giovedì 9 aprile 2009

Rom e Sinti, superiamo i campi ghetto

Ieri era la Giornata mondiale di Rom e Sinti per ricordare che l'8 aprile del 1971 a Londra i Rom e i Sinti di tutto il mondo si sono riuniti in un congresso mondiale ed è stato l'inizio di tante iniziative e di altri 7 congressi mondiali. La sala Protomoteca del Campidoglio, a Roma, ha ospitato la celebrazione di questa giornata facendo dialogare rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e delle comunità rom, per riflettere sulle condizioni in cui oggi, in Europa, ma soprattutto in Italia, vivono queste minoranze.
Dopo aver osservato due minuti di silenzio, in solidarietà alle vittime del terremoto in Abruzzo e per tutte le vittime del razzismo e della discriminazione, si è preso di petto il tema clou della giornata: la realtà dei campi nomadi in Italia è disumana e ghettizzante; non solo non vengono rispettati i diritti fondamentali dell'uomo ma non si permette una vera integrazione di queste minoranze nella società civile, anzi si esalta la percezione del rom come "diverso e pericoloso".
"In Italia non c'è un problema rom, ma una questione rom. Il problema è il razzismo - ha dichiarato Salvatore Bonadonna, ex assessore della Regione Lazio e presidente del Consiglio di Garanzia del PRC - Ad esempio nel nostro Paese ci sono e ci sono sempre state leggi che prevedono il diritto alla casa per tutti. E invece noi abbiamo la segregazione nei campi nomadi che, inevitabilmente, favorisce la delinquenza sia nella popolazione italiana, sia in quella rom. La vera battaglia che dobbiamo portare avanti è quella per la cittadinanza".
La proposta che arriva da più voci che hanno parlato a nome della comunità rom è quella di costruire case popolari per quelli che ora vivono nei campi nomadi, oppure riabilitare vecchi edifici, terreni dismessi o appartamenti che sono semplicemente vuoti.
"Oggi siamo qui tutti insieme per un obiettivo comune - ha spiegato Anna Pizzo, Consigliere regionale della Regione Lazio - quello di superare gli stereotipi, soprattutto in questa fase storica che vede i rom al gradino più basso della società. Questa è una vera e propria emergenza. Fino a qualche anno fa - ha ricordato il Consigliere regionale - tutte le decisioni che riguardavano i rom venivano prese sempre sotto la scusa del provvisorio. Ma questo ha portato alla creazione di veri luoghi di detenzione definitiva e quando è venuta meno anche questa falsa coscienza del provvisorio si è avviata la catastrofe: è venuta fuori un'attitudine della politica, che poi si è radicata negli italiani, a considerare il rom come un nomade da mandare via".
"Io ho fatto un mio censimento - ha detto Anna Pizzo - ed ho constatato che la situazione di questi campi è emergenziale. Da consigliera regionale credo che si possa fare una legge che equipara i piccoli terreni a riscatto per far si che chi non vuole far domanda per la casa popolare possa investire su questi terreni".
Dalla Giornata di oggi dunque è emersa la convinzione, da parte delle associazioni che lavorano per l'integrazione delle comunità rom e da parte delle istituzioni, che i campi nomadi non siano il modo giusto per accogliere queste minoranze, ma solo un modo per segregarle ancora di più e alimentare la paura nella popolazione italiana.
Help Consumatori ha chiesto un parere su questa giornata ad Alexian Santino Spinelli (in foto), che è stato uno degli organizzatori di questo evento ed è il Presidente dell'associazione nazionale Thèm Romanò.

"Oggi siamo qui per celebrare questa giornata, ma anche per fare una riflessione sulla situazione dei rom di oggi che sono ancora vittime dei campi nomadi pur non essendo nomadi. In realtà la loro mobilità è stata sempre coatta, i rom sono stati sempre costretti a scappare per cause tragiche; ad esempio sono arrivati dalla guerra della Jugoslavia e vivono in condizioni disumane in questi campi. I campi nomadi sono una forma orrenda di segregazione razziale indegna di un paese civile. Si chiama apartheid in altre parti del mondo, in Italia si fa passare come espressione culturale. In realtà le persone che vivono nei campi nomadi sono private dei loro diritti fondamentali, contravvenendo alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, alla Costituzione italiana e alle varie direttive internazionali. Noi dobbiamo liberare queste persone da questa emarginazione che poi porta inevitabilmente degli effetti devastanti dal punto di vista sociale. L'errore del singolo viene portato come modello, da cui deriva la condanna di tutte le comunità rom. Questo è assurdo perché è la persona singola che si comporta male ed è inutile mettere in evidenza la comunità di appartenenza perché i crimini non hanno un'etichetta etnica. Questa giornata quindi vuole proporre un percorso nuovo per arrivare insieme ad una giusta integrazione. Noi siamo una ricchezza importante che non viene ancora riconosciuta anche se siamo presenti in Italia da oltre 6 secoli. Il 70% dei rom vivono nelle case, ma questo mondo non viene rappresentato, è sempre il reietto che viene proposto all'opinione pubblica che quindi non è portata ad esprimere solidarietà verso il popolo rom". di Antonella Giordano

