lunedì 22 dicembre 2008

Pisa, appello delle famiglie Rom rumene

Siamo dei Rom rumeni, siamo circa 60 famiglie. Viviamo nella città di Pisa, nelle baracche in condizioni non buone, senza acqua e senza luce.
Noi non vogliamo vivere nelle baracche. Siamo costretti a vivere nelle baracche perchè non ci è data la possibilità di prendere una casa: il Comune non ha interesse ad aiutarci a trovare una casa. Non possiamo mandare a scuola i bimbi perchè non abbiamo le condizioni igienico-sanitarie. Alcuni bimbi vanno a scuola, ma spesso le scuole rifiutano di iscrivere i nostri figli.
Facciamo lavori che gli italiani non vogliono fare, in condizioni peggiori. Alcuni di noi lavorano con contratto regolare, altri al nero, altri sono in cerca. Alcune persone hanno fatto dei corsi di specializzazione, anche se vivono in queste condizioni. E' difficile trovare lavoro perchè molti datori di lavoro chiedono la residenza dell'anagrafe. Anche se viviamo a Pisa da tanti anni, anche se lavoriamo, anche se i nostri figli vanno a scuola, il Comune non ci dà la residenza dell'anagrafe perché viviamo nelle baracche.
Noi siamo persone che vogliamo integrarci, siamo persone intelligenti, con cultura, con tradizioni.
Il Sindaco di Pisa ha firmato una ordinanza per sgomberare i campi, senza soluzione, in stagione di inverno. Noi non possiamo lasciare la città di Pisa, abbiamo lavoro, paghiamo i contributi, abbiamo anche alcuni figli malati. Ordinare uno sgombero in queste condizioni è inumano.
Il Sindaco dice che non ha la possibilità di aiutarci. Sappiamo che l'Unione Europea ha programmi e fondi per i cittadini Rom e che l'Italia non li usa, e che è stata multata per questo.
Chiediamo che il Sindaco non faccia sgomberi e che si trovi insieme una soluzione per vivere normalmente come gli altri italiani. Ci sono i modi per fare questo che non sono sgomberi (come l'autorecupero delle case abbandonate). I Rom rumeni dei campi di Pisa

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