Dopo il g8 la batteria massmediatica dell'Occidente, aiutandosi con tanti articoli di "colore" si prodiga a stendere un'atmosfera di luna di miele su un Berlusconi che esce quasi da titano da un appuntamento pericoloso e preceduto da funesti presagi, un Barak Obama che stringe la mano (per ben due volte!!) a Gheddafi, un accordo incompleto sul clima che dà un tocco ecologico al summit e che dovrebbe eccitare i verdi di tutto il mondo rendendoli riconoscenti ad Obama che, a differenza di Bush, si preoccupa del riscaldamento e del difficile futuro dell'umanità.
Naturalmente nessuno si azzarda ad avventurarsi nelle grandi omissioni dell'agenda dell'Aquila: poche e generiche notazioni sulla più grande crisi finanziaria del dopoguerra che ha svenato gli Stati a sostegno di banche e finanzieri ladroni recidivi. Si apprende al riguardo che i managers di una grande finanziaria americana che ha ricevuto 180 miliardi di dollari dal governo USA ha subito ripristinato i superbonus milionari per i suoi dirigenti. Obbedendo all'ammonimento di Soros gli Usa ed i cortigiani europei non hanno stabilito di regolare il mercato mondiale che resterà libero ed aperto alle incursioni ed alle piraterie del liberismo nella sua fase criminale.
Per quanto riguarda l'Africa non è stato preso in considerazione nessun progetto di pacificazione delle tante guerre che la inchiodono alla miseria più nera e che sono quasi sempre fomentate dalle ingerenze post colonialistiche dell'Occidente a cominciare dal Corno d'Africa da decenni funestato da guerre a causa della sua importanza geostrategica. Il Niger viene flagellato dall'incuria delle compagnie petrolifere a cominciare dall'Eni e dalla Shell che ne hanno avvelenato il delta del grande fiume e, per abbassare i costi, non si curano della manutenzione e della devastazione del suolo, delle acque, della salute dei disgraziati abitanti.
Il fiore all'occhiello del summit è l'accordo sul clima che per quanto largamente inefficace e spalmato da qui al 2050 mira a frenare lo sviluppo dei nuovi giganti dell'economia mondiale India,Cina e Brasile che giustamente chiedono un corrispettivo in tecnologia per compensare le maggiori spese antiiemissioni che Obama e gli altri si sono ben guardati dal proporre e si guarderanno bene dal concedere.
Intanto, il mondo non rappresentato dalla mielosa prosa dei laudatori, va avanti per conto suo. Si attacca l'Iran per le repressioni delle proteste (fomentate dalla Cia) e si parla del suo Capo di Stato come di un Presidente oramai azzoppato. Si costringe il Presidente cinese a rientrare precipitosamente a Pechino per via del pogrom degli Uiguri presentato in Occidente come attacco ai diritti umani degli stessi (bomba propagandistica cronometrata al millesimo sul g8 come la bomba tibetana del Dalai Lama fu cronometrata sulle Olimpiadi), il Golpe honduregno giunge alla sua terza settimana e non sembra che qualcuno a Washington abbia fretta di consentire il ripristino al suo posto del legittimo Presidente deposto dai gorillas bananas.
L'Italia che ospita il g8 si è data una legge razzista che criminalizza l'immigrazione e la mette in mano ai capricci dei datori di lavoro che la utilizzano spesso in nero. Scheda i barboni in un apposito elenco presso le Questure e non presso gli uffici del welfare e consente di strappare alle famiglie dei poveri immigrati e rom i bambini. Il Presidente Napolitano che bacchetta la Cina per i "diritti umani" non penso abbia intenzione di fermare un obbrobrio razzista più grave di quello delle leggi di Mussolini. di Pietro Ancona, continua a leggere…
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