro discriminazione (generale) come pure Il loro triste primato di appartenere al gruppo etnico più discriminato, rifiutato e marginato della società europea.

Un caro saluto a tutti.
Romanochavo 74

Hidden Side ha detto...

Romanochavo 74,
sono un non Rrom che da un po' di tempo segue la questione politica che coinvolge la vostra gente.

Il mio interesse è basato non un generico "buonismo" ma dall'attenzione civica nel difendere i principi costituzionali del nostro paese e quelli dell'appartenenza comune al genere umane che dovrebbe garantire a tutti parità di diritti nel rispetto quanto meno della Carta dei diritti universali dell'uomo.

Se c'è una persona (incidentalmente rrom) che sbaglia o si presume che sbagli abbiamo leggi e forze di polizia e giudici per riportarlo alle sue responsabilità come ciascuno dei cittadini italiani. Personalmente non mi interessa difenderlo, se il reato è socialmente poco significativo non vorrei neanche leggere la notizia sul giornale o vederla in TV.

Vorrei che i nostri media centrassero la loro attenzione sulle carenze di legalità socialmente rilevanti nel nostro paese:
- La Criminalità organizzata (qualcuno ha bisogno che si ricordi cosa significa in Italia Mafia, Camorra, Ndrangheta, Sacra Corona, Stidda e mafie e mafiette varie?)
- La corruzione politica
- L'evasione e l'erosione fiscale, 300.000 miliardi di euro
- Gli assassinii sul lavoro, 1000 morti in un anno
- Le ingiustificate morti sulle strade, 5000 morti in un anno
- Il turismo sessuale e contro i minori che vede circa 100.000 baldi, ricchi e borghesi giovani italiani andare in giro per il mondo a rubare la vita ed il futuro a bambine e bambini

Vedo anche degli scandali politici come la privazione del futuro ai giovani italiani con le leggi sul precariato, e questo è un furto anche se spesso non è reato (a volte lo sarebbe ma difficilmente perseguibile, penso ad una donna che è costretta a firmare una lettera di licenziamento in bianco che sarà usata contro di lei al momento del licenziamento se si scopre che è incinta);
come la sottrazione e la negazione dei diritti fondamentali di lavoratori e di persone umane fatto con protervia contro i migranti ad opera di una nazione che se è diventata una nazione industrializzata e moderna lo deve dal flusso economico venuto dalle rimesse dei propri emigranti.

Dopo questo "breve" preambolo che potrei allungare all'infinito di altri punti torno al tuo discorso Romanochavo 74.

Marco Ahmetovic è un criminale, e sta pagando secondo legge, la sua è la terza condanna per pesantezza in una nazione che ogni anno rinuncia a 5000 vite umane morte per imprudenza, uso di alcol e di stupefacenti, mancato rispetto della vita altrui. Magari le uniche vittime della strada fossero quelle di Ahmetovic.
Delle altre 4996 non sappiamo niente, non sapremo mai niente delle centinai di giovani italioti che ubriachi, impasticcati, drogati, ebbri di delirio di onnipotenza e della certezza dell'impunità hanno ucciso e falciato vite.
Chi attacca Marco Ahmetovic, che ha ottenuto giustamente il massimo della pena prevista dalla nostra legge e non ha goduto di nessuna attenuante etnica o razziale, non fa altro che esorcizzare un male che non è alieno ma strutturale alla nostra società.
Un capro espiatorio per assolvere la nostra società che invece non ha rispetto della vita umana.
Su questo amico Romanochavo io mi indigno.

Sul caso della cassazione la sentenza non ha affermato che sia lecito portare i bambini a chiedere l'elemosina, che è punito con una apposita legge.
La madre risponderà per questo e per il trattamento di minori.

E' giusto che sia così anche se in me c'è la pietà per una donna in difficoltà.

La corte ha affermato invece che l'utilizzo di una legge che parla di "riduzione in schiavitù" riferita ad una madre che porta con se un bambino di quattro anni nelle ore in cui chiede l'elemosina è una criminalizzazione indebita su base razzista.
Questo quello che hanno riportato i giornali:

"La Cassazione, con la sua sentenza articolata, invita a "prestare attenzione alle situazioni reali e a non criminalizzare condotte che rientrino nella tradizione culturale in un popolo".

