Alcune centinaia di rom che da anni vivono nei campi della zona industriale di Giugliano dovranno lasciare le loro baracche per ordine della magistratura. L'ordine di sgombero è scattato per le condizioni igienico sanitarie in cui vivono intere famiglie. Per sollecitare un rinvio dell'ordine di sgombero alcune decine di rom hanno tenuto un sit in davanti alla Prefettura.
La manifestazione è stata promossa da Cgil, Prc, Comitato Campano con i Rom, Opera Nomadi, Less-onlus, Associazione Pixel per chiedere una dilazione dello sgombero almeno per motivi umanitari. Alcuni rappresentanti dei Rom di origine bosniaca e jugoslava, ricevuti dai funzionari della Prefettura hanno sottolineato che vivono da circa 30 anni nel napoletano.
"La delegazione - sottolinea la Cgil - ha ottenuto un blandissimo interessamento alla vicenda esposta; la rappresentante del Prefetto ha tenuto più volte a precisare che la richiesta di un eventuale slittamento della data di sgombero non è annoverabile tra le prerogative della Prefettura". Al termine, i partecipanti all'incontro insieme alle altre associazioni presenti in piazza Plebiscito, i Padri Comboniani, il Tavolo Rom, l'Assopace e Attack hanno deciso di tenere domani 3 gennaio un nuovo presidio presso il campo rom di Giugliano.
Sulla vicenda è intervenuto anche padre Alex Zanotelli che con una nota fa sapere di non contestare «la decisione dell'autorità giudiziaria, ma il fatto che i Rom vengano fatti sgomberare senza un'alternativa adeguata». Guarda alcune foto della manifestazione…
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