In questi giorni nella Capitale si susseguono “riunioni e dichiarazioni” per decidere il futuro delle comunità rom e sinte per riproporre l’ennesimo fallimentare “travaso” dei “campi nomadi” con le solite politiche differenziate per Rom e Sinti con l’assistenzialismo e la segregazione che nel passato hanno condotto al fallimento ogni iniziativa, e lo sperpero di risorse pubbliche senza alcuna possibilità di risultati positivi.
Continuare con la politica dei “campi nomadi” dopo il documentato fallimento di questa soluzione è la dimostrazione di una precisa volontà politica: soffiare sul fuoco della propaganda e del pregiudizio popolare ed istituzionale a danno di tutti i cittadini.
Anche questa volta la politica e le istituzioni ignorano il dialogo diretto e la collaborazione con i diretti interessati, consapevoli che tutte le politiche del passato sono fallite per l’assenza di partecipazione attiva di Rom e Sinti a tutti i livelli.
La federazione Rom e Sinti Insieme, nel rispetto di scelte politiche “normali” per le comunità Rom e Sinte, ha inoltrato al Sindaco di Roma, all’Assessora Belviso, al Prefetto di Roma, ai Presidenti dei municipi Romani e alla Provincia di Roma la concreta disponibilità a collaborare ad una concreta soluzione: eliminare tutte le convenzioni per la gestione dei campi nomadi, i quali saranno auto gestiti dai diretti interessati con la collaborazione dei servizi territoriali (senza spendere un centesimo di euro) e con le risorse già disponibili per la gestione e sistemazione dei campi nomadi (diversi milioni di euro) iniziare la programmazione di una politica della casa anche per Rom e Sinti.
La politica non può continuare ad ignorare un dato certo: senza la collaborazione attiva e propositiva a tutti i livelli di Rom e Sinti ogni soluzione è destinata al fallimento. Quando finirà questa anomalia? Nazzareno Guarnirei, Presidente della federazione Rom e Sinti Insieme
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