
"Artisti di strada ed esercenti dello spettacolo viaggiante infatti - proseguono nella nota - rappresentano da moltissimi anni nel nostro Paese un vero e proprio patrimonio culturale spesso sottovalutato ed abbandonato a se stesso dalle Istituzioni locali. Nonostante infatti esista da più di quarant'anni una legge nazionale su questa tematica, gli artisti di strada, i giostrai e gli animatori dei parchi divertimento itineranti sono stati spesso costretti per svolgere le proprie attività ad elemosinate licenze, concessioni di spazi ed un pieno riconoscimento della loro funzione sociale e ricreativa".
"Negli ultimi tempi inoltre si sta correndo il rischio che questo insieme di attività che hanno costituito per molti anni, per bambini e non, un'importante via d'accesso al divertimento e alla socializzazione nelle nostre città, subiscano una progressiva ma inesorabile sparizione. In particolare - sottolineano Mariani e Battaglia - sono le comunità Rom e Sinti, tradizionalmente protagonisti e diffusori di questo genere di attività, a pagarne le conseguenze".
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