“Nell’attuale crisi economica cresce il rischio che i rom, già spesso ai margini della società, siano completamente esclusi”: Vladimir Spidla (in foto), commissario Ue per l’occupazione e gli affari sociali, ha presentato ieri a Praga la nuova Piattaforma europea per l’inclusione dei rom.
“L’obiettivo - ha spiegato - è migliorare il coordinamento delle azioni nazionali volte a contrastare l’esclusione della più grande minoranza etnica d’Europa”.
All’incontro, promosso da Commissione e presidenza di turno del Consiglio Ue, partecipano i governi dei Paesi membri, le istituzioni comunitarie, altre organizzazioni internazionali, Ong e società civile, “anche al fine di promuovere la cooperazione e lo scambio di esperienze”.
“Abbiamo bisogno di politiche costruttive che offrano ai rom una possibilità e non di politiche repressive che ne aggravano la povertà e l’esclusione sociale”, ha ribadito Spidla. “Le politiche mirate dovrebbero perseguire l’obiettivo di un loro ingresso nei normali circuiti scolastico, lavorativo e abitativo. Infine, le politiche efficaci andrebbero condivise a livello transnazionale”.
La condizione di vari milioni di rom nell’Ue e nei Paesi vicini “è caratterizzata - specifica un testo della Commissione diffuso dall'agenzia Sir - dalla discriminazione e da una profonda esclusione dal tessuto sociale, con tassi di povertà e di disoccupazione sproporzionati, condizioni di salute precarie e una speranza di vita inferiore a quella del resto della popolazione. Infine, i rom sono spesso vittime di violenze razziste e di discriminazioni”.
Nessun commento:
Posta un commento