ERRC, OsservAzione e l'Open Society Institute hanno inviato un rapporto alla Commissione europea denunciando le gravi violazioni che il Governo italiano sta perpetrando dal maggio 2008 contro le popolazioni sinte e rom.
Nel comunicato stampa congiunto si legge che l’Italia con il pretesto di censire per motivi umanitari i Sinti e i Rom ha di fatto violato i diritti fondamentali di questi Cittadini italiani, europei ed extracomunitari, sanciti dalla legislazione europea.
Sono state inviate al Commissario Spidla e al Presidente Barrot delle lettere per chiedere che l’Unione europea avvii una procedure di infrazione contro l’Italia per le violazioni alle direttive europee sul contrasto alle discriminazioni razziali e alla protezione dei dati personali.
In undici mesi dalla la dichiarazione di emergenza in Lombardia, Lazio e Campania, il Governo italiano ha concentrato la sua azione esclusivamente su azioni di schedatura delle popolazioni sinte e rom.
Il governo italiano ha costantemente affermato che nessun database è stato creato e che il censimento è stato effettuato in conformità con le norme nazionali e internazionali leggi e regolamenti riguardanti la protezione della vita privata.
Ma il rapporto che ERRC, OsservAzione (in foto il presidente Piero Colacicchi) e l'Open Society Institute presentano alla Commissione europea illustra nel dettaglio le continue e ripetute violazioni delle norme comunitarie, accompagnate da minacce, intimidazioni e altre forme di coercizione. Leggi: il rapporto, la lettera al Commissario Spidla e la lettera al Presidente Barrot.
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