Quindi nessuna attenuante su base etnica (il reato di accattonaggio con minori, cito a memoria, e punibile con 4 anni) MA SOPRATTUTTO nessuna aggravante su base etnica ...: la riduzione in schiavitù è stata applicata in primo grado senza prestare attenzione alla situazione reale (una madre che ha con se il minore esercitando una tradizionale forma di sostentamento) criminalizzata per il pregiudizio etnico.

Per la nostra costituzione la responsabilità penale è personale e che invocare aggravanti etniche è una ferita alla carta costituzionale ed alla carta dei diritti dell'uomo; quando generalizzi su una etnia sei nella parte del torto.
Per conto mio io difendo la costituzione e la carta dei diritti dell'uomo e non quella donna, per cui, ribadisco, ho una profonda pietà umana.

Per informarti oltre i pregiudizi consiglio questo articolo http://sergiobontempelli.wordpress.com/2008/11/30/cassazione-2/

Aggiungo che NON E' NORMALE ma è fuor di dubbio che l'elemosina è una forma di sopravvivenza che ha permesso ad una popolazione emarginata da millenni di sopravvivere.
Quello che c'è nella tradizione dei Rrom, che ovviamente conosci meglio di me, c'è la volontà ferrea di sopravvivere conservando l'identità nonostante tutte le avversità, e questo è un merito culturale non una colpa.

Quando si giudica una madre che tiene con se un bambino di quattro anni come nel caso della donna, o più piccolo che si alimenta al seno (quindi non in età scolare) si sta parlando di chi sopravvive con 10 euro e con i soldi che raccoglie fa mangiare gli altri figli che vanno a scuola.

Bisogna prendere atto che la scolarizzazione per una popolazione che vive a livelli di sopravvivenza bassissimi è relativamente alta (circa il 70% dei bambini vanno a scuola) e bisogna tener presente che la scuola li respinge.

Le forme di lavoro tradizionali non esistono più e nessuno offre lavoro a chi vive nei campi.
Non mi risulta ... non c'è nessuna evidenza, sfido chiunque a dimostrare che quella donna, che ha sbagliato, avesse avuto una qualche alternativa di sopravvivenza all'accattonaggio.

Non solo il solo a esprimere posizioni simili che non giustificano il singolo ma che evidenziano che dietro l'errore del singolo c'è una immane responsabilità per una società che non si è fatta carico di una situazione di emarginazione indegna di un paese civile, e che anzi oggi piange per i pochi spiccioli spesi malamente negli anni pregressi.
Questa la posizione di Save the Children citata spesso ed impropriamente per suffragare tesi razziste: http://www.savethechildren.it/2003/comunicati.asp?id=527
“Save the Children chiede al Governo investimenti e politiche per promuovere l’inserimento lavorativo e abitativo dei Rom e il superamento dei campi Rom e della segregazione abitativa, affinché le famiglie non siano indotte dall’estrema indigenza o dalla mancanza di strutture idonee a mandare i minori a svolgere attività su strada.

Questa la posizione di Presidente di "Salvabebè - Salvamamme" http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=6760&Itemid=52
Il problema, ora, è quello di intervenire in maniera appropriata, nei casi in cui non si tratta di genitori che mettono a rischio concreto la salute dei figli e non li consegnano al racket. Si tratta di persone che non fanno dell'accattonaggio un'industria e non si può ignorare che esiste un'economia di sussistenza di 10 euro al giorno o poco più, con i quali perfino si mantengono a scuola i figli più grandi e che con qualche euro di carburante la baracca di notte almeno è calda.

Vi risparmio la posizione dell'UNICEF, della comunità europea, della CEI, della caritas, e di decine di operatori sicuramente più qualificati di me perché operano sul territorio.

Scusate la lunghezza

Anonimo ha detto...

Caro Hidden Side hai nuovamente dato prova del tuo pregiudizio che è alla base delle tue affermazioni.

