mercoledì 10 dicembre 2008

Il Governo vuole togliere il diritto di voto a migliaia di Cittadini italiani

In questi mesi il Parlamento italiano sta discutendo il disegno di legge n. 733, comunemente denominato “decreto sicurezza”. Questo disegno legge è stato presentato a giugno 2008 e dopo le diverse modifiche proposte soprattutto dalla Lega Nord è ora fermo in Parlamento, in attesa di approvazione. Probabile la sua approvazione all’inizio del prossimo anno, dopo l’approvazione dei decreti a favore dell’economia.
In questo decreto vi sono tante norme che non condividiamo ma una di queste ci spaventa: la modifica della legislazione anagrafica. L’articolo 16 del disegno di legge n. 733, recita:
“(modifica alla legge 24 dicembre 1954, n. 1228) all’articolo 1 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, dopo il primo comma è inserito il seguente: «1-bis. L’iscrizione anagrafica è subordinata alla verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie»”.
Questo articolo di fatto cambia radicalmente la legislazione anagrafica italiana perché oggi l’iscrizione anagrafica è vincolata a soli due criteri: la volontà del Cittadino e l’accertamento da parte degli Uffici comunali dell’effettiva presenza dello stesso Cittadino. Questa nuova norma/criterio porterà inevitabilmente molti Cittadini italiani a perdere di fatto l’iscrizione anagrafica.
In primo luogo si parla di “immobile” e di fatto per chi vive in roulotte, in camper, in una carovana o una casa mobile (beni mobili) già ci saranno dei problemi ma la questione più rilevante sono le condizioni igienico-sanitarie ai sensi delle vigenti norme sanitarie.
Come ha rilevato l’avvocato Marco Paggi la maggior parte forse degli alloggi, non risponde ai requisiti richiesti semplicemente perché si tratta di immobili costruiti prima che diventasse necessario il certificato di abitabilità. Ma è sicuro che una roulotte non risponde ai requisiti e di fatto tutti i Cittadini italiani che vivono in roulotte, in camper, in una carovana o una casa mobile perderanno la residenza e di conseguenza i diritti di cittadinanza, primo fra tutti il diritto di voto.
Chi sarà colpito da questa norma? Le famiglie sinte e rom che vivono nei cosiddetti “campi nomadi”, le famiglie sinte e rom che vivono in terreni privati e le famiglie dello spettacolo viaggiante.
Migliaia di Cittadini italiani che, se questa norma diventasse legge, perderanno non solo il diritto di voto ma tutta una serie di diritti legati indissolubilmente all’iscrizione anagrafica (la patente di guida, le licenze per le attività lavorative, l’assistenza sanitaria,…).
Noi di sucardrom ci batteremo in tutte le forme perché questa norma non venga approvata dal Parlamento italiano e chiediamo a tutte le associazioni e ai singoli di unirsi in questa battaglia costituzionale. Siamo sorpresi di dover difendere il diritto di voto, oggi in Italia, nel sessantesimo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

potrebbe invece essere una soluzione interessante per svelare senza nessuna scusante tutte le situazioni di abusivismo che tanto spesso portate come bandiera.
Colpirebbe chiunque.
Dubito fortemente che colpirebbe chi fa spettacoli viaggianti se vi riferite a quei gruppi che transitano con veicoli + che soddisfacenti e con contratti coi comuni in cui sostano regolari.

Ovviamente detta così si può interpretare un pò come si vuole e vedere quello che si vuole, andrebbe vista nello specifico e capire cosa accade di fronte ad una situazione di povertà reale.
Se a perdere il diritto di voto e tutto il resto è il signore del campo abusivo di milano con reddito sopra i 70.000 euro o i 4 figuri presi al casilino l'altro giorno non perdo sicuramente il sonno, ma di fronte a situazioni chiare... penso che andrebbero presi provvedimenti tali da garantire il diritto di voto di queste persone rispettando la legge.
Indubbiamente ancora una volta ci vorrebbe l'impegno di entrambe le parti per superare certe situazioni e non restare solo con la mano tesa.

