Dopo lo stato d’emergenza e i commissari speciali i rom tornano nell’occhio del ciclone per le prossime elezioni: si è riaperta la caccia alle centinaia di uomini, donne e bambini che cercano di sopravvivere sotto i ponti, lungo le massicciate ferroviarie, nelle discariche di Milano e provincia. Ma ancora più devastante è l’effetto della campagna d’odio e di pregiudizio assecondato da una legislazione esplicitamente razzista. I segni di questa campagna e di questa legislazione si colgono nelle manifestazioni di intolleranza e di violenza quotidiane e cambiano profondamente le coscienze lasciando un sedimento acido che corrode la stessa cultura di un popolo.
L’emergenza materiale e l’emergenza morale che si coagulano nel destino delle comunità rom sono il paradigma del nuovo razzismo e non si possono affrontare separatamente perché una è effetto e condizione dell’altra e viceversa. Il degrado e la segregazione nei quali si costringono i rom in campi nomadi concepiti come moderni campi di concentramento servono a fomentare la paura, a ispirare comportamenti razzisti, a sostenere la politica della destra xenofoba.
Per sciogliere questo nodo, per contrastare questa politica, per costruire una cultura della convivenza, del riconoscimento e del rispetto tra diversi occorre rompere gli schemi e soprattutto abbattere i muri che dividono gli uni dagli altri. Il primo passo è conoscersi e per conoscersi veramente bisogna fare i conti con la cultura dell’altro.
Con questo scopo e con l’obiettivo di offrire un percorso di riscatto ai giovani rom l’associazione Upre Roma presenta il progetto della Compagnia Teatrale Rom: l’espressione artistica è lo strumento più efficace per dialogare tra culture diverse, conoscersi scambiando una parte della propria esperienza e della propria anima.
La serata, intervallata da una cena etnica con cucina zigana, propone una mostra fotografica e la proiezione di filmati tra cui quello prodotto da Amnesty International sulla situazione a Milano, un confronto pubblico sul riconoscimento per legge della minoranza rom e sinta e infine un concerto con raccolta fondi per la costituzione della compagnia teatrale rom.
L’iniziativa si colloca nell’ambito della campagna contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro “non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti” a cui favore si raccoglieranno le firme e si realizza con interlocutori significativi per la cultura di Milano come lo Spazio pubblico autogestito Leoncavallo, un luogo che alla Milano prima da bere e ora da cementificare ha contrapposto pezzi di produzione culturale e che è sotto l’attacco di una politica cittadina cieca e sorda di fronte alle esigenze e alla creatività alternativa delle nuove generazioni. Di seguito il programma
Ore 18.00, filmati e mostra fotografica.
Ore 18.30, Antonella Attardo presenta il rapporto di Amnesty International e Paolo Cagna Ninchi, associazione Upre Roma, presenta la proposta sul riconoscimento di minoranza etnica. Intervengono: Piero Colacicchi (OsservAzione), Corrado Mandreoli (CGIL), Maurizio Pagani (Opera Nomadi), Emanuele Patti (ARCI), Dijana Pavlovic (federazione Rom e Sinti Insieme), Marta Pepe (NAGA), Tommaso Vitale (Università Bicocca). Coordina Elena Jannuzzi Hileg (Leoncavallo).
Ore 20.00, cena rom.
Ore 21.30, concerto a sostegno della Compagnia teatrale Rom con la Banda del villaggio solidale, i Muzikanti, artisti di strada e la partecipazione di Moni Ovadia
13 commenti:
1° chi costringe i rom nei campi?
Chiunque voglia lavorare e andare in un appartamento è libero di farlo.
Se invece non si vuole lavorare non si può pretendere che ci si prenda carico di un gruppo di persone che NON vogliono partecipare alla società.
La dimostrazione è proprio in tutti quei rom che lavorando sono parte di questa società, anche contestandola e cercando di migliorarla.
2° Apriti agli altri...belle parole, peccato che tra i vostri sostenitori queste parole siano solo predica e non attuazione.
Quanti sanno solo predicare e non sanno confrontarsi neppure a livello dialettico?
Quanti cercano ogni virgola per creare polemica razzista?
Quanti sanno solo vedere da una parte e chiudono con censura o altro il loro spazio virtuale a chi non condivide la loro idea?
Certo poi PRETENDONO che il mondo accolga chiunque.
3° la scelta del luogo è già espressione dell'idea, si va presso un centro dove chi lo gestisce quando gli fa comodo parla di libertà, pluralismo, ecc, salvo poi rispondere con manifestazioni violente(ma poi la colpa è della polizia fascista) e precludendo a chi è di colore diverso la possibilità anche di riunirsi in luoghi privati.
ps
l'idea è buona...peccato il contorno!
ciao Xpisp, sulla prima questione qualche risposta la trovi nel libro di Tommaso Vitale (http://homepage.mac.com/tommaso.vitale/FileSharing63.html), a cui abbiamo collaborato con un intervento.
sulla seconda questione pensiamo che la campagna sia ben fatta, con un messaggio chiaro e ben fruibile per tutti, peccato che nello spot l'unico che non parli sia proprio il bambino rom...
sulla terza questione pensiamo che si debba ringraziare il Leoncavallo che offre il proprio spazio gratuitamente. certo agli organizzatori sarebbe piaciuto organizzare la festa per esempio all'Idroscalo o in un altro spazio più frequentato per poter arrivare a più persone ma tutti sappiamo che chi amministra Milano (Comune e Provincia) non è proprio favorevole a iniziative culturali rom.
sulla seconda questione...non ho afferrato la risposta!