Partiamo da questa frase piena di pregiudizio e discriminazione:
"- Il turismo sessuale e contro i minori che vede circa 100.000 baldi, ricchi e borghesi giovani italiani andare in giro per il mondo a rubare la vita ed il futuro a bambine e bambini"

Vedi come sei prevenuto, se io avessi fatto una classificazione delle persone su base etnica sarei stato tacciato di razzismo, tu che invece la fai su base sociale no..strano mondo vero?
Giusto per dirti quanto sbagli proviamo a leggere il caso + aclatante, il 1° condannato in Italia per un reato commesso in un paese straniero(grazie anche ad un servizio delle iene) aveva 55 anni e faceva il custode di campeggi.
Ora non so se questo rientra nel tuo range di lavori da borghesi e giovani, secondo me c'azzecca proprio poco.
Purtroppo quello 0,2% della poplazione che tu giustamente denunci è molto + eterogenea di quanto credi.
Purtroppo per te di operai che vanno da single in gruppi a fare ferie a Cuba piuttosto che altrove...ce ne sono parecchi, immagino che ti farà male ma ... purtroppo è un male anche questo che colpisce tutte le classi sociali.

Sull'evasione fiscale, che è un altro punto in cui tu credi di colpire solo i "ricchi"...ti sbagli proprio.

Ahmetovic non è stato usato + di tanti altri, solo che VOI lo avete trasformato in un evento mediatico.
Dimmi signor giustizia a quanti assassini delle strade è stato proposto di scrivere libri, firmare abbigliamento, ecc?
Dimmi tu se l'ultimo caso(quello di Cesano Maderno) descritto dai tg nella seguente maniera "ubriaco su grossa auto potente travolge persone sul ciglio della strada"
Ti sembra descrivere esattamente la situazione di uno che supera appena il livello minimo per l'ebrezza? e che circola con la + piccola macchina che produce una nota marca tedesca?
Resta un assassino...le circostanze sono un pelino differenti da chi supera 6(SEI) volte il tasso minimo per guida in stato d'ebrezza...non trovi?
Però qui non ti sei indignato vero?
Qui non hai notato che la stampa ha calcato la mano in maniera esagerata?
Infine...basta con la bugia che Ahmentovic ha avuto la pena + pesante, non è vero!!!


Anche sulle cifre della questua...che palle, 10 euro???
incredibbbbbile, come mai invece quando fermano i bambini ai semafori o quando persone come le Iene o altri chiedono quanto si fa con una giornata al semaforo si parla di 70-100 euro?

Trovo poi stano che tu non abbia risposto alla domanda di Romanochavo che ti chiedeva se non poteva essere affidato ad un parete, cosa che, so di sorprenderti, capita a tanti italiani che lavorano e che non trovano un posto negli asili, o che non possono permettersi un asilo.

Anonimo ha detto...

Hidden Side,

ti ringrazio della risposta e sulle considerazioni che hai espresso.

Non conosco la realtà Italiana e quindi non posso addentrarmi nella discussione politica al riguardo.
Io come essere umano e come Rrom, ribadisco che personalmente trovo poco dignitoso e sbagliato usare i bambini per elemosinare e se questo modo di vivere ha permesso alla mia gente di sopravvivere per millenni, forse adesso é giunto il tempo di cambiare.
Che i governi facciano poco per aiutarci condivido, ma al di là della filantropia manifestata da gente come Te, Sucardrom o altri, ho personalmente assistito allo sperpero del denaro ricevuto dalle organizzazioni non governative in Sebia per i Rom dagli stessi Rom.

Si percepisce comunque una sempre maggior sensibilità per i problemi dei rom in Europa e voglio essere ottimista. Ti garantisco che più di qualsiasi altro ci tengo alle mie origini e alla mia cultura ma l'immagine stereotipata della zingara alla sfera, o che legge la mano ,che elemosina, o del famoso film di Kosturica sui rom che in Italia rubano, mi fa stare male, spero che NOI riusciremo a dimostrare di essere un popolo come tutti gli altri non assimilandoci ai gagè ma vivendo con loro nella società e nel mondo che é abbastanza grande per tutte le culture. Ci vorrà del tempo ma negli ultimi 10 anni é stato fatto più che negli 1000 anni prima per i rom, per esempio attraverso la cosiddetta discriminazione positiva per iscrizioni alle università o alle scuole superiori, grazie alle quali attualmente centinaia di Rom studiano formano pian pianino la classe di persone competenti, formate e sensibili alla problematica che speriamo in futuro aiuteranno la propria gente.

Di nuovo un caro saluto da un Rom riconoscente.
Romanochavo 74

Hidden Side ha detto...

Romanochavo, grazie a te.
Anche a me da enorme dolore vedere persone ridotte all'elemosina e condivido che sia sbagliato coinvolgere i bambini.