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, adesso basta! la situazione è chiara e quando si colpiscono le minoranze in questo modo non si può parlare che di regime!
non credo che ci sia più posto per discutere ma è doveroso costruire una protesta dura contro questo Governo e le forze politiche che lo sostengono.
il video della settimana è un chiaro segnale da parte di sucardrom, il dialogo è inutile perchè tanto se scrivi a questo Governo non ha nemmeno la decenza di rispondere. sono dei pagliacci!!!
e chi gli regge il gioco si pone alla stessa stregua di chi in Italia non ha fermato per tempo il fascismo.

Anonimo ha detto...

Anche chi continua a trovare sempre scusanti per ogni comportamento rivoltando sempre e comunque le responsabilità in un unica direzione è alla stessa stregua.
Che dire poi di chi vede nel fascismo la giustificazione per protestare sempre e comunque?

Anonimo ha detto...

caro xpisp,smettila...come mai ogni comportamento, ogni problema delle minoranze deboli e dei poveri, sono sempre considerati delle scusanti...e come mai devono essere sempre queste le persone che devono prendere dei impegni, e come mai quando si parla di problemi di gente ricca e importante nessuno mai reclama e si fa sentire...cosè paura delle denunce...perchè chi a soldi vince sempre !! questo e il mondo dei ricchi, i poveri devono sempre tacere, accettare e pagare anche le colpe degli altri, e questo vale per tutte le etnie povere del mondo.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo... chi è che dice che se al casilino ci sono dei farabutti è colpa della società che obbliga le persone a vivere in quel modo?
Vuoi forse dirmi che non è una scusante?
Bene se non è una scusante è un atto di discriminazione raziale gravissima.
Infatti se non è una scusante vuol dire che s'intende che gli appartenenti al gruppo residente nei campi MAI delinquerebbero se non fosse a causa della situazione in cui vengono messi dalla società.

Questa è un'offesa per tutte quelle persone che , condividendo la durezza di un campo, si sforzano di vivere una vita nella LEGALITA'.
Vorrei poi capire che impegni queste persone hanno mai preso.
Ogni volta che si dice qualcosa la proposta da una certa parte è solo di DARE a fondo perso.
Il fatto poi che ci siano nomadi (nel senso stretto della parola) che girano con macchinoni e roulotte magnifiche significa che forse la condizione di povero non è definitiva senza via di scampo.
Che dire poi di tutti i rom/sinti che occupano posti nella società, che hanno case che lavorano e che arrivano alla politica?
Non sono anche loro sia un messaggio di speranza ma anche un rimprovero per chi si siede e aspetta???

Magar ha detto...

Allucinante!
Ricorda quanto successo negli USA dopo la Guerra di Secessione: i suprematisti bianchi negli ex stati confederati inventarono una serie di clausole-truffa ad hoc nelle leggi elettorali (lì ogni stato ha la propria), per negare il diritto di voto agli ex-schiavi neri, senza tuttavia cadere sotto la scure del 15° Emendamento alla Costituzione (approvato nel 1870, vietava discriminazioni esplicite sulla base di criteri razziali).

Il trucco era semplice: bastava chiedere come prerequisito per il diritto di voto la capacità di leggere e scrivere, oppure il pagamento di tasse sopra una certa soglia. Per la maggioranza degli ex-schiavi, spesso poverissimi ed analfabeti, queste erano barriere insormontabili, ma formalmente non si trattava di discriminazioni razziali: negli anni '80-'90 del XIX secolo tali leggi impedirono alla maggioranza afroamericana di Mississippi, Louisiana e Carolina del Sud (oltre che a svariati bianchi indigenti) di esercitare i propri diritti politici. Furono rimosse solo con il Civil Rights Act del 1964 e il Voting Rights Act del 1965.

http://en.wikipedia.org/wiki/Disfranchisement_after_Reconstruction_era_(United_States)

Anonimo ha detto...

