giovedì 11 giugno 2009

Como, sequestro e violenza privata: nei guai due vigili urbani

Due agenti della polizia locale di Como sono finiti sotto inchiesta con l’accusa di sequestro di persona e violenza privata per aver fermato una donna rumena - fermata sulla base dell’ordinanza contro l’accattonaggio firmata lo scorso autunno dal sindaco Bruni - averla caricata sull’auto di servizio e averla abbandonata in pieno inverno, con una temperatura sotto zero e tra la neve in cima a Civiglio.
Non prima di averle fatto togliere le scarpe e averle gettate in un dirupo, ovviamente innevato. L’episodio incriminato risale al 3 gennaio, due giorni dopo l’ennesima nevicata di un inverno tra i più rigidi e imbiancati che Como ricordi.
La donna, una ultrasessantenne frequentatrice abituale degli incroci semaforici della convalle, dopo essere stata abbandonata in "altura" ha dovuto far rientro in città a piedi.
L’inchiesta ha preso il via solo alcuni mesi dopo, pare in seguito a una relazione di servizio che uno dei due componenti della pattuglia incriminata ha consegnato al comandante. L’estensore della relazione di servizio, nei giorni scorsi, è stato interrogato dal magistrato titolare del fascicolo alla presenza del suo avvocato e avrebbe di fatto confermato l'episodio. da La Provincia di Como

11 commenti:

xpisp ha detto...

sospensione o perdita del lavoro.
Fermezza in ogni senso, chi deve far rispettare le leggi deve essere il primo a farlo.
Queste persone non solo hanno "interpretato" a modo loro la legge, ma hanno anche abusato del loro potere.
Evidentemente non sono in grado di gestire tale responsabilità!
Vanno licenziati!

Carlo Berini ha detto...

ciao Xpsip, io non sarei così duro. dovranno pagare il loro debito con la giustizia e il Comune di Como dovrà offrire un risarcimento alla signora per quello che ha subito, magari dandogli la casa e vista l'età una piccola pensione. questo si che è fondamentale.
la posizione dei due agenti di Polizia locale è diversa, tant'è che uno di loro ha fatto rapporto.
inoltre, non penso che lasciando le loro famiglie senza reddito sia una soluzione, certo non devono più svolgere la mansione di agenti di Polizia Locale. potrebbero essere spostati in un altro settore del Comune di Como.

xpisp ha detto...

Ciao Carlo,
se un politico ruba o, sfruttando la sua posizione, infrange la legge tutti chiedono che non possa + svolgere il medesimo lavoro.
Quello che hanno fatto questi "signori" è disgustoso!
Hanno abusato del loro potere per "Torturare" una persona, fino al prenderla e allontanarla... poteva starci un richiamo per eccesso di "zelo" ma quando ti appropri delle scarpe e le getti via in una condizione meteorologica difficile, secondo me, è tortura.
Se questa persona avesse preso una polmonite e fosse morta?
Se le si fossero congelati i piedi
Un pubblico ufficiale deve essere d'esempio, questi non lo sono stati.
Quello che poi dici tu irrigidisce ancora di + la mia posizione, il comune deve pagare?
Se il comune, in quanto responsabile delle azioni di questi signori, deve pure risarcire questa signora(giustamente) a maggior ragione questi signori devono avere una punizione esemplare, non sarebbe male se il comune si rivalesse su di loro.
Questa non è una leggerezza, è un errore voluto.
Il fatto che uno abbia fatto rapporto è una grossa attenuante, non lo metto in dubbio, tardivo come intervento ma sicuramente attenua la posizione.
Resto comunque sulla posizione di reazione dura, non si può invocare la fermezza solo per gli altri, i rappresentanti della legge se infrangono la legge la tradiscono 2 volte, quindi devono essere puniti più severamente.

xpisp ha detto...

aggiungo, come nell'altro articolo segnalavo il "privilegio" di occupare un alloggio/spazio pubblico che và perso in caso di comportamento illegale, a maggior ragione il privilegio di avere un lavoro pubblico(e sul fatto che sia un privilegio non credo ci siano dubbi)deve avere come contropartita la richiesta di una maggiore intransigenza.

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente in sintonia con quanto detto dal signor Berini in merito ai due agenti di polizia municipale di Como, che hanno lasciato la donna rom in mezzo alla neve. E' brutto che le colpe dei padri ricadano sui figli! Il licenziamento certo non giova alla stabilità di un'intera famiglia.
Vorrei che tutti coloro che si occupano dei Rom fossero ragionevoli come Carlo Berini! Purtroppo non sempre è così. Qualche tempo fa ho assistito al seminario di un giovane ricercatore toscano, che da anni scrive sul porrajmos dei rom in epoca nazista. Il dottore spesso lamantava il fatto che le donne rom, colte a rubare, vengono perquisite da poliziotti uomini.E' un oltraggio alla dignità della donna. Questo è vero! Il dottore ha però di lì a poco mandato in pasto a ispettori di polizia una sua connazionale, che dopo averlo oltraggiato, gli aveva umilmente chiesto scusa. Sono però occorsi 11 lunghi mesi prima che il dottore rimettesse la querela. Anche le donne italiane hanno una dgnità!

Hidden Side ha detto...

aggiornamento

xpisp ha detto...

