Sono stati sfrattati questa mattina, da un’abitazione di via Asia, con tanto di pargoli al seguito. ‘Abusivi’ di certo, anche se qualcosa nella loro storia non quadra.
Si tratta di un ragazzo rom italiano, Santuccio Di Rosa e della compagna di 25 anni, di Termoli, in stato interessante da pochi giorni e già madre di tre bambini di 2 e 4 anni e di sette mesi. Vivevano da due anni nella casa di via Asia che avevano provveduto ad arredare ed imbiancare con cura. Entrambi disoccupati, ma con tre bocche da sfamare.
“Abbiamo sempre pagato le spese condominiali, la pulizia del giardino- ha affermato Di Rosa- ora perché si comportano così? Dove ce ne andiamo adesso? Uno dei miei figli ha la bronchite, mia moglie è in attesa e stamattina ha avuto degli attacchi di panico, alla vista di polizia, carabinieri ed ufficiale giudiziario. Ci era stata assegnata una casa dal comune, ma poi inspiegabilmente ci è stata tolta. Hanno detto che abbiamo rinunciato, ma non è vero!”.
La questione, in realtà, è stata poi spiegata meglio dall’avvocato della coppia, Luigi Occhionero. Dopo l’assegnazione, al comune risulta pervenuta una lettera dallo Iacp, che però non l’ha mai redatta, in cui è attestato che la coppia aveva rinunciato all’alloggio. “Ma non è possibile, perché i ragazzi ne hanno bisogno!- ha dichiarato l’avvocato- sul documento non c’è la data, si parla di figli adolescenziali quando il bambino più grande ha soli 4 anni e la firma è falsa!”.
In effetti, è attiva per questa storia della lettera, anche una denuncia contro ignoti. Non solo. In allegato alla missiva, manca anche il documento con cui lo Iacp ha revocato l’alloggio. “La situazione va risolta- ha continuato l’avvocato Occhionero- possono essere anche gitani, ma il comune deve farsi carico dei loro problemi!”.
E mentre nello spiazzale del condominio di via Asia Santuccio Di Rosa era in compagnia del padre e della sorella accorsi subito in zona, nell’abitazione si stava già facendo l’inventario. E tra le proteste per lo sfratto e per la noncuranza dell’amministrazione comunale, è partito il via vai dalle scalinate della casa alla macchina parcheggiata davanti alle abitazioni popolari con buste e buste di vestiti, suppellettili ed oggetti per la casa. di Maria Ciarlitto
2 commenti:
bah...gli sfratti sono veramente dolorosi. in bocca al lupo!
Non comprendo alcune cose, non capisco se erano abusivi...e se si a chi pagavano spese condominiali & C.?
Non capisco inoltre perchè toglierli da una sistemazione se poi era loro stata assegnata un altro alloggio.
Infine non capisco come possano essere "ignoti" gli eventuali (restano tali fino a prova contraria) falsificatori di documenti, immagino che tali documenti siano stati firmati in presenza di qualcuno dello IACP...e quindi ignoti ma mica tanto!
Mi auguro che questa situazione si possa risolvere al meglio e al + presto, è triste non aiutare chi vuole farcela.
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