A parte che stiamo parlando del nulla vista l'attiva partecipazione dei sinti/rom alle elezioni.
Non sono andati a votare neppure per i propri candidati.
A parte che questa legge colpirebbe, ad esempio, tutti i residenti in case abusive, problema che spesso è stato portato proprio da questo sito come prioritario.
A parte il fatto che, come detto nel primo commento, si potrebbe rigirare la cosa, chi è impossibilitato ad avere una situazione regolare deve essere aiutato a rientrare nella regolarità rispetto a questa norma.
A parte il fatto che vorrei capire quante famiglie rom hanno cittadinanza italiana.
A parte il fatto che la discriminazione esiste solo per chi abita un immobile, infatti, ad interpretazione come circa il 150% delle leggi italiane, potrei capire che chi non abita un immobile è esente da tale norma.
direi che come al solito si urla al lupo guardando chi scrive e basta.

Magar ha detto...

La discriminazione non ci deve essere per nessuno, punto e basta. Deve aver diritto al voto anche chi abita in immobili abusivi e condizioni igieniche precarie.
Non si gioca con i diritti civili, sono la base della democrazia.

Per dare un'idea della sproporzione fra il problema che si vorrebbe (?) risolvere e le misure adottate, è come se, per affrontare incisivamente il tema dell'evasione fiscale, si togliesse la patria potestà agli evasori...

In ogni caso, "gridare al lupo" contro le schedature di impronte digitali, ad esempio, è servito, perché quelle misure sono state (in parte) modificate. Il lupo c'era.

Anonimo ha detto...

Peccato che anche nel caso delle impronte ci si è mossi in maniera "politica" non a proporre correzzioni ma urlando che erano misure razziste.
Peccato che le medesime impronte siano state sempre prese a tutti i cittadini maschi italiani senza MAI porsi il problema.
Peccato che ogni volta che viene fatta una proposta si urli alla discriminazione a prescindere(vedi quando in questo sito si parla di bambini rubati...che bugie!!!), in fondo sembra che si voglia che resti tutto così, almeno qualcuno ha da protestare e altri...hanno da mangiare sulla pelle di altri.
La cosa strana è che sono sempre gli altri che devono fare, i gagè devono accettare le usanze, devono mantenere, devono fornire case, devono mantenere famiglie, devono e basta...dall'altra parte? Nulla..e che cazzo sono già messi male vuoi pure che facciano anche un minimo sforzo?
E se sbagliano(cosa praticamente impensabile) è colpa della società dominante che li obbliga a sbagliare.
Scusa ma queste cose fanno solo incazzare e odiare chi in fondo...queste cose non le chiede neppure!

Magar ha detto...

Rispondo solo al punto concreto: prendere le impronte digitali a tutti i maschi italiani, compresi gli obiettori di coscienza, ma non a tutte le femmine, ERA, eccome, una discriminazione. Come del resto era una discriminazione ancora maggiore obbligarli a scegliere tra servizio di leva e servizio civile. Giustamente, è stata rimossa.

Visto che ne abbiamo tolto una, basata sul genere, ne dobbiamo inserire delle altre, stavolta classiste-razziste? Impronte schedate, come - attualmente - per i delinquenti, e niente diritto di voto per chi vive in roulotte?

Anonimo ha detto...

Scusa Magar ma se non hai documenti come posso stabilire chi sei?
Come posso evitare che oggi dici di chiamarti giovanni e domani diego?

Se sei in Italia senza documenti il fatto è altamente anomalo, anche perchè se non hai documenti...potresti anche non esistere per lo stato e...come posso pensare a chi non esiste?
Infine,dove è scritto che non vota chi sta in roulotte? C'è solo scritto che gli immobili devono, giustamente, rispettare certe norme.
Vorrei farti notare che chi non rispetta quelle norme aiuta a inquinare il futuro del mondo...cosa che è un tantino grave non solo quando a farlo sono le multinazionali.
Un falò di copertoni è ugualmente nocivo sia che a farlo sia un signor x sia che sia una ditta, peccato che per il secondo s'invoca la galera...per il primo è colpa della società che non gli dà alternative!

