Mentre il Dipartimento dello Stato Americano, presenta nel suo rapporto forti critiche rivolte contro l’attuale governo macedone, il Governo macedone presenta un ambizioso programma di investimento. A poche settimane dalle elezioni, il Governo Gruevski annuncia un nuovo programma di investimento, che il Governo della Macedonia intende portare avanti per un periodo di sette anni, grazie al quale verranno concretizzati e realizzati un gran numero di progetti strategici nel settore delle infrastrutture, dell'energia, dell'ecologico, nonchè quello educativo e culturale. Nel programma viene accennata anche la costruzione di una centrale nucleare nei prossimi 15 anni.
Il Dipartimento di Stato Americano ha presentato la scorsa settimana il rapporto sui Paesi della ex Jugoslavia, dedicando un capitolo all’attuale situazione nella Repubblica della Macedonia. Il documento evidenzia un gran numero di preoccupazioni relative a corruzione, giustizia, condizioni delle minoranze, la rappresentazione degli albanesi alle istituzioni, la violenza della polizia e altro. Il rapporto esprime preoccupazione, in particolar modo, per ciò che riguarda i rapporti fra le etnie, specificando che il rapporto tra la popolazione etnica albanese e quella macedone continua a influenzare differenti ambiti quali ad esempio l’educazione, il lavoro e la partecipazione politica. Forti critiche vengono rivolte al Governo macedone, con riferimento alla gestione dell'informazione e della propaganda mediatica, definita "non-patriottico”, influenzando negativamente la libertà di stampa. Il rapporto del Dipartimento USA evidenzia inoltre che il Governo della Macedonia rispetta i diritti dell’uomo in maniera incompleta.
“Le istituzioni nel loro rapporto con i media - si legge nel rapporto - sono divisi sulla linea etnica e politica, con notizie contrastanti per ciò che riguarda le questioni politiche. Vi sono reclami e dichiarazioni riguardanti le pressioni del Governo, persino minacce contro alcuni media che non scrivono in favore del Governo. Nell’affrontare la criticità sulla repressione dei media, il partito governativo VMRO-DPMNE, il 29 dicembre, ha annunciato che avrebbe ritirato le false accuse contro i dodici giornalisti che erano stati accusati il precedente 22 giugno, quanto il Premier accusò i corrispondenti macedoni a Bruxelles di ‘speculazioni contro il proprio Paese’ e propose che i media lavorassero nel pieno interesse del Paese. A questa dichiarazione, sono seguite forti critiche dell’Associazione dei Giornalisti della Macedonia e delle Organizzazioni dei Media Europei Sud-Orientali”. Fra l’altro nel rapporto, si parla anche di svariati reclami riguardanti la situazione delle minoranze in Macedonia, in particolare rom e turche. Quest'ultime lamentano una forte discriminazione sociale, culturale e governativa nei loro confronti; la loro principale preoccupazione è uno sviluppo eccessivamente lento di una loro rappresentanza all’interno delle istituzioni governative. di Alketa Alibali, continua a leggere…
Nessun commento:
Posta un commento