Continua la polemica a Venezia per la realizzazione del villaggio per i Sinti veneziani che da quarant’anni vivono una situazione abitativa drammatica, senza servizi igienici e fognature. Il Consiglio Comunale ha detto no al referendum promosso dal “comitato no campi nomadi nei centri abitati". Ma le forze di centro-destra stanno cavalcando la questione, viste le elezioni comunali imminenti.
Questa sera Forza Italia ha organizzato un convegno-dibattito sull’argomento referendum a cui parteciperà anche Santino Spinelli. Speriamo che Santino sappia far ragionare le persone che parteciperanno al convegno-dibattito anche perché dopo mesi di falsità hanno finalmente gettato la maschera.
Questo comitato e gli esponenti politici che lo sostengono hanno sempre contestato il progetto del Comune di Venezia, concordato con le famiglie, con la motivazione che i Sinti veneziani devono essere sistemati in un contesto abitativo “normale”, ovvero gli alloggi popolari.
Ma da alcuni giorni propongono una diversa sistemazione abitativa, confortati anche dalle parole del Ministro Maroni. Questa la proposta: non un villaggio con abitazioni a Favaro ma piazzole di sosta con acqua e luce, fuori dai centri abitati. Modello Voghera: un’aberrazione.
Questo comitato si spendeva perché non voleva la ghettizzazione ma alla fine la vera ragione della protesta è che non li vogliano come vicini di casa e quindi si propongono di ghettizzarli lontano da ogni possibilità di rapporto con la Città.
Inoltre, non riusciamo a capire il perché Forza Italia non abbia invitato al convegno-dibattito i Sinti veneziani, sarebbe stato un modo democratico per confrontarsi ma ci sembra che che Forza Italia non voglia il confronto, vuole solo allontanare chi è “diverso”.
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