Nella giornata di ieri è scattata in tutta la Regione Veneto la schedatura dei Sinti e dei Rom che vivono nei “campi nomadi” comunali e nelle proprietà private (terreni privati). Le modalità di schedatura sono state diverse.
Ad esempio a Venezia, nel “campo nomadi” di via Vallenari, le Forze dell’Ordine hanno controllato e trascritto i dati dalle Carte d’Identità, mentre in tutta la Provincia di Vicenza sono state fotosegnalate tutte le persone e in alcuni casi sono stati fotosegnalati anche i minori.
In quest’ultimo caso è stata predisposta dalle Forze dell’Ordine una postazione con un lenzuolo bianco e tutti sono stati fotografati di fronte e di fianco con un cartello in mano. Sul cartello un numero e il nome e cognome della persona.
La schedatura è scattata alle sei del mattino e si è conclusa, in alcuni “campi nomadi”, dopo le dieci. Durante la schedatura nessuno ha potuto uscire o entrare, con i disagi conseguenti per gli adulti che dovevano andare al lavoro e per i bambini che naturalmente non sono andati a scuola.
In questo momento l’associazione Sinti Italiani sta raccogliendo le testimonianze dei Sinti e dei Rom veneti. A Verona alcuni volontari con il supporto di alcuni legali stanno facendo lo stesso lavoro.
Sucar Drom invita i singoli e le associazioni a raccogliere il maggior numero di testimonianze e coordinarsi per preparare un breve rapporto da inviare al Ministero dell’Interno, alla Commissione europea e a tutti gli organismi internazionali. Per ora non saranno lanciati comunicati stampa per dare il tempo a tutte le persone che stanno lavorando in queste ore di sistematizzare i dati raccolti. Lunedì pomeriggio si farà il punto della situazione e sarà predisposto un comunicato stampa. Per comunicazioni sucardrom@sucardrom.191.it
2 commenti:
Qui una cronaca completa dei fatti successi a Verona.
Domani dovrei pubblicare anche un contributo di don Agostino Rota Martir
Ops, non avevo notato che avete già riportato i fatti di Verona da un'altra parte...
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