Roma ha ormai "il volto di una metropoli multietnica e multireligiosa, nella quale l'integrazione è talvolta faticosa e complessa". Papa Benedetto XVI, in visita in Campidoglio, ha auspicato che Roma, di fronte al grande afflusso di immigrati e lavoratori stranieri, "saprà trovare la forza per esigere da tutti il rispetto delle regole della convivenza civile e respingere ogni forma di intolleranza e discriminazione".
"Per tutti noi oggi è una giornata storica", ha detto Alemanno prendendo la parola in aula Giulio Cesare nel corso della seduta straordinaria del consiglio comunale alla presenza del papa. Alemanno ha ricordato le parole pronunciate dal precedente pontefice Giovanni Paolo II durante la sua visita in Campidoglio avvenuta 11 anni fa. In particolare, ha fatto riferimento alla questo passaggio: "qui si ritrovano la Roma civile e la Roma cristiana, non contrapposte, non alternative, ma unite insieme nel rispetto delle differenti competenze, dalla passione per questa città e dal desiderio di renderne esemplare il volto per il mondo intero".
Il Papa, salutando dalla Loggia del Palazzo senatorio, i cittadini romani che riempivano solo in parte la piazza Del Campidoglio, ha detto di sentirsi ormai un po' romano, "vivendo a Roma da tantissimi anni". "Ma più romano - ha aggiunto - mi sento come vostro vescovo".
Il sindaco, nella seduta straordinaria del consiglio comunale, si è rivolto a papa Benedetto XVI "come primo cittadino di una città operosa, che si trova ad affrontare gli effetti di una crisi economica globale, le sfide faticose dell'integrazione, il bisogno di sicurezza e di legalità, la ricerca di un'identità profonda e al tempo stesso proiettata verso il futuro". Secondo Alemanno, "la risposta autentica ai problemi che siamo chiamati ad affrontare è quella di riconoscere le nostre vere radici culturali e spirituali, la nostra memoria storica di romani, figli di una città universale".
Benedetto XVI ha ricordato come la crisi economica stia colpendo Roma, in termini di disoccupazione e di difficoltà delle famiglie a pagare gli affitti e i mutui, ed ha esortato ad uno sforzo collettivo per aiutare i poveri. "Tutti - ha detto parlando al consiglio comunale e al sindaco Gianni Alemanno - si facciano nuovamente carico delle esigenze dei più disagiati, sentendosi partecipi di un'unica famiglia.
Il papa si è detto convinto che le famiglie e i giovani possono "sperare in un avvenire migliore nella misura in cui l'individualismo lascerà spazio a sentimenti di fraterna collaborazione tra tutte le componenti della società civile e della comunità cristiana".
Ad accogliere Benedetto XVI nella piazza, addobbata con i colori della città, gialli e rossi, sono stati il sindaco Gianni Alemanno e la moglie Isabella Rauti. Il sindaco ha baciato la mano al Pontefice. Nella piazza, ancora quasi vuota, i palloncini bianchi di alcune associazioni cattoliche e qualche striscione di benvenuto. Le campane hanno suonato a festa accompagnando l'ingresso del Pontefice all'interno del Palazzo Senatorio.
La Comunità di S. Egidio, le Acli, ma anche esponenti del Casilino 900 e il campo rom di Tor di Quinto. Tutti insieme hanno accolto, con un applauso e sventolando bandierine con i colori del Vaticano e del Comune di Roma, l'arrivo di Benedetto XVI.
Piazza del Campidoglio non era piena: poche le persone che osservano il maxi-schermo. Tra gli striscioni esposti per l'occasione quelli dei campi rom: "Casilino 900 saluta il Santo Padre" e "Il gruppo degli Ercolini saluta il Papa e dice no al razzismo". Gli Ercolini sono bambini rom del campo nomadi di Tor di Quinto che, aiutati da don Giovanni d'Ercole, hanno fondato una squadra di calcio.
Ad accompagnarli anche Salvatore Paddeu, il ragazzo salernitano che ha scelto di vivere in una baracca del campo rom per stare vicino ed aiutare questi bambini. Ad attendere il Pontefice anche alcune scuole elementari e medie. Poco prima dell'arrivo di Benedetto XVI qualcuno ha cercato di vendere le bandierine a un euro; la polizia municipale ha, subito, interrotto la distribuzione a pagamento dei gadget che adesso vengono regalati. di ANSA
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