sabato 10 gennaio 2009

Roma, Sinistra Arcobaleno: i campi non vanno isolati

E' sbagliato costruire nuovi "campi nomadi" distanti dai centri urbani, perché così non ci sarà mai integrazione. E' il monito lanciato in una nota da Andrea Alzetta (in foto), capogruppo della Sinistra Arcobaleno nel consiglio comunale di Roma. "Non si può pensare - scrive - di rinchiudere centinaia di nuclei familiari in campi lontani da tutto riproponendo l'esempio di Castel Romano, e pretendere legalità e sicurezza; la strada da percorrere è quella di creare campi piccoli, dando ai comuni che li accolgono qualcosa in cambio".
"L'inserimento sia abitativo che lavorativo - prosegue - è l'unica formula necessaria per la convivenza legale e sicura, in alternativa alla repressione e all'isolamento; questo è quanto hanno da dire le cooperative sociali che come l'Arci, hanno fornito all'interno dei campi servizi di mediazione, inserimento e scolarizzazione, servizi che questa nuova giunta intende affidare esclusivamente alla Croce Rossa".
"I sindaci dei comuni limitrofi a Roma hanno detto no all'accoglienza di quei campi rom che il sindaco Gianni Alemanno intende spostare; tra questi figura anche il campo di Tor de Cenci, quartiere che in passato ha visto tra i suoi rappresentanti municipali l'attuale assessore Sveva Belviso; si da il caso che il campo in questione sia un campo regolarizzato dal Comune già da parecchio tempo, attrezzato con containers e sevizi igienici individuali, per cui uno spostamento, per giunta così rapido non trova davvero ragione alcuna".
"Dopo il rifiuto corale dei sindaci interpellati, Alemanno ed il prefetto saranno costretti a concentrare tutti i rom in quattro megacampi su aree comunali individuate già dalla trascorsa giunta Veltroni, percorrendo una strada illogica che va contro ogni possibile integrazione sociale".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non e' vero che i campi non vanno isolati. In realta' NON VANNO FATTI .Anche il piu' attrezzato dei campi, il piu' vicino ai servizi, resta sempre un GHETTO e i suoi abitanti restano ghettizzati, non si integreranno mai,perche' saranno sempre " quelli del campo". Senza contare che i campi sono fonte di devianza, di microcriminalita' ecc... Ma non lo avete ancora capito!

Anonimo ha detto...

Non e' vero che i campi non vanno isolati. In realta' NON VANNO FATTI .Anche il piu' attrezzato dei campi, il piu' vicino ai servizi, resta sempre un GHETTO e i suoi abitanti restano ghettizzati, non si integreranno mai,perche' saranno sempre " quelli del campo". Senza contare che i campi sono fonte di devianza, di microcriminalita' ecc... Ma non lo avete ancora capito!