Anonimo ha detto...

caro xpisp, credo che lei non sappia o non voglia sapere che i sinti e rom sono più di mille anni che vengono perseguitati, discriminati, odiati, ecc,ecc. allontanati e scacciati da tutte le città, resi schiavi e molto altro, e infatti ha ragione, hanno sempre fatto gli altri per i rom e sinti...basta guardare bene che cosa hanno fatto…e che cosa stanno facendo ancora oggi…se si informa, magari leggendo vari libri sulla tematica…vedrà che scoprirà tutto quello che hanno fatto per i sinti e rom…in mille anni, anche se per far rizzare i capelli perfino a un pelato, basta andare indietro di 65anni.
perciò smettila per piacere.

Anonimo ha detto...

Quindi per questo siamo tenuti al mantenimento per i prossimi mille anni?
Complimenti per la linearità del ragionamento.
Ci sono etnie che hanno subito di peggio...eppure oggi hanno ben altro futuro.
Faccia dei confronti per esempio con i neri usati come schiavi e privi di qualsiasi diritto fino a poco + di 40 anni fa.
La cosa che + mi fa ridere in tutti questi commenti che richiamano alla storia di persecuzioni e come mai un popolo perseguitato per 1000 anni resti a farsi perseguitare o non provi a modificare le cose.
La cosa strana è come mai, ma lei questo lo tralascia, alcuni componenti del popolo rom/sinto siano così malmessi da poter girare con macchine da estremo lusso e roulotte iperaccessoriate, forse loro erano il ramo non perseguitato.
Visto che ritengo che queste persone abbiano tali ricchezze in maniera trasparente(troppo appariscente per pensare diversamente) le chiedo, come mai questi riescono a permettersi di trainare una roulotte con un cayenne(tra roluotte e macchina le garantisco che un appartamento si compra senza problemi) mentre altri aspettano con la mano aperta?
Non le sfiora il dubbio che forse il passato non può essere una giustificazione?
Oppure lei pensa che questi gruppi sono formati da disonesti?
No semplicemente lei persegue la strada + comoda, dare la colpa dei propri mali a tutto il mondo senza MAI prendersi le responsabilità delle proprie scelte!!!!

Magar ha detto...

Infine,dove è scritto che non vota chi sta in roulotte? C'è solo scritto che gli immobili devono, giustamente, rispettare certe norme.

Scusa, Xpisp, ma l'hai letto il post?
Se vincoli perfino l'iscrizione anagrafica al rispetto di quelle norme, togli la possibilità di essere iscritti negli elenchi elettorali a quelle persone che vivano in strutture non a norma, e non si siano ancora registrate all'anagrafe.

Che senso ha, se non far loro un dispetto? Che c'entra l'anagrafe con le norme di sicurezza delle abitazioni?

P.S. Come puoi evitare che io mi spacci un giorno per Giovanni e un giorno per Diego?

Anonimo ha detto...

Non so te ma io ho dei documenti e ogni passo che faccio devo presentarli.
Apri un conto corrente...documenti
apri una partita iva...documenti
Vai a lavorare...documenti
e l'incrocio di questi potrebbe rivelare se oggi ti chiami giuseppe o arturo.
Vai a ritirare la pensione...documenti

come si può organizzare seriamente una riorganizzazione di queste persone se non sai quante e sopratutto CHI sono?

però visto che sei bravo a essere oggi giuseppe e domani chissà...prova a farti dare due o tre "social card"!

sulla prima domanda...io si e tu??
"1-bis. L’iscrizione anagrafica è subordinata alla verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie»”."
come puoi notare si fa riferimento solo a chi risiede in un immobile, inoltre una notizia che riporta solo parzialmente una legge...è ancora + soggetta ad interpretazione, o sbaglio?
buona giornata

Magar ha detto...

Quindi, in pratica, se non hai la partita IVA, o il conto corrente, o la posizione previdenziale presso l'INPS, ma sei nudo e crudo con la tua carta d'identità, unico documento in tuo possesso, devi lasciare in questura le impronte digitali, perché non si può incrociare un bel niente? Interessante.
La cosa diventa più ridicola, se pensiamo che, a volersi fare altri documenti, bisogna prima essere registrati all'anagrafe...

