Il 1 aprile 2009 il Presidente Berlusconi ha emesso l’ordinanza n. 3751 “ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia”.
L’ordinanza è composta da un solo articolo e riprende alcune norme contenute nelle Ordinanze n. 3676, n. 3677 e n. 3678 del 30 maggio 2008. Queste ordinanze sono state emesse dopo il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008 “dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia”.
Molti ricorderanno che le ordinanze sono state emesse dopo una campagna elettorale razzista che ha portato ai fatti di Ponticelli a Napoli. Maroni, neo Ministro dell’Interno, era stato il promotore di tali ordinanze che hanno costretto il Parlamento europeo e la Commissione europea ad intervenire per limitare gli aspetti più razzisti (impronte digitali) presenti nelle stesse ordinanze.
Il censimento che ne è seguito ha dimostrato che l’emergenza era presunta perché sono state confutate in maniera clamorosa le stime fatte anche dei più accorti osservatori. Si pensi al solo dato di Milano dove la stima sulla presenza di 20.000 persone si è trasformata in un dato reale di poco meno di 2.000 persone. Un decimo delle stime più accorte ma c’era chi, come il Vice sindaco DeCorato, che dava proprio i numeri. Lo stesso discorso lo si può fare per Roma e Napoli. In sintesi si stimavano nelle tre Città poco meno di 50.000/60.000 perone, il dato reale offerto dal censimento è stato di circa 12.000 persone.
Oggi dobbiamo purtroppo commentare una nuova ordinanza che di fatto proroga la presenza in Lombardia, Lazio e Campania dei Commissari straordinari, nelle persone dei Prefetti di Milano, Roma e Napoli. In particolare nell’ordinanza n. 3751 “ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia” si prorogano le seguenti norme:
1) Prefetto di Milano/Roma/Napoli è nominato Commissario delegato per la realizzazione di tutti gli interventi necessari al superamento dello stato di emergenza di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008, citato in premessa, nel territorio della regione Lombardia/Lazio/Campania. (articolo 1, comma 1)
2) Per le esigenze derivanti dall'esecuzione delle iniziative da porre in essere ai sensi della presente ordinanza, il Commissario delegato si avvale di unità di personale civile e militare dipendente da Amministrazioni dello Stato e da enti pubblici territoriali e non territoriali, che sarà messo a disposizione, con oneri a proprio carico, da parte degli uffici di appartenenza entro dieci giorni dalla richiesta. (articolo 2, comma 3)
3) Per l'avvio dei primi interventi di cui alla presente ordinanza, è assegnato al Commissario delegato un primo stanziamento di euro 1.000.000,00, da trasferire su apposita contabilità speciale all'uopo istituita ed al medesimo intestata. (articolo 4, comma 1)
4) Agli oneri di cui al comma 1, pari ad euro 1.000.000,00 si provvede a carico del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (articolo 4, comma 2)
A prescindere dalla puntualità con cui il Presidente Berlusconi ha voluto celebrare la 38° Giornata Internazionale dei Rom e dei Sinti è da rilevare che con questa ordinanza si offre copertura al Ministro dell’Interno all’uso dei militari, come purtroppo sta succedendo a Roma nell’ennesimo censimento dopo la rimozione del Prefetto Mosca.
Inoltre si offre, seppur con limitati poteri, al Ministro dell’Interno la possibilità di agire attraverso procedure emergenziali che ad oggi hanno prodotto esclusivamente sgomberi a ripetizione e alla predisposizione di regolamenti razzisti per costringere alla disperazione poche migliaia di persone, in prevalenza Cittadini italiani. Si pensi ad esempio alle norme che prevedono la cacciata dal luogo di residenza dopo un tempo ben stabilito.
Dispiace anche di dover rilevare che il Presidente Berlusconi, con questa ordinanza, sia riuscito nell’intento di non rispettare nessuna delle raccomandazioni fatte in questi mesi da: ONU, Parlamento Europeo e Consiglio d’Europa. Come dire: errare è umano ma perseverare è diabolico. di Carlo Berini
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