mercoledì 22 luglio 2009

Brescia, “sposa bambina”: condannati marito e suoceri

Si è concluso, in Tribunale a Brescia, con tre condanne, il processo per la vicenda della 'sposa bambina', la ragazzina rom kossovara di 13 anni che nel luglio scorso ha partorito una figlia, dopo essere unita, dodicenne, in matrimonio con un ragazzo kosovaro ventenne. Il giovane è stato condannato a 5 anni e 4 mesi per violenza sessuale. I suoi genitori sono stati condannati a 6 anni per violenza sessuale e riduzione in schiavitù. La bambina nata dal matrimonio ha un anno.
La sentenza, sottolinea l'avvocato Trammacco "sotto il profilo sanzionatorio è un po’ pesante anche se minore rispetto alle richieste iniziali che erano di 8 anni". La denuncia, spiega l'avvocato "era scattata quando, una volta in ospedale per partorire, le assistenti scoprivano la giovane età della partoriente e quindi era dovuta".
In base, infatti, all'articolo 609 del Codice Penale, scatta la denuncia contro "chiunque -recita l'articolo- compia atti sessuali con persona che al momento dei fatti non abbia compiuto i 14 anni". "Va però detto -sottolinea l'avvocato- che da parte del giovane, di fatto, non c'è stata nessuna violenza, come la si intende solitamente”.
"Per il secondo capo d'imputazione, quello relativo alla riduzione in schiavitù -spiega il difensore della famiglia- è probabile che ricorreremo in appello perchè la giovane viveva, all'interno del nucleo famigliare, una vita normale, senza costrizioni di sorta".

11 commenti:

Anonimo ha detto...

dovevano dargli 20 anni.Abitano vicino a me e sono a casa oggi tranquilli.Se è giustizia questa!!!

Anonimo ha detto...

La sentenza emessa nei riguardi del Rom ventenne, che ha avuto dalla giovanissima ragazza una bambina, mi sembra decisamente eccessiva. In fondo, benchè minore degli anni 18, non ha subito violenza, in quanto, presumo, consenziente a rapporti sessuali, che l'hanno, poi, portata a generare una bambina. Certo, pur non entrando in merito a questioni culturali, penso che i genitori di entrambi i giovani non abbiano avuto buon senso.
Come può una bambina essere consapevole delle sue responsabilità di madre? La maternità è una scelta importante nella vita di una donna e deve essere, per quanto possibile, libera da condizionamenti esterni, soprattutto familiari.
Comunque mi è capitato diverse volte di vedere camminare per le strade Rom,pocopiù che bambine, con neonati tra le braccia. Noi donne italiane prima di avere figli spesso cerchiamo prima di affermarci in campo professionale. Cambia forse, da una cultura all'altra, la scala gerarchia dei valori cui si crede.

Anonimo ha detto...

potrà cambiare sicuramente la gerarchia dei valori(cosa di cui dubito, semplicemente in un caso prima si pensa come mantenere una creatura mentre nell'altra ci si affida al destino, probabilmnete il giusto è nel mezzo) ma una bambina di 12 anni come può essere consenziente?
Anche il pedofilo convince il minore di turno, sono rari i casi di violenza gratuita, di solito c'è un lavoro dietro che porta il minore a concedersi lasciando poi strascichi gravi proprio perchè uno si sente sporco per aver "concesso" un permesso che non andava concesso.
Se invece di un rom stessimo parlando di un cittadino italiano qualsiasi si parlerebbe di pedofilia, di devianze mentali e si chiederebbero pene molto + alte, dopo l'assassino romeno che ha ucciso con la macchina un'altra pena lieve che dimostra l'inconsistenza delle teorie dell'accanimento contro i "diversi"

Carlo Berini ha detto...

la questione è complessa anche perchè in molte comunità rom ma anche sinte l'aspettativa di vita è bassa (50/60 anni). di consegueza alcuni ragazzi si sposano anche a 15/16 anni.
sconcerta comunque l'età della bambina, perchè è inamissibile che a quell'età si possa pensare ad un matrimonio e ad una maternità. sconcerta ancora di più in relazione all'età del ragazzo, perchè otto anni di differenza sono di solito un abisso a quell'età. se il ragazzo aveva quattordici anni la questione sarebbe stata diversa. ma le questioni da porre sarebbero comunque molteplici.
questo è un caso limite che però dovrebbe far riflettere le assocazioni e i leader sinti e rom.

Anonimo ha detto...

Penso che parlare di pedofilia sia non eccessivo, ma fuori luogo.
Qui non ci sono in ballo atti persecutori e persuasivi nei riguardi di una minore, ma scelte molto discutibili fatte dalle famiglie dei due giovanissimi Rom.
Nessuna ragazza, che magari sino a qualche mese prima ha giocato con le bambole, penserebbe a 12 anni di diventare madre. Chiaramente, nel momento in cui le famiglie mediano le decisioni di due giovani, riconoscendo e approvando un rapporto e legame di questo tipo, la gravidanza rientra nel novero dei "doveri conuigali" di una donna nei riguardi del suo compagno. Come ha giustamente rilevato dal signor Berini la disparità di anni tra i due è eccessiva. Lui è già un uomo, lei
solo una bambina, che si è ritrovata da un giorno all'altro con un figlio tra le braccia, senza aver la minima cognizione, data l'età, di come si cresca.
Ritengo, tuttavia, che un certo retaggio culturale giochi un ruolo-cardine nei casi delle mamme-bambine. Prestando servizio come docente mi imbatto spesso in donne diventate madri alla soglia dei 40 anni, in quanto, ultimati gli studi, hanno voluto trovare un'occupazione quanto più rispondente al titolo culturale posseduto.
Un tempo, quando in Italia molte donne non studiavano, l'età in cui diventavano madri era di 20-25 anni.
La scala dei valori è, dunque, a mio avviso, mutata nel tempo.

