di guerra
recidono
speranze
di vita.
Dolori
muti e composti,
come lacrime di perle,
imbiancano il Natale
dei diritti negati
dei popoli.
Pace, dignità e giustizia
non hanno
fede, confini e colori:
i sogni
viaggiano
sulle ruote dell’anima.
Oltre i muri dell’odio,
il futuro
ha occhi di niño
e sguardi di glato,
incanto di Tigri
e di Eufrate.
di Maria Angela Zecca
Dedicata a tutte le vittime della guerra e della violenza e a chi lotta per eliminare le barriere dell’odio (niño = bambino, glato = bambino affamato).
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