Sulla terza, quindi è stato chiesto al comune in maniera ufficiale di fare questa manifestazione ed è stata data risposta negativa?
Vorrei conoscere le motivazioni espresse dal comune di Milano per negare uno spazio per questa manifestazione.
O non è stata fatta neppure domanda perchè il pregiudizio faceva presupporre che non si avrebbe avuta risposta positiva?
ciao Xpisp, forse pensi al pregiudizio generato dalle dichiarazioni di alcuni esponenti dlela Giunta Moratti che vogliono "zero rom" a Milano?
Vedo che continui a non rispondere, devo quindi pensare che effettivamente NON è stata chiesta nessuna autorizzazione al comune, non è stato chiesto nessuno spazio...ma si è comunque raccontata l'ennesima storiella della discriminazione...senza che ci sia stata.
Altrimenti non capisco perchè dopo 2 giorni ...sulla domanda "che giustificazioni ha portato il comune per negare uno spazio a questa bella manifestazione" non sia data nessuna risposta.
Forse perchè la realtà è che così i pro rom possono accusare il comune, i signori del centro possono vantarsi di essere + buoni del comune e la sinistra accusare la destra.
Giusto per non restare nella politica.
Peccato che se così fosse...la bella manifestazione verrebbe lordata da tutti questi interessi pseudo politici.
La festa c'è stata e mi auguro sia stata un successo.
Mi piacerebbe sapere però dov'è finita la risposta alla mia domanda precedente...questo silenzio è assordante!
ciao Xpisp, pensiamo di aver già risposto. se la risposta non ti soddisfa siamo dispiaciuti ma non sappiamo proprio cosa altro dire.
la tua non risposta è stata:
"ciao Xpisp, forse pensi al pregiudizio generato dalle dichiarazioni di alcuni esponenti dlela Giunta Moratti che vogliono "zero rom" a Milano?"
Bene quindi con questo mi confermi che accusate il comune ma di fatto al comune NON è MAI stata fatta nessuna domanda per un posto dove svolgere tale manifestazione
Mi confermi che "alcuni esponenti" fanno si che si giudichi l'intera giunta comunale!
Poi però si chiede che i reati commessi da pochi non implichino condanne generalizzate!!!(ipocrisia a mille)
Mi confermi che la scelta del luogo in pratica non è stata una scelta obbligata ma ben precisa.
Quindi piena di demagogia politica.
Trovo quindi ovvio che se i rappresentanti di manifestazioni e associazioni pro rom si identificano in una parte politica possano solo autoaccusarsi se poi vengono considerati "avversari politici" e ogni loro dichiarazione vada vista sotto il profilo politico prima che sociale.
Grazie per avermi chiarito i dubbi restanti, siete un movimento politico!
Questo spazio ha quindi + scopi politici nascosti dietro falsi interessi sociali?
libertà
fraternità
uguaglianza
Credo che negli scopi di Sucar Drom ci sia anche:
- la difesa della costituzione e dei diritti costituzionali
- l'applicazione della carta dei diritti dell'uomo
- la difesa di quella che l'unione europea definisce la minoranza più oppressa e discriminata d'Europa
- il diritto al riconoscimento dello status di minoranza linguistica
- il diritto di suolo per la cittadinanza
Sono stato alla prima giornata del congresso, molto interessante,
C'è stata l'adesione della politica dal Presidente Fini, all'UDC, al partito democratico, a Sinistra e Libertà, a Rifondazione.
Mancava la lega ... poi c'era tutto quello che una volta si chiamava l'arco costituzionale ...
Beh forse la lega non fa parte dell'arco costituzionale al pari di Forza Nuova.
Sucar Drom fa politica? e ci mancherebbe altro che non la facesse.
Caro hidden puoi fare pure lo spiritoso ma quello che sucar ha detto qui è grave e solo se non sei limpido e lineare nel tuo comportamento non puoi ammetterlo.
prima accusa il comune di non aver dato spazio alla manifestazione e quindi il centro sociale è stata una scelta obbligata ("sulla terza questione pensiamo che si debba ringraziare il Leoncavallo che offre il proprio spazio gratuitamente. certo agli organizzatori sarebbe piaciuto organizzare la festa per esempio all'Idroscalo o in un altro spazio più frequentato per poter arrivare a più persone ma tutti sappiamo che chi amministra Milano (Comune e Provincia) non è proprio favorevole a iniziative culturali rom.")
Poi emerge che in realtà una domanda non è mai stata fatta perchè tanto:"ciao Xpisp, forse pensi al pregiudizio generato dalle dichiarazioni di alcuni esponenti dlela Giunta Moratti che vogliono "zero rom" a Milano?"
Direi che questo è un bellissimo esempio di pregiudizio...tu onestamente non credi?
Ps
fare politica...la si faccia pure ma senza usare una causa che meriterebbe meno pregiudizzi.
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