Ancora devo capire che c'azzecchi l'iscrizione anagrafica con le condizioni igienico sanitarie di un immobile. Se non ho l'acqua corrente, non sono qui?

La tua interpretazione della proposta di legge è alquanto bizzarra (nel testo si dà per scontato che esista l'immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza: altrimenti, peraltro, quale sarebbe il legame con la sicurezza?), ma anche se fosse corretta la proposta discriminerebbe comunque chi vive in immobili non a norma. Anche loro sono persone residenti in un territorio, non fantasmi.

Anonimo ha detto...

Questo articolo «1-bis. L’iscrizione anagrafica è subordinata alla verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie»”.

Secondo me vuol dire che chi vorrà iscriversi dovrà risiedere in un immobile che abbia idonee condizioni igienico-sanitarie. Chi è già iscritto cosa c'entra?

Anonimo ha detto...

Hai ragione Magar, diamo a tutti l'iscrizione anagrafica, fottiamocene liberamente delle condizioni in cui vive e basta.
Sono d'accordo con te, via all'iscrizione anagrafica(e chissà perchè non era iscritto prima...chissà da quanti anni risiedeva in maniera anonima e quindi evadendo alla grande) e poi per il resto nulla.
Nulla controlli, nessuna regola, via libera a qualunque cosa e assistenza senza controllo.
Abbiamo risolto il problema...o il partito del no a prescindere ha soluzioni alternative?
Che sciocco è vero che siete capaci solo di rifiutare...mica di proporre!
Tanto al resto, in ogni senso, ci devono pensare gli altri...e chissà chi cavolo sono sti benedetti altri!

Anonimo ha detto...

Non è che il precedente Governo abbia fatto un granché di speciale. Compresa la sinistra più estrema che poi è sparita dal Parlamento. Loro mi pare che più che agitare la situazione non hanno fatto grandi cose. Intanto hanno fatto cadere il Governo perché proponevano delle cose inutili come i "dico" quando invece i problemi erano ben altri. Poi hanno fatto in modo che venissero in Italia molte persone senza creare le condizioni giuste perché venissero accolti dignitosamente, curando solo di criticare lo stesso Governo in cui erano per delle sciocchezze come i dico. Giustamente ora non sono più al Parlamento. Una cosa infatti è criticare gli altri e dopo occuparsi di altre cose che non c'entrano niente, e una cosa è fare qualcosa per queste persone. Di sicuro se non facevano cadere il Governo, la legge sul riconoscimento dei Rom e Sinrti a quest'ora era già stata fatta.

Articolo 1

Anonimo ha detto...

Senza voler negare l'impronta xenofoba e razzista di questo governo, le porcherie che sta facendo in tema di immigrazione e la risibilità del cosiddetto problema sicurezza grazie a cui ha vinto le elezioni, mi permetto di segnalare un'inesattezza. La cittadinanza italiana non può essere tolta, se non nei seguenti casi (in cui si perde automaticamente):
Perdere la cittadinanza. La cittadinanza italiana si perde automaticamente:

- per arruolamento volontario nell'esercito di uno Stato straniero;
- per svolgimento di un incarico pubblico presso uno Stato estero, nonostante il divieto del Governo italiano;
- per svolgimento del servizio militare o di un incarico pubblico in uno Stato estero oppure se il cittadino ha ottenuto la cittadinanza di quello Stato durante uno stato di guerra;
- nel caso di persone adottate, quando c'è stata la revoca dell'adozione in seguito a un fatto imputabile all'adottato, purché egli acquisti un'altra cittadinanza.

Altrimenti vi si può rinunciare in alcuni casi particolari.

Per cui coloro che sono già cittadini italiani sono al sicuro, il problema sorge certamente per i migranti che desiderino acquisire la residenza e provare ad ottenere la cittadinanza italiana.