Caro Anonimo,
vorrei prima di tutto èrecisare che non sono certo io uno che si occupa di rom(non voglio che mi siano dati meriti che non ho) ma mi limito a leggere con molto interesse questo spazio per vedere il mondo da una finestra che non mi appartiene.
Il fatto che da eventuali, giusti, provvedimenti disciplinari ci vadano di mezzo le famiglie di queste due "persone", scusa ma è un problema che dovevano porsi i due interessati.
Quando un ubriaco ammazza qualcuno, quando un lavoratore muore x' il datore di lavoro è negligente, quando un medico sbaglia per negligenza grave nessuno si preoccupa degli effetti che questo avrà sulla famiglia del colpevole.
Come mai ora ci si preoccupa di questo?
Se si pretende che le regole vengano rispettate, sia da cittadini italiani che extracomunitari, a maggior ragione da chi queste leggi le deve far rispettare.
Il fatto di avere una famiglia non DEVE essere una scusante per consentire certi comportamenti.
Erano 2 adulti, due pubblici ufficiali, come si può pensare di pretendere il rispetto se non li si punisce in maniera adeguata?
Secondo me questo non può essere il loro lavoro, non si sono dimostrati in grado di fare un lavoro che necessita il rispetto.

Hidden Side ha detto...

L'argomento sulla responsabilità dei due vigili mi sembra di lana caprina, hanno sbagliato che paghino, c'è poco da disquisire.

Ma conviene riflettere sul perché due persone adulte, con famiglia, si mettano a rischio di fare una simile idiota e crudele bravata.

Poiché non credo che siano dei pazzi a lasciarsi andare ad un comportamento per loro rischioso c'è da pensare che abbiano agito nella speranza, se non nella certezza dell'impunità.

Poiché non credo all'atto estemporaneo dovuto ad una mattana ritengo che ci sia stato un comportamento in continuità, magari con un picco eccesso in più, su comportamenti "consueti", abituali, giustificati.

All'abnorme si arriva per piccoli passi, con un processo evolutivo, ci si mitridatizza al male.

Nella recente visita di Alemanno ai campi di sterminio il sindaco ha detto "questo è il male assoluto"; Pacifici ha detto nel suo discorso ... invece no ... questo è il risultato della banalità del male; alla Shoah si è arrivati per piccoli passi banali, abituandosi tutti a girare la testa dall'altra parte.

Questi due vigili sono l'espressione di un pensiero sociale che monta giorno dopo giorno, con le chiacchiere da condominio, l'insofferenza di chi sta al semaforo infastidito da quel bicchiere di carta e dalla litania della mendicante, nei comizi di Gentilini, con il Cattivismo di Maroni, con le leggi crudeli con gli ultimi ed indulgenti per i potenti ...

Dei due vigili non vale nemmeno parlare ... della società in cui la loro mentalità è cresciuta invece bisogna parlare ... perché non succeda più ...

Anonimo ha detto...

Caro xpisp

concordo con te nel ritenere crudele il gesto compiuto dai due agenti di polizia municipale di Como. Hai ragione, sono due adulti e pubblici ufficiali, che hanno abusato della loro mansione. Io non potrei mai fare una cosa del genere, tanto più che lavoro con persone provenienti da altri Paesi.
Purtroppo sarebbe necessario, prima ancora di punire i colpevoli, abbattere quelle barriere mentali che portano a vedere i Rom come ladri, truffatori, sporchi. Io conosco di riflesso e solo in parte il mondo rom, per motivi di studio, che mi hanno portata ad accostarmi ai loro usi, costumi,tradizioni.
Per gli agenti di polizia municipale di Como magari ci vorrebbe una sospensione temporanea dal servizio. In caso di recidiva, magari licenzarli, non credi? Ritengo, tuttavia, che sul mondo rom ci sia ancora molto da scoprire. Io, ad esempio, ignoravo che circa 1 milione e mezzo di Rom fossero morti nel campo di concentramento di Auschwitz, a causa, stando ai nazisti, di un gene errabondo, che li predisponeva per natura al nomadismo. Queste sono cose assurde! Purtroppo, e ne parlo per esperienza personale, c'è un velato buonismo dietro questi studi per i Rom. Si tratta di un filone di ricerca poco coltivato in Italia, e mi dispiace ribadirlo, c'è chi lo segue per acquisire notorietà e uscire dall'anonimato! Non vado oltre perchè sarei ripetitiva e questo non mi piace.

xpisp ha detto...

Purtroppo l'arroganza di chi porta la divisa non è un caso isolato o relativo solo alla discriminazione.
Credere che questo sia un gesto discriminatorio non è sbagliato ma potrebbe essere un abbaglio.
Troppo spesso ho visto chi crede di avere potere( e non un uniforme che dà + doveri che potere) non è capace di gestirlo e ne abusa.
Sulla punizione torno a ripetere, il fatto è grave e poteva avere conseguenze ben + gravi, ritengo che sia ora di dimostrare che il fatto di essere dipendenti pubblici non esenti chi sbaglia gravemente a pagare un conto salato, conto che se fosse presentato o ad un dipendente privato o ad un datore di lavoro avrebbe sicuramente conseguenze molto dure.
Il fatto che la vittima sia una rom non deve influenzare in nessun modo la punizione da attuare(nè in un senso nè nell'altro), un essere umano non deve essere trattato con cattiveria, la legge va fatta rispettare, ma nei termini previsti dalla legge, chi abusa del potere per offendere, sminuire, ecc una persona non merita di ricoprire l'incarico che svolge(queste cose possono accadere anche ad un semplice sportello).
Non credo che la società approvi un simile comportamento, magari non apprezza di trovarsi tutti i giorni la signora al semaforo,ma dubito fortemente che ci siano persone che siano felici del comportamento di queste due persone(qualche cretino di sicuro ci sarà... ma nel mondo esistono pure loro e dobbiamo accogliere pure loro!)

Hidden Side ha detto...

Milano Finanza