venerdì 13 marzo 2009

Ungheria, allarme aggressioni razziste

Le aggressioni armate contro rom in Ungheria ricordano le azioni del Ku-Klux-Klan negli anni '60 in Usa, secondo l'ERTF. Il presidente, Rudko Kawczynski (in foto), e' intervenuto alla riunione dopo aver visitato tutti i luoghi in Ungheria teatro recentemente di aggressioni contro rom.
A Nagycsesce e Tatarszentgyoergy, piccoli comuni con abitanti in maggioranza rom, quattro persone sono morte, fra cui un bambino di cinque anni, freddati da armi da fuoco dopo che sconosciuti avevano appiccato il fuoco alle loro case lanciando bottiglie incendiarie. Le aggressioni sono di chiara matrice razziasta. La polizia indaga ma finora senza risultato. Kawczynski ha detto di essere scioccato da quello che ha visto e sentito. I Rom, in Ungheria, non si sentono sicuri.
L'ERTF, un’organizzazione con sede a Strasburgo, presenterà una relazione al Consiglio d'Europa sulla situazione della minoranza rom in Ungheria. Si è appellato inoltre alle autorità affinché trovino e puniscano gli autori delle aggressioni, e al parlamento ungherese affinché vari una legge contro l'istigazione all'odio razziale, non considerato attualmente un reato. di ANSA

4 commenti:

szilva ha detto...

alla c.a. dell'Egregio Presidente Kawczynski
Le suggerisco di conoscere anhe la fonte della tensione tra ungheresi e rom. invece di parlare di razzismo ungherese perché non cerca ad insegnare ai rom come inserirsi in una societá che li mantiene. perché non verifica il vero problema da dove emerge. ovviamente non sono daccordo con l'aggressione. ma vivendo in Ungheria, in una zona fortemente popolata dagli zingari, conosco anche la probabilitá di una propaganda politica, che non parte da destra. europa dá il suo giudizio per un trattamento? dove ricevono gratis case, sostegni mensili le famiglie rom? in italia? in francia? in germania? li mi sembra che vivino al di fuori della societá in campi nomadi. inserirsi=addeguarsi
distintamente

Fabrizio ha detto...

Dato che hai scritto anche su Mahalla, riporto la mia risposta:
Nn siamo bambini e non mi interessa la polemica su chi è + cattivo o ha iniziato prima, oltretutto so già che non si finirebbe +.
A proposito di cose non scritte, una cosa devo dirla: ormai è uno stillicidio di violenze quotidiane contro i Rom, ogni giorno mi arrivano notizie che non faccio neanche tempo a tradurre. La meccanica degli assalti è simile.
Per chi volesse documentarsi meglio: Hungarian Roma (in inglese)

Hidden Side ha detto...

szilvia propone posizioni razziste per assolvere dal razzismo la società ungherese o almeno dei comportamenti di una parte di essa?

Carlo Berini ha detto...

ciao Szilvia, ho letto questa mattina il tuo commento e proprio ieri sera ho rivisto il film Mississippi Burning - Le radici dell'odio.
Il film prende spunto da quanto successo nel giugno del 1964, quando tre giovani attivisti per i diritti civili (due ebrei ed un afroamericano), scompaiono misteriosamente in quel di Jessup (Mississippi). L'FBI di J. Edgar Hoover invia 2 suoi uomini sul posto per fare chiarezza sulla questione.
Nel film c'è una parte molto interessante quando le televisioni americane vanno ad intervistare i cittadini di Jessup. Le loro considerazioni sono purtroppo molto simili alle tue sui Rom in Ungheria.
Ti consiglio di vedere quel film e confrontarti con quanto hai scritto nel commento.