Ritengo che la legge attuale, che c'è ed è anche severa, che punisce l'accattonaggio con i bambini sia una ragionevole forma di dissuasione, e che debba essere applicata con umana fermezza; ma la fermezza deve accompagnarsi all'aiuto ed alla possibilità di far evolvere una realtà dolorosa.

E' giusto quello che dici sullo spreco delle risorse.
Il tema ha una soluzione, che è quella indicata dalla comunità europea, nel coinvolgimento attivo della minoranza rom a rischio nei piani di recupero.
Una raccomandazione è recentissima ed è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale l'18 novembre 2008 ed è quindi è impegnativa per il governo Italiano e per gli enti locali ed indica tra i punti per garantire l'efficacia delle politiche di inclusione attiva:
"la partecipazione attiva di tutti gli altri soggetti coinvolti,
comprese le persone colpite dalla povertà e dall’esclusione sociale, le parti sociali, le organizzazioni non governative
e i prestatari di servizi, all’elaborazione, applicazione e
valutazione della strategia."


Quanto poi allo spreco che indichi per le risorse allocate in questi anni, mi sto documentando ed appena avrò dati pubblicherò un intervento, ma ti posso dire già da ora che alle organizzazioni che hanno fatto opera sul territorio è andata una quota minimale, che poteva forse essere utilizzata meglio ma del tutto insufficiente a garantire dei programmi di recupero.

A Roma, ad esempio, la destra ha sbandierato lo spreco di 26 milioni di euro. E' una cifra che non trova riscontro in bilancio ed è quindi tutta da verificare.

Ma ammesso che fosse vera alle organizzazioni del terzo settore che hanno operato sul territorio in base a contratti d'appalto molto precisi e con capitolati vincolanti estremamente dettagliati, e che nel tempo sono stati rispettati, è arrivato un flusso che non supera i tre milioni di euro e che si giustifica pienamente con il personale utilizzato nei progetti. Personale che ha puntualmente prestato l'opera a cui era destinato.
Il numero di mediatori culturali impiegato (gagé ed in misura minore rom) è stato esattamente quello previsto dai capitolati.

L'inefficacia imputata alle organizzazioni del terzo settore dalla stampa di destra (in particolare sulla scolarizzazione) è tutta da dimostrare.
Ad esempio la scolarizzazione ha avuto un notevole incremento negli anni senza che i cofattori di ostacolo alla scolarizzazione venissero rimossi.
[Un esempio banale, un ragazzino del Casilino 900 che non può lavarsi prima di andare a scuola, perché gli è stata tolta acqua, tenderà a non andare a scuola anche se il mediatore culturale si spende per convincerlo].

Le spese vere invece, secondo la mia impressione, quelle delle decine di milioni di euro, sono andate a coprire politiche dei mega-campi di internamento, tipo Castel Romano.
Qui veramente ci sono state politiche fallimentari sia dal punto di vista economico sia, soprattutto, da quello dell'inclusione e del superamento degli ostacoli socio economici.

L'allestimento degli enormi campi di isolamento ha l'esclusivo "vantaggio" di concentrare, rimuovere ed isolare dal centro cittadino la popolazione Rom.

Non risponde a nessuno dei bisogni della minoranza rom ed è finalizzato solo a compiacere la xenofobia imperante.

Guarda caso questo stesso modello, dis-economico, ingiusto dal punto di vista dei diritti dell'uomo, e che acuisce i problemi sociali è quello che sostiene Alemanno a Roma.
Modello anche peggiorato rispetto alle scelte sbagliate veltroniane dall'eliminazione dell'attività di mediazione culturale e reso poliziesco con norme di sorveglianza e presidio.
[Per fare un esempio, da castel romano i bambini si disperdevano nelle scuole del territorio mediante i pulmini, e questo solo fatto era un passo di integrazione, con il modello Alemanno faranno scuola in un container, isolati tra di loro, in un getto che assomiglia ad un campo di concentramento].

Spero di poter fare quanto prima una analisi più puntuale.

Grazie ancora.

Anonimo ha detto...

A me personalmente non dà fastidio che un bimbo chiede l'elemosina, mi dà fastidio il fatto che deve per forza chiedere l'elemosina se vuole mangiare. E' una cosa vergognosa.

Articolo 1