Egregio Signor Presidente, sono un esponente delle minoranze sinte italiane. Sono anche un Ministro di Culto della Missione Evangelica Zigana (MEZ), riconosciuta dallo Stato italiano attraverso le Assemblee di Dio in Italia (ADI).
In questi mesi tantissime sono state le persone (politici, giornalisti, esponenti della società civile) che hanno parlato e discusso sulla cosiddetta questione “nomadi” ma nessun Sinto ha potuto ancora oggi parlarle direttamente per esprimere le proprie opinioni.
Io collaboro con le associazioni “Sinti Italiani” per cercare di rendere protagonisti gli stessi sinti, troppe volte senza voce in Italia. Noi Sinti siamo in Italia da seicento anni ma ancora oggi non siamo riconosciuti come minoranza storica linguistica e pertanto non beneficiamo dei diritti fondamentali, come ogni minoranza.
La MEZ oltre alla sua missione evangelica, svolge un’azione sociale di recupero dei Sinti italiani e dello spettacolo viaggiante ed è per questo che Le scrivo chiedendo un incontro per spiegare le problematiche che ogni giorno vivo come pastore e come Sinto italiano.
Non solo dei problemi vorrei parlarle ma soprattutto di soluzioni che abbiamo già sperimentato, in tante Città italiane. La MEZ nasce in Italia intorno agli anni 80 e deve la propria esistenza al risveglio francese avvenuto nel 1948. Oggi la MEZ, associata alle Assemblee di Dio in Italia (A.D.I.) conta oggi circa duemila aderenti, in maggior parte Sinti italiani. Attualmente i pastori consacrati sono quaranta; sei di essi svolgono attività missionaria in alcuni paesi dell’Europa dell’Est (Slovenia, Serbia, Slovacchia, Ungheria e Romania) allo scopo di evangelizzare le comunità Rom e Sinti di quelle regioni. Vi sono inoltre dei candidati al Ministerio di Pastorato. La Missione è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (O.N.L.U.S.).In primavera ed estate la Missione organizza Convegni religiosi in tutta l’Italia, riunendo tutti i convertiti all’Evangelo e tutte le persone che si stanno avvicinando alla Parola del Signore. Nel periodo autunnale ed invernale i pastori sono inviati nelle diverse Comunità sinte, garantendo regolari servizi di culto.
La Missione, oltre al suo scopo religioso e spirituale, svolge un’azione di aiuto e recupero sociale di tutte le persone che si trovano in difficoltà esistenziale. I pastori assistono spiritualmente e socialmente gli ammalati e le loro famiglie anche attraverso le offerte dei convertiti.
La Missione svolge campagne di evangelizzazione, attività didattiche per i bambini, consulenze individuali e di coppia, incontri di carattere spirituale, distribuzione gratuita della letteratura cristiana, produzione di materiale audio e video ecc...
Lo scopo della missione è quello di raggiungere in particolare le popolazioni sinte e rom ma offre il messaggio evangelico anche a tutte le persone che si vogliono avvicinare al Signore senza distinzione.
In questi ultimi anni molti membri della missione stanno iniziando personalmente un impegno per contrastare le discriminazioni subite dalle popolazioni sinte e rom. La finalità è la costituzione di organizzazioni senza scopo di lucro con l'obbiettivo di rendere i Sinti e i Rom protagonisti sociali pensanti, attraverso la partecipazione diretta e le metodologie della mediazione culturale.
Le porgo i più cordiali saluti in attesa di una sua risposta, Davide Casadio, Ministro di Culto
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