martedì 20 gennaio 2009

Lecce, una storia orrenda

Da due anni circa adescava minori della comunità rom per poi costringerli a subire palpeggiamenti, riprese video e rapporti sessuali. È stato arrestato per violenza sessuale.
Si tratta di De Blasi Damiano Bruno, nato e residente a Campi Salentina, pregiudicato per reati specifici. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Campi Salentina (Le) hanno eseguito stamattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Lecce del 61enne, ritenuto responsabile di violenza sessuale ed atti sessuali ai danni di minori, reato che avrebbe commesso in più circostanze.
In particolare, l'uomo per circa due anni, avrebbe adescato alcuni minori della comunità rom insediatasi nel campo nomadi "Panareo" di Lecce, inducendoli e talvolta costringendoli a subire palpeggiamenti, riprese video e rapporti sessuali. I giovani venivano ricompensati con modiche somme di danaro, dagli 8 ai 20 euro circa, al termine degli incontri che avvenivano all'interno della sua abitazione o nella sua auto.
Nel mese di settembre, i militari dell'aliquota avevano notato l’uomo in compagnia di due giovani apparentemente 14enni di etnia Rom. Le circostanze hanno fatto si che i militari abbiano approfondito la vicenda con pedinamenti nei confronti del De Blasi dai quali veniva notata una ambigua familiarità dell'anziano con i giovani della locale comunità. Lo scorso novembre, le intuizioni dei Carabinieri del Nucleo Operativo venivano confermate da una segnalazione proveniente da una guardia particolare giurata che aveva notato a Campi S. il 61enne intrattenersi in luogo appartato nella sua autovettura in compagnia di una ragazzino Rom. L'immediato intervento dei militari ha permesso di interrompere il probabile ennesimo scempio e di avviare una specifica attività di ascolto del minore.
Durante le prime ore delle indagini il cerchio delle persone coinvolte si è allargato ulteriormente fino a constatare l'effettiva presenza di un rapporto continuativo maniaco sessuale con i giovani della comunità rom., i quali, a seguito di subdole avances e promesse di danaro si concedevano a varie prestazioni di natura sessuale. Queste ultime venivano riprese con il telefonino del De Blasi, che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato e sottoposto a sequestro insieme ad un posacenere che comprova il fatto che i video siamo stati filmati nell'abitazione dell'anziano. di Serena Mendrano

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti ai carabinieri per questo risultato.
Mi auguro che questa persona non possa mai + vedere la libertà...anche se temo che questa speranza non si realizzerà.
Quello che non riesco a capire è come i ragazzini di 12-14 anni si facciano comprare.
Dalle foto inviate dalle minorenni in cambio di ricariche telefoniche a questo.
Mi auguro che ora questi ragazzini siano seguiti adeguatamente da chi ha il dovere di far loro superare un fatto che potrebbe segnare per sempre la loro vita.

Anonimo ha detto...

Rimango allibito di fronte alla „schifezza“ del genere. Questa persona ha rovinato quelle giovani vite e spero potrà pagare (ma pagare per davvero) per le conseguenze del suo comportamento.
Mi domando però se le condizioni precarie (delle giovani vittime) non abbiano favorito l’accettazioni di avance da questo losco individuo.
Comunque penso a loro e spero che potranno superare questo trauma senza gravi danni.
Romanochavo 74

Anonimo ha detto...

Pare che nell’indagine rientra anche l’eventuale responsabilità dei genitori che avrebbero favorito tali incontri e addirittura suggerito ai propri figli quanti soldi chiedere…..se così fosse ….tali genitori non meritano l’appellativo di genitore ma di carnefici e spero che vengano puniti in modo esemplare…
Romanochavo74