Quattrocentomila euro da investire in campagne di sensibilizzazione sul territorio nazionale, attività formativa agli operatori della pubblica amministrazione di varie Regioni italiane e iniziative finalizzate alla costituzione di reti territoriali per il contrasto delle diverse forme di discriminazione. E' quanto previsto dal progetto "Diversità come Valore" predisposto dall'Unar, Ufficio antidiscriminazioni razziali, con l'adesione al programma "Progress" della Commissione europea.
"Lo scorso 15 maggio è stata costituita presso il Dipartimento per le Pari Opportunità una cabina di regia con le associazioni più rappresentative nei diversi ambiti della discriminazione", annuncia il neo-direttore generale dell'Unar, Massimiliano Monnanni.
Contemporaneamente, annuncia Monnanni, "è stato reso operativo il primo accordo inter-istituzionale per la creazione di una rete regionale dei centri anti-discriminazione in Emilia Romagna, che verrà sottoscritto entro il mese di giugno". Soprattutto le Regioni del Sud, invece, sono interessate alla costruzione di una "banca dati dei fenomeni di discriminazione" e alla mappatura delle attività e dei servizi istituiti dagli enti locali. Per attuare queste azioni sono stati resi operativi per il 2009 circa 2 milioni di euro a valere sul Fondo Sociale Europeo 2007-2013.
"Da diverso tempo, e ancora oggi", conclude il direttore generale,"l'Unar assicura un valido e costante apporto in materia di prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione per orientamento sessuale, religione e disabilità".
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