xpisp ha detto...

in effeti tra 20/25 anni e 12 anni ...siamo li...o sbaglio?
Caro Anonimo...se potevo essere parzialmente concorde che non si può parlare di pedofilia(anche se ... onestamente se un fatto simile fosse stato commesso da un gagè sarebbe stata definita tale, oltre a far rilevare che MAI sarebbe stato celebrato tale matrimonio in chiaro contrasto con quelle cose definite leggi di questo paese) sull'ultimo pezzo ... assolutamente no.
Madri a 12 anni non esiste proprio, nel 3° mondo forse (ma già lì è un'eccezione nonostante le prospettive di vita siano sicuramente inferiori),vorrei ricordarle che nel caso di Napoli dello scorso anno in questo spazio veniva definita(li le prospettive di vita, la cultura e le tradizioni se le erano dimenticate) "BAMBINA" la ragazza di 16 anni poi condannata per il rapimento di un bambino.
Se a 12 anni fosse rimasta gravida perchè mentre giocava con l'amichetto scopriva troppo presto nuovi giochi... era un discorso, ma qui siamo di fronte a persone che vivono in un paese e se ne "fottono" delle leggi di questo paese.
I genitori sono i veri e unici colpevoli e, secondo me, non hanno NESSUNA scusante.

Anonimo ha detto...

Caro xpisp penso che lei abbia male interpretato il mio intervento. Anch'io, come già ribadito, ritengo che alla base di quanto accaduto ci siano scelte molto discutibili e dissennate dei familiari dei due Rom. Come è possibile favorire l'unione tra una dodicenne e un ventenne?
E' però vero che i due giovani, convolati a nozze, hanno consolidato la loro unione anche carnalmente. Non usando, presumo, contraccettivi la giovanissima rom è andata naturalmente incontro a una gravidanza. Stava alla madre fare in modo che sua figlia, così piccola, non rimanesse incinta subito. Il marito, scusate l'ardire di queste parole, non poteva certo intrattenere un rapporto platonico con la sua compagna. Definire, malgrado tutto, "colpevoli" i familiari dei ragazzi, è, a mio avviso, sbagliato. Permeati e cresciuti con valori diversi dai nostri, con tutta probabilità non vedono niente di male in quanto accaduto, anzi, forse, rimarrebbero sconcertati dai nostri commenti, ritendoli frutto di stereotipi culturali.

Anonimo ha detto...

Un uomo si unisce ad una donna e fanno una cosa sola. Un uomo, una donna. Uomo, donna. Ditemi voi se si può essere donne a quell'età.

Ambrogio.

Anonimo ha detto...

Credo che abbattere le barriere mentali sia un'aurdua impresa.
Indubbiamente una dodicenne non è certo una donna. Se però provassimo a prendere un pò le distanze dai nostri valori culturali, forse riusciremmo a essere più tolleranti e ad accettare tante cose, che in un primo momento ci sembrano assurde e lontane dalla nostra mentalità anni luce.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo... perchè invocare la legge quando uno straniero uccide la figlia che non segue i suoi insegnamenti?
in fondo dobbiamo solo abbattere le barriere mentali.
Cosa ne dici se domani tutte le ragazzine rom di 11 12 anni vengono impiegate in qualche lavoro? troveresti da ridire dicendo che è una discriminazione O ABBATTERESTI LE BARRIERE MENTALI?
Possiamo trovare tutte le giustificazioni che vogliamo ma nessuna risulterà efficace.
siamo in un paese con una sua legislazione, se non è gradita... quella è la porta.
Altrimenti non ci si deve indignare se si vuol far rispettare le leggi di tale paese.
Cosa ancora + strana è pensare quante volte venga indicato il tempo(lungo) da cui queste persone vivono in questo paese, altro elemento che nega con ancora + forza le giustificazioni che presunte barriere mentali offrirebbero.
Diciamo che è un caso isolato, diciamo che queste persone non sono state all'altezza del loro compito di genitore ma non troviamo giustificazioni culturali inesistenti

Anonimo ha detto...

Caro anonimo delle 19,44. Io spero che i giovani e le giovani rom e sinti che si mettono insieme vivano anni di felicità insieme benedetti dal Signore, però dovrai ammettere pure tu che per mettersi insieme bisogna conoscersi bene, molto bene. Non si può fare un passo così importante, forse il passo più importante della propria vita, come un terno al lotto, sperando che vada bene. Bisogna conoscersi nel gruppo degli amici, poi bisogna frequentarsi un po' per capire se i caratteri vanno d'accordo, poi si comincia a stare insieme un po' di più per vedere come le persone reagiscono nelle varie situazioni della vita, poi ci si fidanza e comunque se si vede che non si è fatti l'uno per l'altra ci si lascia e si cerca una persona più consona alle proprie aspettative; queste cose bisogna farle prima di mettersi insieme per sempre. Ma tu lo sai che è difficile conoscere che cosa ci si aspetti dal matrimonio perfino dopo tanti anni di fidanzamento? Figurati in questi fidanzamenti lampo quante sono le aspettative che i due giovani o addirittura giavanissimi vedranno disattese! Figurati poi quando il matrimonio viene fatto saltando gli stadi di sviluppo di una persona, passando dalla pubertà all'essere donna. Roba da non credere!

Ambrogio.