9 commenti:

Hidden Side ha detto...

:-)

Foto mia!

Hidden Side ha detto...

http://www.flickr.com/photos/hidden_vice/2653550673/

u velto ha detto...

foto bellissima, sei un grande fotografo che "saccheggiamo" sempre con piacere...

Anonimo ha detto...

"saccheggiamo" sempre con piacere...
Risparmio commenti

u velto ha detto...

ciao Anonimo, la foto è condivisa. per accertartene puoi semplicemente cliccare sulla stessa foto.

Hidden Side ha detto...

Anonimo:
... premesso che la foto è mia ed è pubblicata in creative commons su flickr ...

Ti faccio presente quanto segue:
* non ci può essere utilizzo da me più gradito della foto che quello fatto da sucardrom
* è per me una gioia e motivo d'orgoglio il "saccheggio" da parte di siti amici di tutto il mio materiale
* quando fotografo persone, anche pubbliche come Santino Spinelli, è chiarissimo che il loro diritto all'immagine prevale sul mio diritto alla proprietà intellettuale sulla foto;
nel caso specifico credo che Santino, che ha tanto fatto per la causa ROM, non possa che essere felice della pubblicazione.
Come fotografo dilettante mi basta aver dato un dignitoso contributo qualitativo con il mio prodotto documentario.

La cazzata che scrivi ... ed il tuo "risparmiarti i commenti" mette esclusivamente in luce da tua pochezza morale ed intellettuale.

In psicologia si definisce "carattere anale" l'atteggiamento mentale che preclude alla disponibilità verso l'altro, alla generosità, alla disponibilità, al voler fare insieme.

Personalmente io credo alla "economia del dono", al fare insieme, alla generosità come motore sociale ... col tuo commento invece dai prova, nel tuo egoismo, della tua inconsistenza etico/sociale.

Infine ti dico che nessuno ti da diritto di parlare su una cooperazione intellettuale spontanea in cui tu non hai messo una briciola di tuo.

L'unico LADRO, di attenzione, di diritti, di morale, in questo caso .. SEI TU ... nel tuo ignorante e stupido ANONIMATO.

Daniela De Rentiis ha detto...

Caro Hidden Side, la foto piace tanto anche a me. Toglimi una curiosità: l'hai scattata a Piazza Navona l'8 luglio scorso? Se si ne hai delle altre? mi piacerebbe vederle!
Sastipé ta Baxt!!

Daniela

Daniela De Rentiis ha detto...

Ho appena visto alcuni dei tuoi album ed ho scoperto che sei l'autore delle foto alla mamma di Santino. Ancora complimenti! Veramente un bellissimo scatto quello in BN, noi ce lo siamo salvato sul computer.
Credo di averlo messo anche tra gli album fotografici dell'evento dell'8 giugno.
Visto che sei di Roma forse ti interesserà sapere che santino suonerà lì il 18 aprile in piazza dei tribuni al 10° Municipio in occasione della Q44.
Daniela

Hidden Side ha detto...

Cara Daniela, si la foto di Santina è di piazza Navona, e sono l'autore della foto della madre di Santino.
http://www.flickr.com/photos/hidden_vice/2562760382/
E' una foto quella di cui sono molto orgoglioso, il merito è tutto della signora Spinelli che è una bellissima figura.
Nell'album che hai visto c'è anche una foto della sorella di Santino insieme a Dacia Valent.

Tra l'altro la foto della madre di Santino sarà esposta in questa mostra: Zingari d'Italia - Flickr, fotografia spontanea, reportage indipendente che si terrà a Treviso, (alla faccia di Gentilini) da venerdì 17 aprile a sabato 23 maggio 2009.

Cercherò di venire al concerto.