Madri rom con figli al seguito che mendicano nelle città italiane. Tollerarle o provare a toglierle dalle strade con specifiche ordinanze antiaccattonaggio? Il dibattito si riaccende dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato la condanna in appello per riduzione in schiavitù di una Rom che chiedeva l'elemosina, portandosi dietro il figlio di 4 anni, ogni giorno dalle 9 alle 13. Non c'è schiavitù nel far mendicare il figlio per qualche ora al giorno, ha detto la Suprema Corte, anche perché nella cultura rom l'accattonaggio è abituale e fa parte delle tradizioni della comunità.
Sono stati molti i no a questa sentenza. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni l'ha giudicata «aberrante» perché è vero che la condanna sarà soltanto ridotta (è stato confermato il maltrattamento in famiglia) ma l'aver cancellato la riduzione in schiavitù «suona comunque come un'assoluzione morale». Inaccettabile, secondo Maroni. Nel disegno di legge in discussione al Senato viene specificato il reato di induzione all'accattonaggio. In attesa dell'approvazione del Parlamento, il ministro invita «i sindaci ad emanare delle ordinanze ad hoc che vietino l'accattonaggio nelle città».
In realtà la discussione politica sull'accattonaggio è soltanto ripresa. Se n'era già parlato dopo il decreto sicurezza, e alcuni sindaci si erano mossi, indipendentemente dagli schieramenti politici e talvolta in modo bipartisan. Massimo Cacciari a Venezia, Letizia Moratti a Milano, Fabrizio Matteucci a Ravenna. A Firenze, con il sindaco Leonardo Domenici, un provvedimento per contrastare l'accattonaggio è stato inserito nel regolamento di polizia stradale. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno l'ha annunciato ma non l'ha ancora emesso. «Da me l'ordinanza c'è — dice il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi —. L'accattonaggio è vietato, sequestriamo gli strumenti, la ciotola per raccogliere il denaro e tutti i proventi. Quando poi c'è un minore segnaliamo il caso al Tribunale. Ma spesso è inutile perché i giudici non hanno mai tolto la patria potestà a quei genitori che fanno mendicare i propri figli».
«Condivido l'invito del ministro a contrastare l'accattonaggio — dice il sindaco Pdl di Catania Raffaele Stancanelli —. Noi non abbiamo un'ordinanza specifica ma cerchiamo di contrastare l'accattonaggio che sfrutta i minori».
Non è d'accordo con Maroni, invece, il sindaco Pd di Padova Flavio Zanonato, pur avendo fama di essere un «duro». «Capisco le preoccupazioni se sono coinvolti bambini, ma mi pare davvero eccessivo vietare di chiedere l'elemosina. Il problema sarebbe semmai contrastare la povertà, non punire i mendicanti. Ad un problema sociale si danno risposte politica non di polizia». La pensa allo stesso modo il sindaco di Genova Marta Vincenzi (centrosinistra), che dice: «Avrei voluto piuttosto che Maroni ci invitasse a fare un'ordinanza anti-povertà». di Mariolina Iossa
Nessun commento:
Posta un commento